Gabrio Forti
Titoli dell'autore
«La nostra arte è un essere abbagliati dalla verità». L’apporto delle discipline penalistiche nella costruzione della dignità umana
digital

formato:
Articolo
| JUS - 2008 - 2-3


Anno:
2008
A definition of human dignity is extremely difficult and controversial to achieve. However for
the criminal lawyer such a task should be somewhat alleviated by the «light» of a kind of «truth»
stemming from prisons, namely from an environment where dignity is put under extreme stress and a
tight bundle of principles have been devised in order to keep inhumanity constantly under check.
Such hints arising out of penitentary law and experience suggest a widening of the role of criminal
law in bolstering human dignity well beyond the protection of a mere kantian idea of dignity, however
paramount its consideration it may be, as expressed in the Italian and German constitutional judicature
(e.g. in the Bundesverfassungsgericht decision on the use of force against plane hijackings) and
in the condemnation of any kind of torture. Scope and aim of criminal law in this field should be more
far-reaching and encompass a protection against the many lacks of empowerment suffered by human
beings even in the most advanced western societies (epitomized and symbolized by the feeblenesses of
people living in prisons), including those arising from epistemic injustices, which put some of the major
hindrances to human development and rights.
€ 6,00
Alla ricerca di un luogo per la laicità: il «potenziale di verità» di una democrazia liberale
digital

formato:
Articolo
| JUS - 2007 - 2-3


Anno:
2007
The essay is intended as a kind of meta-analysis, from a mainly criminal law perspective, of
laicism and mutual tolerance principles in latemodern societies, getting beyond the formal approach to
these themes, which has traditionally been focused solely on the legal guarantee of an outward respect
by States and among citizens for minority faiths and beliefs. Liberal democracies, made aware of the
need – stemming also, ad J. Habermas puts it, by and «aberrant modernization» – to draw upon different
religious and moral beliefs in order to preserve their same normative and cultural foundations,
should then bolster up the «potential for truth» of citizens and thus foster a widespread «interest in
truth» rather than the idea of people sharing unique identities. A task which, in turn, requires as prerequisite
equality of rights, enhancement of human capabilities and social cooperation. Such active social
policy involvement even by liberal States has become more and more urgent in view of the recent
drift of criminal laws towards «zero tolerance» and «enemy oriented» policies, which, besides being
both the effect and a major further cause of the weakening of vital social bonds, are hardly contained
solely by the liberal rule of law and rather pose a powerful threat to a credible maintenance thereof.
€ 6,00
Tutela ambientale e legalità: prospettive giuridiche e socio-culturali
digital

formato:
Capitolo


Anno:
2006
€ 6,00
Il «fiume inondatore» della politica. Sull’indipendenza delle istituzioni
digital

formato:
Articolo
| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2005 - 3


Anno:
2005
È sotto gli occhi di tutti il grave deperimento della politica nel nostro Paese. Il fenomeno, di dimensioni trasversali, ha la sua radice in una logica faziosa, incurante di quel riferimento al bene comune (categoria chiave della Dottrina sociale della Chiesa) che trascende le singole parti e che è presupposto indispensabile della convivenza civile e della dialettica politica. La riflessione condotta da Gabrio Forti (docente di Diritto penale e Criminologia all’Università Cattolica di Milano) mette in luce il valore essenziale delle istituzioni e della loro indipendenza, e insieme le insidie a cui esse sono oggi esposte. Sullo sfondo si coglie il rischio di un’invasività totalizzante del potere politico e di una conflittualità patologica che tende a lacerare e logorare il Paese.
€ 4,00
La televisione del crimine

Anno:
2005
Il libro presenta e discute un’imponente ricerca criminologica, psicologica e mediologica sulla rappresentazione televisiva e giornalistica del crimine in Italia, raccogliendo le voci di alcuni tra i massimi esperti mondiali della materia, oltre che di autorevoli giornalisti, chiamati a commentare i risultati dell’analisi svolta sulle loro testate.
€ 40,00
La corruzione costa. Effetti economici, istituzionali e sociali

Anno:
2005
La corruzione e le distorsioni che essa produce costituiscono un onere per l'intera società
€ 20,00
Il nuovo Golem tra noi: i media davanti al crimine
digital

formato:
Articolo
| VITA E PENSIERO - 2004 - 1


Anno:
2004
€ 4,00
Da Treblinka a Beslan, il bambino indifeso
digital

formato:
Articolo
| VITA E PENSIERO - 2004 - 5


Anno:
2004
€ 4,00
Il diritto penale e il problema della corruzione, dieci anni dopo
digital

formato:
Capitolo


Anno:
2003
€ 6,00
Il prezzo della tangente. La corruzione come sistema a dieci anni da 'mani pulite'

Anno:
2003
La tangente ha un prezzo, non solo nel senso ovvio di danaro corrisposto a un politico o a un funzionario pubblico in cambio di favori illegali. Essa ha un prezzo anche e soprattutto perché produce danni spesso non evidenti, ma sempre profondamente corrosivi del tessuto sociale. Sotto il profilo economico comporta una cospicua sottrazione di risorse al mondo produttivo; determina distorsioni nei meccanismi del mercato; costituisce un aggravio per il bilancio dello Stato, il cui conto viene pagato dal contribuente; altera le scelte degli amministratori verso le iniziative più lucrose per le casse personali e/o del partito. Ma il prezzo si fa ancora più alto sul versante etico-civile. In un contesto come quello del nostro Paese, dove la pratica della corruzione ha costituito e costituisce uno stringente sistema di relazioni contrapposto a quello della legalità, sono le basi della democrazia a risultarne minate. In questo senso, davvero onerosi sono i prezzi pagati dalla collettività: il principio dell’uguale accesso dei cittadini ai benefìci dello Stato cede il passo alla cultura clientelare dell’‘entratura’; si sfibra la fiducia nella Pubblica Amministrazione e nella sua imparzialità, requisito essenziale dell’ordine sociale, ingenerando nella mentalità diffusa il sospetto sistematico verso le istituzioni. Queste smarriscono la necessaria oggettività e autonomia dagli interessi di chi le rappresenta, rendendosi inidonee a svolgere quel ruolo di collante civile da cui largamente dipende la sicurezza e, quindi, la libertà di tutti i cittadini. Oltre dieci anni fa ‘mani pulite’, grazie a un singolare concorso di circostanze favorevoli, scoperchiò il mefitico vaso di Pandora di ‘tangentopoli’. Sembrò all’opinione pubblica che venisse inferto un duro colpo al nesso tra corruzione e politica, se non nel senso di un suo definitivo sradicamento, almeno in quello di una sua riconduzione ai livelli fisiologici di una moderna democrazia. E tuttavia, il sistema delle tangenti non solo permane, ma, paradossalmente, si ripresenta ancora più vigoroso, come rafforzato da una sorta di selezione darwiniana. Sullo sfondo dell’inevitabile scemare dell’attenzione dell’opinione pubblica, e quindi anche del suo esplicito consenso all’operato della magistratura, va registrato che non sono state avviate incisive politiche di contrasto alla corruzione e, anzi, che talune recenti scelte normative sembrano ostacolare la capacità dell’ordinamento di produrre i necessari anticorpi nei confronti del cancro corrosivo della tangente. Questo volume, in cui convergono la prospettiva penalistica, criminologica, politologica e internazionalistica, non ha intenti commemorativi della stagione di ‘mani pulite’. Gli autori, specialisti della materia, si propongono, invece, di descrivere il fenomeno della corruzione e di comprenderne i meccanismi palesi, e soprattutto occulti, combinando riflessione teorica, prassi giudiziaria e attualità politico-sociale. In un dibattito pubblico più incline alle logiche di schieramento che alla rigorosa lettura della realtà e del suo significato, il libro offre stimolante materia di riflessione. Insieme, aiuta a tenere desta l’istanza etica di coloro che non si rassegnano a considerare la corruzione prassi normale, ma sono ancora desiderosi di fronteggiarla.
€ 20,00
Sulla definizione della colpa nel progetto di riforma del codice penale
digital

formato:
Articolo
| JUS - 2001 - 2-3


Anno:
2001
€ 6,00
News
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Esquirol e Potestà al Festival Biblico
Il 28 e 29 maggio a Vicenza i nostri autori Esquirol e Potestà saranno ospiti al Festival Biblico.
20.05.2022
Rosina vince il Premio Atlante al Salone del libro
"Crisi demografica. Politiche per un paese che ha smesso di crescere" vince il Premio Atlante della Fondazione del Circolo dei lettori di Torino.
16.05.2022
La convergenza di interessi dietro la strage di Capaci
A trent'anni dalla strage di Capaci, vi proponiamo un estratto dal libro "Mafia. Fare memoria per combatterla" del giudice Antonio Balsamo.
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Charles de Foucauld, il santo del deserto
In occasione della canonizzazione, vi proponiamo due titoli - di Sequeri e d'Ors - per approfondire la figura di Charles de Foucauld.