Giacomo Canobbio
Libri dell'autore
Come agisce Dio? Provvidenza ed esperienza del male
novitàdigital

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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2021 - 1


Anno:
2021
La dolorosa esperienza della pandemia ha suscitato molti interrogativi e riflessioni. Non marginale, si è acutizzata la domanda sull’intenzione di Dio nel permettere questo male, riproponendosi così il tema della Provvidenza. Mons. Giacomo Canobbio, noto teologo bresciano e docente di Teologia dogmatica presso la Facoltà teologica di Milano, raccoglie la domanda quale occasione per proporre una riflessione organica su questo capitolo della teodicea...
€ 3,60
Destinati alla beatitudine. Breve trattato sui novissimi
novità

Anno:
2020
Conoscere il proprio destino, aprire uno spiraglio su quanto avviene dopo la morte è una curiosità comune a tutti gli uomini, una domanda che assume spesso carattere di urgenza, diventa bisogno.
€ 16,00
Pensare per credere e annunciare
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2019 - 7-8


Anno:
09/2019
L’attuale clima culturale scoraggia la fatica del pensare a favore di modalità del conoscere che privilegiano la mediazione di immagini, emozioni e pensieri semplici. La tendenza non riguarda solo il pensiero in generale ma coinvolge la stessa teologia mettendo in questione l’utilità dell’intelligenza critica della fede per vivere la relazione con Dio. Mons. Giacomo Canobbio, noto teologo e docente di Teologia dogmatica presso la Facoltà teologica di Milano, ripercorre la tradizione biblica e cattolica – in particolare teologica – che esclude la possibilità di un «credere senza pensare»...
€ 3,60
Giustizia e misericordia. Una prospettiva teologica
sui processi canonici per le cause matrimoniali
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2018 - 6


Anno:
2018
Recenti interventi magisteriali a proposito delle cause matrimoniali, nonché la prospettiva di fondo di Amoris Laetitia, ci inducono a tornare sul rapporto tra giustizia e misericordia, il cui chiarimento consente di illuminare la prassi sia canonica sia pastorale...
€ 3,60
Il vescovo, tra rappresentanza di Cristo e leadership
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2017 - 10


Anno:
2017
Come è noto, ai testi del Vaticano II viene assegnato il merito di aver ridato dignità teologica alla figura episcopale, dopo una lunga eclissi in epoca moderna. Tuttavia, nota mons. Giacomo Canobbio, docente di Teologia dogmatica presso la Facoltà teologica di Milano, il Concilio non è riuscito a delineare un modello chiaro e praticabile di vescovo, almeno non nella misura in cui Carlo Borromeo costituì la figura paradigmatica di vescovo nell’epoca moderna...
€ 3,60
Ripensare il celibato dei preti?
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2016 - 9


Anno:
2016
La questione del celibato dei preti, talvolta riproposta come rimedio al persistente calo delle vocazioni sacerdotali, è oggetto di approfondita riflessione in questo studio di mons. Giacomo Canobbio, docente di Teologia sistematica presso la Facoltà teologica di Milano. Premesso che la questione non attiene ai contenuti fondamentali della fede, il chiarimento non può che procedere nel rispetto del duplice e intrinseco riferimento alla ‘fedeltà alle origini’ e ai ‘segni dei tempi’...
€ 3,60
Leggere per formarsi
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2015 - 10


Anno:
2015
La crisi dell’editoria cattolica, in specie quella teologica, e l’annunciata chiusura di prestigiose riviste segnalano un dato che merita considerazione:
nella Chiesa si legge sempre di meno...
€ 3,60
Dove va la Chiesa. Appunti per una lettura di 'Evangelii gaudium'
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2014 - 12


Anno:
2014
L’Evangelii gaudium è il primo documento di Papa Francesco al quale riferirsi per comprendere stile e pensiero che ispirano il suo pontificato...
€ 3,60
Chi ha diritto di parola nella Chiesa?
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2013 - 2


Anno:
2013
L’interrogativo che fa da titolo all’intervento di mons. Giacomo
Canobbio, docente di Teologia dogmatica alla Facoltà teologica di
Milano, offre un’occasione preziosa per verificare la recezione del
rinnovamento ecclesiologico proposto dal Vaticano II e che, in questi
cinque decenni, ha incontrato non poche difficoltà. Ancor oggi prevale
presso l’opinione pubblica, laica ed ecclesiale, la rappresentazione
di una Chiesa nella quale vigono una concentrazione verticistica
e clericale della parola pubblica e una consistente difficoltà nel realizzare
forme partecipate di decisione. Viene in tal modo mortificata
la nativa corresponsabilità dei laici nella missione della Chiesa, affermata
con nitore dal Concilio. Molti i motivi di questa perdurante
configurazione, che tuttavia, secondo l’Autore, può trovare una via
di evoluzione anzitutto ripensando la presenza dei laici nella Chiesa,
riconoscendo loro un ruolo adulto e non surrogabile nel discernimento
dei ‘segni dei tempi’; in secondo luogo potenziando gli ambiti
di libera opinione nella Chiesa; cercando, infine, metodi mediante i
quali giungere a formare un’opinione tendenzialmente comune.
€ 4,00
Le ragioni della speranza, virtù non a buon mercato
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| VITA E PENSIERO - 2012 - 4


Anno:
2012
Una recente indagine sulla religione in Italia mostra paradossalmente
che sono più coloro disposti a credere che Gesù è
figlio di Dio rispetto a quelli che credono che è risorto. Ma è
una sfida aperta anche per i pensatori non credenti.
€ 3,60
Destinati alla beatitudine. Breve trattato sui novissimi

Anno:
2012
Conoscere il proprio destino, aprire uno spiraglio su quanto avviene dopo la morte è una curiosità comune a tutti gli uomini. Giacomo Canobbio parte dal desiderio umano di vedere oltre l'incertezza del proprio futuro per ripercorrere quanto propone la teologia cristiana. Il libro analizza modelli di visione della morte e obiezioni a una vita ultraterrena, è riflessione su destino, libertà, anima.
€ 16,00
Il Paradiso: beatitudine destinata agli umani
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2011 - 12


Anno:
2011
Si conclude con queste pagine il trittico di articoli dedicati da mons.
Giacomo Canobbio ai cosiddetti novissimi (cfr. L’inferno in questione,
12/2009, pp. 825 ss. e Cosa resta del purgatorio? A proposito di una dottrina
dimenticata, 4/2011, pp. 239 ss.). Questi tre contributi di sintesi
concorrono ad ovviare a una sorta di afasia che talvolta affligge la comunità
cristiana a proposito del destino ultimo degli uomini. Tale destino,
stabilito da Dio per tutti, è la beatitudine. Esso è il fondamento
del desiderio di felicità che abita il cuore di ognuno, quel
movimento inesausto verso la pienezza, che anima la storia umana.
€ 4,00
Cosa resta del purgatorio? A proposito di una dottrina dimenticata
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Articolo
| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2011 - 4


Anno:
2011
L’interrogativo che fa da titolo all’intervento di mons. Giacomo Canobbio,
docente di Teologia dogmatica alla Facoltà teologica di Milano,
esprime l’esiguo interesse che teologia e predicazione hanno dedicato
in questi ultimi tempi al tema del purgatorio e in genere alle
‘cose ultime’. Lo studio che qui presentiamo risponde quindi all’esigenza
di precisare ‘cosa resta’ di una dottrina che ha occupato non
poco teologia e pratica religiosa dei secoli scorsi. L’Autore anzitutto
la colloca sullo sfondo della dottrina del sacramento della penitenza,
sganciandola quindi dalla dottrina escatologica, operazione che permette
di intenderla principalmente come condizione di faticosa penitenza
in vista della beatitudine compiuta. Si tratta di una situazione
di passività, poiché dopo la morte la libertà umana non è più in gioco
e con essa cessa la possibilità di acquisire meriti: il processo di purificazione
è solo opera di Dio, al quale si associa la Chiesa che interviene
con la sua preghiera di suffragio. Così inteso, il Purgatorio
può essere visto quale «processo trasfigurante nel quale l’amore di
Dio in Cristo dispone all’incontro beatificante con Lui. Siccome poi
nessuno è “in Cristo” da solo,ma grazie alla Chiesa e nella Chiesa, la
dottrina sul purgatorio si configura come un paragrafo della ecclesiologia
e della teologia sacramentaria».
€ 4,00
L’inferno in questione
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2009 - 12


Anno:
2009
L’approccio del cristiano ‘comune’ ai temi escatologici è fortemente
cambiato negli anni recenti. Ciò vale in modo particolare per la dottrina
dell’inferno, che ha risentito del più generale mutamento della visione
di Dio, ora percepito più secondo la cifra della misericordia che
della giustizia implacabile. Pensiamo sia quindi particolarmente utile
offrire la possibilità di una seria ripresa teologica del tema, che dissolva
l’ombra di scetticismo che lo vela, riducendolo a sopravvivenza
di una sorpassata mentalità mitica o a retaggio di una religione della
paura. Il contributo di mons. Giacomo Canobbio (docente di Teologia
sistematica alla Facoltà teologica di Milano) si propone questo obiettivo
anzitutto collocando la problematica nel quadro della sensibilità
odierna, per poi rileggere il dato tradizionale con l’ausilio dei grandi
teologi contemporanei che ne hanno favorito la ricomprensione. Capire
che i «novissimi sono veramente l’aldilà dell’al di qua», ovvero il
compimento del modo con il quale l’uomo determina la sua esistenza
in rapporto al Dio della salvezza, è la premessa per comprendere
il senso più profondo della dottrina dell’inferno: «Mantenere la responsabilità
dell’uomo nella determinazione del suo destino ultimo, il
quale non può venire “imposto” all’uomo se egli non vuole».
€ 4,00
Riscoprire l’anima?
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Articolo
| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2009 - 6


Anno:
2009
L’anima torna a far parlare di sé, e a far discutere. Lo testimoniano
recenti, fortunate, pubblicazioni, ma anche le sempre nuove acquisizioni
delle neuroscienze che, sulla base dello studio del cervello, vogliono
rendere ragione della particolarità della persona umana senza
ricorrere allo spirito o a un principio di altra ‘natura’. Di fronte a
queste prospettive la teologia è provocata a interrogarsi sulla possibilità/
necessità di affermare negli umani un elemento che non si
identifichi con il cervello e neppure con l’energia che pervade l’universo.
Affronta questo compito il noto teologo mons. Giacomo Canobbio
che, dopo aver presentato le posizioni delle neuroscienze e
aver sinteticamente riletto la tradizione biblico-teologica sul tema
dell’anima, ricorda che essa rappresenta come un leitmotiv in tutto il
corso del pensiero occidentale. L’idea di anima mirava anzitutto a
salvaguardare la singolare origine e quindi l’unicità dell’essere umano
e, in secondo luogo, rappresentava il necessario presupposto per
destinare all’uomo la vita eterna. Ancor oggi «il termine “anima” è
lo strumento linguistico per dire che l’essere umano non può essere
equiparato alle altre creature; con esso si vuol indicare che l’uomo
ha un’origine e un destino originali, che si riflettono nel suo modo
di porsi di fronte al mondo e di fronte a Dio».
€ 4,00
Salvezza solo in Gesù Cristo?
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2007 - 5


Anno:
2007
L’articolo di Giacomo Canobbio (docente di Teologia sistematica alla Facoltà teologica di Milano e al seminario di Brescia) fa il punto su una questione molto dibattuta a livello teologico, quella del valore universale della salvezza in Gesù Cristo. Questo principio tradizionale della fede cattolica è stato ribadito dalla Dichiarazione Dominus Jesus a fronte di alcuni filoni della recente teologia delle religioni, secondo i quali limitare l’esperienza della salvezza al cristianesimo significherebbe contrastare lo stesso piano di Dio che prevede il pluralismo religioso. L’Autore, recensendo tali orientamenti, sottolinea la necessità di approfondire il concetto di ‘salvezza’. Essa non va definita in base alle esperienze e alle attese umane, bensì a partire dalla rivelazione di Dio in Gesù Cristo, che le ha assunte, ‘aperte’ e portate a compimento. In questo senso «salvezza è configurazione a un uomo della storia che è l’autocomunicazione di Dio, poiché in esso è dato vedere quale sia l’umano compiuto. È per questo che si può plausibilmente continuare a sostenere che “non c’è alcun altro nome nel quale essere salvati”».
€ 4,00
Appartenenze con riserva e soggettivizzazione della fede: quale via di uscita?
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2006 - 2


Anno:
2006
Quali sono i criteri in forza dei quali è possibile identificare l’adesione alla fede cristiana? La domanda, antica come la Chiesa stessa, oggi è formulata attraverso le categorie di soggettivizzazione della fede, appartenenza con riserva, relativismo morale, cristianesimo della soglia. Con tali espressioni si vuole esprimere così la tendenza, oggi sempre più marcata, a non conformarsi ai parametri oggettivi dell’ortodossia e dell’ortoprassi. Mons. Giacomo Canobbio (vicario per la cultura nella diocesi di Brescia, docente di Teologia sistematica al seminario di Brescia e alla Facoltà teologica di Milano) illustra in quest’articolo alcune ragioni soggiacenti al fenomeno, sia interne sia esterne alla comunità cristiana. Ma soprattutto l’Autore si chiede che cosa è opportuno fare perché venga conseguito il reale obbiettivo della pastorale, «far vivere un’esistenza cristiana che comporti l’assunzione di tutti i suoi elementi costitutivi». Certo, i principi possono e devono essere affermati. Con la consapevolezza che tutti, pur non potendo aderguarvisi in pienezza, a essi devono tendere. Ma senza mirare a un cristianesimo elitario. Soprattutto, e positivamente, «la Chiesa in ogni sua articolazione non potrà non aiutare i credenti a cogliere il senso delle sue indicazioni, onde appaiano assumibili e praticabili».
€ 4,00
Gesù, misura di ogni cosa. «Il Signore» di Romano Guardini
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2005 - 9


Anno:
2005
È uscita in questi giorni per i tipi di Vita e Pensiero e Morcelliana la seconda edizione italiana (completamente rinnovata) del Signore di Romano Guardini. Il libro, un classico del pensiero cristiano del Novecento, è stato un punto di riferimento per generazioni di credenti. A quasi settant’anni dalla sua pubblicazione originaria in Germania, esso rivela ancora la capacità di far cogliere la figura di Gesù, con la sua incommensurabile grandezza, e di favorire l’incontro con lui. Pubblichiamo qui l’Introduzione di mons. Giacomo Canobbio, docente di Teologia sistematica al Seminario di Brescia e alla Facoltà teologica di Milano.
€ 4,00
La difficile speranza. Testimoni di Cristo risorto
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| LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO - 2005 - 7-8


Anno:
2005
Tempi difficili, questi, per la speranza. Il futuro tende ad apparire più come una minaccia che come un orizzonte promettente. Sarà la caduta delle ideologie, sarà il declino del nostro Paese e dell’Europa, sarà l’autocentratura post-moderna delle identità senza una causa che sappia mobilitare passioni, dedizione, intelligenza: purtroppo la rassegnazione al piccolo cabotaggio, se non addirittura la paura, costituiscono atteggiamenti sempre più diffusi nella nostra società, in particolare tra le giovani generazioni. È su questo sfondo culturale che mons. Giacomo Canobbio (docente di Teologia sistematica alla Facoltà teologica di Milano e al Seminario di Brescia) propone una riflessione di grande spessore, anche esistenziale, su come vivere, ripensare e attestare la speranza cristiana oggi. L’Autore sviluppa il discorso a partire dall’angolatura tematica del Convegno ecclesiale del 2006 su «Testimoni di Cristo risorto, speranza del mondo» (ne è appena uscita la traccia preparatoria, di cui l’articolo non ha potuto tener conto essendo stato scritto precedentemente). L’argomento del Convegno suona molto pertinente nell’attuale congiuntura culturale: «L’annuncio di una speranza trascendente si propone come antidoto non solo alla delusione, ma pure alla rinuncia a cercare ragioni ulteriori per l’esistenza umana, una volta constatato che sono cadute quelle che sembravano plausibili».
€ 4,00
Il Signore. Riflessioni sulla persona e sulla vita di Gesù Cristo

Anno:
2005
Classico del pensiero cristiano del Novecento, "Il Signore" di Romano Guardini nasce dall'esperienza della predicazione
€ 27,00
CHIESA E COMUNICAZIONE: QUALI PARADIGMI DI APPARTENENZA E DI ANNUNCIO?
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| VITA E PENSIERO - 2001 - 3


Anno:
2001
€ 4,00
Le cose ultime. La dottrina cristiana sulla morte, la purificazione dopo la morte, la resurrezione, il giudizio e l'eternità

Anno:
1997
Romano Guardini affronta temi come morte, purificazione, resurrezione, giudizio, eternità evitando tecnicismi teologici o riferimenti materiali all'aldilà: nessuna descrizione di mondi atroci o beati. La lettura del saggio di Guardini non provoca un senso di estraneazione, bensì di speranza.
€ 13,00
News
05.03.2021
Donne da favola
Per la festa della donne, tre eroine delle favole raccontate da Alberto Manguel: Cappuccetto rosso, Alice e la Bella addormentata.
11.02.2021
Demonumentalizzare Dante per comprenderlo
Anteprima del libro "Dante in Conclave. La Lettera ai cardinali" dello storico Gian Luca Potestà.
02.03.2021
«Paura di che?»: Lucia e la peste manzoniana
La storia di Renzo e Lucia è la storia della paura, fino a quella esclamazione nel lazzaretto, prima del ricongiungimento.
22.02.2021
Armida Barelli e il miracolo del Sacro Cuore
Ad Armida Barelli, prima amministratrice di Vita e Pensiero presto beata, si deve l'intitolazione dell'Università Cattolica al Sacro Cuore, la storia.