Armando Matteo
Titoli dell'autore
Il cortile dei gentili. Un luogo di aperto dialogo e spassionata ricerca
digital

Anno:
2011
Da tempo Benedetto XVI ha invitato i cattolici a prendersi a cuore
le persone che a diverso titolo si dichiarano non credenti. Molte sono
le ragioni di questo appello, e molte anche le difficoltà nel rendere
comprensibile e desiderabile un moderno ‘cortile dei gentili’,
luogo di aperto dialogo e spassionata ricerca sulle questioni ultime
che, anche nel nostro tempo, non cessano di inquietare le coscienze.
Don Armando Matteo, già assistente nazionale della FUCI e teologo,
fa proprio l’invito del Papa analizzando alcuni tratti che segnano
la ricerca di Dio dei nostri contemporanei, condizione prima per
un autentico contatto. Essa appare profondamente segnata dalla
condizione di precarietà: «Dio è ricercato da un uomo sempre più
spaesato rispetto a quello sconfinamento delle possibilità offerte alla
sua libertà dalla tecnica». In questo contesto la Chiesa è interpellata
a offrire occasioni elementari di preghiera, occasioni nelle quali
ogni uomo possa ritornare sulla verità del proprio essere e agire e
fare esperienza con l'esperienza, ma anche a ridurre l'‘ispessimento’
della propria mediazione del divino che va a tutto obiettivo svantaggio
della funzione stessa della mediazione: permettere che Dio si
faccia presente a chiunque lo cerchi.
€ 4,00
Giovinezza impossibile. Latitanza degli adulti nella relazione educativa
digital

Anno:
2011
Torniamo sul tema educativo con la provocatoria riflessione di don
Armando Matteo, assistente generale della FUCI. La sua analisi intende
anzitutto disegnare lo sfondo generale sul quale si colloca l’educazione
giovanile, impresa ai limiti dell’improbabile a motivo dei
connotati assunti dall’attuale generazione adulta, che ha sequestrato
per sé l’ideale della gioventù, venendo così radicalmente meno a
quel ruolo di controparte autorevole, necessaria per stabilire la relazione
educativa: «Gli adulti si sono dunque così avvicinati ai giovani
da confondersi con essi, rendendo ogni dialogo impossibile». Dal
ripristino e dalla salvaguardia delle differenze si deve quindi ripartire
per dare dignità all’età giovanile, ora costretta in una sorta di sterile
limbo, che impedisce ai giovani di crescere e ‘giovare’ all’intera
società, ma anche agli adulti di assumere le responsabilità proprie alla
loro condizione anagrafica: «Se dunque negli adulti non vi è più
nulla o quasi oltre quel mito della giovinezza che li sta consumando,
quali ragioni avrebbero i giovani per entrare in dialogo con loro, potendo
essi stessi contare su una giovinezza vera e non artificiale?».
€ 4,00
Per una Chiesa scuola di libertà. La trasmissione della fede alla prima generazione incredula
digital

Anno:
2009
Don Armando Matteo, assistente nazionale della FUCI, dopo aver illustrato
l’urgenza e la gravità dell’annuncio della fede alla prima generazione
incredula dell’Occidente (cfr. 2/2009, pp. 116-126), affronta
qui il nocciolo pastorale del problema, interrogandosi sulle
condizioni a partire da cui è possibile intessere un significativo rapporto
con i giovani. L’analisi è condotta con grande franchezza, indicando,
da un lato, la necessità di operare scelte pastorali coraggiose,
veri e propri investimenti su questa priorità, e, dall’altro,
riconoscendo le specifiche e rilevanti debolezze antropologiche che
caratterizzano le nuove generazioni. L’obbiettivo richiede opportuni
e inediti contesti pastorali, che l’Autore abbozza, affermando suggestivamente
che «la comunità dei credenti potrebbe oggi proporsi
innanzitutto quale scuola della libertà, quale luogo in cui soprattutto
i giovani – i grandi analfabeti della libertà – possano venire generati
a tale esperienza e in questo avviati alla possibilità di una decisione
per la fede».
€ 4,00
Davanti alla prima generazione incredula. L’annuncio cristiano ai giovani nel tempo della postmodernità. I
digital

Anno:
2009
Con questo intervento riprendiamo il difficile tema della trasmissione
della fede ai giovani. Ne è autore don Armando Matteo, Assistente
ecclesiastico centrale della FUCI e docente di Teologia fondamentale
presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma. Questo primo intervento
presenta e interpreta la situazione attuale che evidenzia la fatica
della Chiesa a parlare del vangelo alla «prima generazione incredula della
storia dell’Occidente: una generazione che semplicemente sta imparando
a cavarsela senza Dio e senza Chiesa, non perché si sia esplicitamente
collocata contro Dio o contro la Chiesa, ma molto più elementarmente
perché non ha ricevuto alcuna in-formazione circa la convenienza
umana dell’esperienza credente». In questo quadro l’autore suggerisce
anzitutto la necessità di guardare con coraggio e senza pregiudizi
la realtà giovanile e, su questa base, valutare la congruenza delle iniziative
pastorali messe in campo, oggi decisamente non all’altezza del
compito. In un suo prossimo contributo don Matteo metterà a tema le
modalità di ricostruzione del rapporto con i giovani, cercando di
rispondere alla domanda: «Come può la comunità credente interessarsi
dei giovani in modo da rendersi interessante per gli stessi giovani?».
€ 4,00
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