Alberto Carrara
Titoli dell'autore
Verso una condizione di minoranza. Riflessioni sul fare parrocchia nel nostro tempo
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2014 - 4


Anno:
2014
Don Alberto Carrara, parroco, ora Delegato vescovile per la pastorale della cultura e delle comunicazioni sociali nella diocesi di Bergamo, offre qui una ricca sequenza di considerazioni sui problemi pastorali suscitati dal cambiamento che il nostro tempo sta imprimendo al cristianesimo ...
€ 3,60
La nave e il mare, metafora della vicenda umana. Il Negro del Narciso di Joseph Conrad
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2013 - 3


Anno:
2013
Don Alberto Carrara, parroco, ora delegato vescovile per la cultura
e gli strumenti di comunicazione sociale nella diocesi di Bergamo,
presenta qui una sapida rilettura di un classico della letteratura moderna,
"Il Negro del Narciso" di J. Conrad. L’Autore cerca di far emergere
la metafora della ‘barca’, centrale nel romanzo e simbolo dei nostri
quotidiani contesti vitali, ambiti nei quali condividiamo l’avventurosa
traversata della vita. La scrittura di Conrad favorisce questo scavo;
essa infatti si propone, come è scritto nella prefazione di questo romanzo,
«di farvi ascoltare, di farvi sentire... ma prima di tutto di farvi
vedere. […] anche quello scorcio di verità che avete dimenticato
di chiedere». In quest’ottica, la nave diventa un «piccolo pianeta»,
e la letteratura una lente potente, acuto strumento di indagine e
svelamento delle relazioni, delle sue dinamiche complesse e a volte
perverse. L’articolo mostra l’efficacia dello strumento letterario nel
favorire quella consapevolezza delle dinamiche relazionali, oggi sempre
più indispensabile all’azione pastorale.
€ 4,00
Penitenza: che fare? Oltre la crisi della prassi penitenziale
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2012 - 10


Anno:
2012
La denuncia e la meticolosa analisi dei motivi della vistosa crisi del
sacramento della Penitenza hanno ormai fatto il loro tempo. La stagione
attuale dovrebbe invece essere orientata dalla preoccupazione
di fare almeno ciò che onestamente è possibile realizzare. Guidato
da questa premessa, don Alberto Carrara, parroco, ora delegato episcopale
per la cultura e gli strumenti di comunicazione sociale nella
diocesi di Bergamo, propone alcune rifl essioni sull’odierna crisi della
prassi penitenziale. Il primo evidente motivo di difficoltà è ravvisato
nella diffusa inadeguatezza celebrativa: «il rito della Penitenza si
è progressivamente, lentamente destrutturato», si è «scarnificato»
perdendo in parte i suoi connotati ‘oggettivi’, rituali, e ciò ha gradualmente
contribuito a trasformarlo in un confronto personale con
il confessore. Don Carrara peraltro valorizza il risvolto positivo di
questo mutamento cogliendo come il quarto sacramento si ponga
così come il luogo di incontro di un doppio movimento, dal rito alla
vita e viceversa. Questa nuova domanda dei fedeli potrebbe essere
colta come portatrice di istanze di riforma della pratica penitenziale,
come già accaduto nella storia di questo sacramento, le cui forme
celebrative sono molto mutate lungo i secoli.
€ 4,00
L’Islam è un problema?
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2010 - 10


Anno:
2010
La cronaca ricorda quotidianamente che la presenza islamica rappresenta
ancora un corpo estraneo nel tessuto culturale italiano. La sua
‘diversità’ provoca anche la pastorale, soprattutto laddove l’immigrazione
ha raggiunto dimensioni notevoli, e interroga le comunità sulle
modalità di una saggia accoglienza. Il contributo di don Alberto Carrara,
parroco e delegato vescovile per la cultura e gli strumenti di comunicazione
sociale nella diocesi di Bergamo, propone una riflessione
suscitata dagli interrogativi che nascono dalla quotidiana esperienza
pastorale, tentando un loro chiarimento a partire dalle diverse matrici
‘teologiche’ delle due religioni. La tesi icastica proposta da don Carrara
– fra Cristianesimo e Islam «la cosa più importante che può succedere
è che non succeda nulla» – può apparire eccessiva e non
essere condivisa. È il motivo per cui ospitiamo su questo stesso numero
una voce diversa. Questa posizione – precisa l’Autore – trova
tuttavia un suo necessario completamento in una pastorale del ‘buon
samaritano’: la parrocchia, infatti «può fare molto con gli islamici in
quegli ambiti nei quali la sua identità cristiana è veicolata dai gesti concreti
della vicinanza e non da quelli della propria identità religiosa».
€ 4,00
Sulla Chiesa che sta per cominciare.Prospettive per la parrocchia alle prese con la globalizzazione quotidiana
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2010 - 2


Anno:
2010
La nota che segue affronta con decisione il compito di pensare il cristianesimo
del prossimo futuro a partire dalla concreta realtà pastorale
di una normale parrocchia della provincia bergamasca. Il significato
della riflessione qui proposta è accresciuto dal ruolo di parroco
del suo autore, don Alberto Carrara, che ha saputo lasciarsi interrogare
con onestà e realismo da alcuni fenomeni della ‘globalizzazione
quotidiana’ – quali l’immigrazione e l’internazionalizzazione del lavoro
– che ha investito molte nostre comunità, trasformandone radicalmente
la fisionomia. Questi nuovi elementi quasi costringono a
immaginare l’evoluzione del cristianesimo; la lettura proposta da don
Carrara fa leva sugli elementi ‘positivi’ che già ora si intravedono nella
vita parrocchiale, e abbozza l’immagine futura di una Chiesa comunità
battesimale che «sarà “di popolo” o non sarà, sarà “parrocchiale”
o non sarà. Ciò naturalmente comporta che la parrocchia
abbandoni le sue rigidezze. Quella che oggi è diventata la debolezza
della parrocchia, la sua fragilità, potrebbe diventare capacità di adattarsi,
duttilità: una Chiesa più “leggera” più fraterna, meno clericale».
€ 4,00
La visibile, gioiosa, fraternità della Chiesa. Spunti dai «Promessi Sposi»
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2009 - 10


Anno:
2009
Molti e suggestivi sono gli spunti di riflessione che I Promessi Sposi di
Alessandro Manzoni offrono anche alla sensibilità pastorale. L’attenzione
di don Alberto Carrara, parroco della diocesi di Bergamo, si
concentra in questa nota sul personaggio dell’Innominato, protagonista
della parte finale del capitolo XXI. Il passaggio che lì si delinea,
dal mondo individuale e solitario dell’Innominato al mondo festoso
e comunitario della gente che va per riunirsi attorno al cardinale Federigo,
viene letto in continua risonanza con immagini evangeliche
che ben esplicitano la ricchezza teologica e antropologica della narrazione
manzoniana. Il testo letterario diventa così «lo splendido
pretesto per un gioco in cui è possibile passare a diversi sensi che
non negano la sua bellezza ma, al contrario, partono da essa per rilanciare
altri possibili, affascinanti significati». Queste pagine manzoniane
invitano a una comprensione non scontata dell’incontro con
la Chiesa in termini di superamento della solitudine esistenziale e di
scoperta di una comunità amicale e festante.
€ 4,00
Linguaggio emotivo e liturgia. Spunti da un testo di Louis-Ferdinand Céline
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2009 - 2


Anno:
2009
Il breve saggio che qui presentiamo si propone quale originale suggestione
a pensare il linguaggio liturgico delle nostre celebrazioni. Esso
prende le mosse dalla convinzione che «si può celebrare l’admirabile
commercium, la comunicazione di Dio con gli uomini, solo se si è capaci
di assumere seriamente la comunicazione degli uomini tra di loro».
Da qui l’interesse per un grande innovatore della narrativa del ’900, L.F.
Céline. La sua ricerca estetica e in particolare la messa a punto di un
‘linguaggio emotivo’, per molti aspetti assai lontani dall’universo liturgico,
sono però in grado, secondo don Alberto Carrara, parroco della
diocesi di Bergamo, di offrire utili arricchimenti al linguaggio delle celebrazioni.
In particolare, nella direzione di una parola più ‘teatralizzata’,
animata, scambiata, e del superamento della tentazione di un esclusivismo
verbale: «le troppe parole – infatti – uccidono la liturgia» e sterilizzano,
impoverendolo, il carattere emotivo della sua comunicazione.
€ 4,00
L’utilità di un saggio teologico per il ministero
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2008 - 10


Anno:
2008
Abbiamo chiesto ad alcuni sacerdoti di presentare un testo (biblico,
teologico o più generalmente della tradizione cristiana) che avesse
avuto una particolare importanza nella loro vita di credenti e/o di
preti. Il motivo di tale richiesta sta nell’utilità di un livello di comunicazione
che metta in circolo quelle idee e intuizioni positive che,
alla luce di una lunga esperienza, si siano rivelate realmente efficaci.
Ringraziamo quindi don Alberto Carrara, parroco della diocesi di
Bergamo, che con questo suo intervento apre un ciclo di contributi
che ci auguriamo possa essere segno di fraternità sacerdotale e
strumento di comunicazione non solo di solide letture, ma anche di
buone idee e illuminate pratiche. Nelle pagine che seguono don
Carrara narra come sia maturata la sua comprensione liturgica della
Penitenza a seguito della lettura di un saggio di Karl Rahner: La penitenza
della Chiesa. Saggi teologici e storici.
€ 4,00
Il presbitero, «uomo delle mani». La liturgia dell’ordinazione
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2005 - 12


Anno:
2005
Don Alberto Carrara, parroco della diocesi di Bergamo, presenta il rito dell’Ordinazione del vescovo dei presbiteri e dei diaconi (1992), analizzandone struttura celebrativa e contenuto teologico. Lo studio centra l’attenzione soprattutto sull’ecclesiologia e sulla figura di presbitero disegnata dal rito, che «mette in scena la Chiesa» in tutte le sue dimensioni e interpreta l’ordinazione, in primo luogo, quale evento di grazia e proclamazione della pura gratuità del dono. Qui anche si fonda la radice possibile di una spiritualità del presbitero: «Per restare davvero il servo disinteressato e gioioso del popolo di Dio, il presbitero dovrebbe tornare, sempre, al giorno dell’imposizione delle mani».
€ 4,00
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