Giuliano Zanchi
Titoli dell'autore
Segno dell’Unico e cura dei molti. Il ministero del prete. II
digital

Anno:
2014
Dopo aver delineato sul fascicolo di settembre lo sfondo storico e il contesto culturale su cui si colloca la figura del prete, in questa seconda parte dell’articolo don Giuliano Zanchi propone alcune coordinate fondamentali per ripensare il ministero presbiterale...
€ 3,60
Segno dell’unico e cura dei molti. Il ministero del prete. I
digital

Anno:
2014
Il saggio di don Giuliano Zanchi, redattore della rivista e segretario generale della Fondazione Bernareggi di Bergamo, richiama l’attenzione sulla questione, sempre centrale e di stretta attualità, dell’identità presbiterale...
€ 3,60
La luce nella liturgia. Profezia del corpo spirituale
digital

Anno:
2014
L’esperienza della luce nella liturgia non è cosa scontata. Ce lo ricorda in queste pagine don Giuliano Zanchi (prete della diocesi di Bergamo, dove dirige la Fondazione Bernareggi, ed esperto dei rapporti tra liturgia, estetica e teologia). Se nella celebrazione cristiana i sensi umani in generale rivestono grande importanza, la percezione della luce in particolare ha a che fare con il cuore del mistero cristiano, la Pasqua. Questo legame è suggestivamente analizzato dall’Autore nei suoi fondamenti antropologici e nei suoi riferimenti teologici alla resurrezione di Gesù (di cui il cero pasquale è il simbolo), restituendoci l’intuizione che non ogni luce o illuminazione è congrua con la qualità cristiana della liturgia: in questo senso la luce accecante è differente da quella chiaroscurale tipica del mistero pasquale; e più concretamente, le candele elettriche sono ben diverse da quelle di cera. Questa diversità non è senza effetti per l’esperienza dello spirito. L’articolo illustra tale sensibilità attraverso numerosi esempi concreti alle celebrazioni liturgiche e ai loro luoghi, mostrando che «illuminare la liturgia cristiana è compito che interseca sfide pastorali essenziali: in gioco c’è proprio la fede nel risorto e il destino spirituale della vita umana».
€ 4,00
Prove tecniche di manutenzione umana. Sul futuro del Cristianesimo
Epub

Anno:
2012
Una sorta di mutazione antropologica sta cambiando le strutture dell’umano, anche quelle più profonde: come mai in passato, og
€ 8,99
Prove tecniche di manutenzione umana. Sul futuro del Cristianesimo
Pdf

Anno:
2012
Una sorta di mutazione antropologica sta cambiando le strutture dell’umano, anche quelle più profonde: come mai in passato, og
€ 8,99
Prove tecniche di manutenzione umana. Sul futuro del Cristianesimo

Anno:
2012
Che ci troviamo di fronte a una svolta epocale nella civiltà umana, tutti lo avvertiamo, più o meno lucidamente: come mai in passato, oggi l’individuo cerca di costruirsi da sé, insofferente a ogni limite, sia esso la tradizione o la natura. Una sorta di mutazione antropologica sta cambiando le strutture profonde dell’umano, esito sempre più appariscente della postmodernità. Giuliano Zanchi ne illumina il meccanismo coerente, implacabile e potente nei suoi diversi risvolti, da quello scientifico a quello economico, politico ed estetico. Di fronte a questo sogno estremo di emancipazione, la coscienza cristiana si sente profondamente turbata. Essa oscilla tra un rifiuto arroccato sulle vestigia di un passato glorioso e una resa spesso inconsapevole allo spirito del tempo. La grande bussola del Concilio Vaticano II, che negli anni Sessanta aveva restituito slancio e idealità a un cattolicesimo alle prese con le sfide moderne, sembra aver perso le sue capacità magnetiche. Eppure il credente sa di non poter restare umano separandosi dalla storia. Semplicemente perché il Dio di Gesù Cristo ad essa si è legato per sempre. I discepoli pertanto accompagneranno queste «prove tecniche di manutenzione umana» con una cordialità non acritica, mettendo in gioco la propria antica sapienza a proposito dell’umano: «La presenza cristiana», ci ricorda Zanchi, «è chiamata, proprio mentre la civiltà sembra impegnata in un lungo esodo verso mete ancora incerte, a riaffermare la sua irrinunciabile affezione per una forma comunitaria della vita evangelica impiantata nel cuore dell’esistenza comune, umilmente a fianco della costruzione umana collettiva, decisa a scegliere sempre per propria dimora il luogo dove gli umani hanno le loro case, la loro vita, le loro speranze».
€ 13,00
Il Genio e i Lumi. Estetica teologica e umanesimo europeo in François-René de Chateaubriand

Anno:
2011
Di ritorno dall'esilio londinese e determinato a scrivere un'opera utile alla fede cristiana, Francois-René de Chateaubriand i
€ 25,00
La bellezza e il fondamento. Un tema attuale
digital

Anno:
2010
Pubblichiamo qui un suggestivo saggio di don Giuliano Zanchi, Direttore
generale del Museo Diocesano di Bergamo. Si tratta di un testo pensato in occasione di un dibattito tenuto al Teatro dell’Arsenale di Venezia sul tema dell’attualità della bellezza. Don Zanchi propone le ragioni di una considerazione ‘alta’ della bellezza, che ne
superi i superficiali significati legati alla gradevolezza e alla decorazione.
Essa infatti, come ben conosce la tradizione cristiana, ha la dignità di via ‘sensibile’ alla percezione del fondamento secondo le forme dell’armonia e dello splendore. È quindi uno dei molti sentieri lungo i quali si decide il destino dell’uomo, tanto che, «se non abita
gli spazi del fondamento, la bellezza si riduce a un vano ornamento che, una volta grattato via, mostra di non aver avvolto che il nulla».
Il tema, fortemente percepito dalla sensibilità postmoderna, ha un
indubbio rilievo pastorale, poiché conduce all’esperienza religiosa
dello «stare nel compimento […], del percepire anche per un solo
istante la grazia di qualcosa che ci appare giusto così come è».
€ 4,00
Salomone e le formiche. La legge di tutti i giorni

Anno:
2010
Zanchi rilegge il libro dei Proverbi con intatto senso di seduzione, soprattutto per la perennità dell’atteggiamento che esso consiglia. Ogni grande principio generale va portato alla misura delle minute scelte quotidiane.
€ 10,00
Luoghi della liturgia. Esperienza dello spazio e partecipazione al mistero
digital

Anno:
2009
L’appassionante studio di don Giuliano Zanchi, parroco e liturgista
della diocesi di Bergamo, si propone di mostrare come la costruzione
dello spazio contribuisca all’‘efficacia contemplativa’ della liturgia,
alla sua capacità di attrarre alla partecipazione, cioè di sollecitare
il credente a disporre l’intero della sua persona nei legami che
si istituiscono nell’azione liturgica. L’obiettivo non è quindi di spiegare
il significato dei luoghi liturgici, né di sviluppare una esegesi dello
spazio cristiano e della sua topica. La riflessione cerca piuttosto
di condurre il lettore a cogliere gli elementi essenziali del particolare
meccanismo che i luoghi della liturgia cristiana sanno disporre, al
fine di realizzare ciò che si dice. Per compiere questo itinerario lo
studio si affaccia anzitutto sul senso dell’esperienza originaria che
l’essere umano ha dello spazio, facendo comprendere che i due
aspetti, quello antropologico e quello liturgico, non sono uno la preparazione
dell’altro, quasi che il secondo arrivi a sostituire il primo,
ma si implicano continuamente a vicenda anche nei luoghi della quotidiana
esperienza celebrativa.
€ 4,00
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Lunedì 2, 9 e 16 ottobre al Teatro della Chiesa di san Pietro in Scala a Milano, tre lezioni spettacolo.