Luciano Caimi
Titoli dell'autore
Carità educatrice. Riscontri e testimonianze nell'Italia dell'Ottocento

Anno:
2018
Un volume che si inserisce nel filone di ricerca storiografica che ha visto crescere negli ultimi decenni l’interesse per le nuove Congregazioni religiose dell’Ottocento
€ 18,00
Il confine sottile. Culture giovanili, legalità, educazione

Anno:
2012
Per molti aspetti della vita personale e sociale nell’Italia di oggi si può parlare di un confine sottile, ossia rarefatto, se non addirittura inesistente, fra legalità e illegalità. Il confine costituisce non solo una metafora del discrimine fra due universi morali e normativi (il lecito e l’illecito), ma anche un tratto specifico della modernità, uno spazio fisico-temporale, che esalta il desiderio e la libertà dell’uomo contemporaneo di stabilire autonomamente orizzonti e direzioni di senso. Tutto questo riguarda, in modo specifico, l’odierna realtà giovanile. Stili, ‘riti’, comportamenti dei giovani, non di rado, si collocano in bilico, su una linea di confine ‘mobile’ e di significati disomogenei. Da una parte si collocano quelli ispirati a logiche di costruttività, responsabilità, apertura sul futuro, dall’altra stanno quelli legati a evasione, ‘sperimentalismo’, disillusione. Certi ‘scollinamenti’ di confine talvolta prefigurano passaggi senza ritorno, viaggi di sola andata, privi della possibilità di riprendere il cammino da capo. Di ciò si è discusso nel convegno «Il confine sottile. Culture giovanili, legalità, educazione», promosso il 26-27 novembre 2009 dal Centro Studi per l’Educazione alla Legalità (Università Cattolica, sede di Brescia). Il volume ne propone gli atti, articolandoli in tre Sezioni: approfondimenti psico-sociologici e pedagogici; fenomenologia del confine; ‘buone pratiche’.
€ 16,00
Autorità e libertà. Tra coscienza personale, vita civile e processi educativi. Studi in onore di Luciano Pazzaglia

Anno:
2011
Il volume costituisce un atto di omaggio e di amicizia nei confronti di Luciano Pazzaglia, giunto al termine della docenza nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Titolare, per quattro decenni, degli insegnamenti di Storia della pedagogia e dell’educazione nelle sedi di Milano e Brescia dell’ateneo, con i suoi studi ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della ricerca italiana di settore, favorendone collegamenti e aperture sul piano internazionale. Fra le sue indagini spiccano soprattutto quelle relative all’opera di Lucien Laberthonnière, al contributo educativo del movimento cattolico nazionale e alla storia della scuola post unitaria. Ad esse si affiancano i numerosi interventi sull’attualità scolastica, specialmente sul problema dell’insegnamento della religione. I lavori di Pazzaglia, sempre condotti con grande accuratezza storiografico-filologica e ampiezza di riferimenti culturali, costituiscono ormai punto di riferimento per chi voglia cimentarsi nei campi di ricerca da lui investigati.
€ 50,00
Giuseppe Lazzati. Un’ininterrotta passione educativa
digital

Anno:
2010
Se c’è un profilo che va ricordato dell’esemplarità di Giuseppe Lazzati, certamente è quello della sua opera di educatore, per la quale mostrò un «carisma straordinario» e una dedizione ininterrotta. Luciano Caimi, professore ordinario di Storia dell’educazione presso l’Università Cattolica di Brescia, ricostruisce brevemente le diverse
stagioni dell’impegno educativo dal ‘professore’: dagli anni della presidenza
dell’Azione Cattolica milanese, passando per l’impegno politico, la docenza e fino al rettorato dell’Università Cattolica nel periodo del postconcilio. Lo stile educativo di Lazzati brillò sempre per l’ascolto rispettoso dell’interlocutore, l’accoglienza sollecita dell’umanità di chi gli stava di fronte, il genuino spirito dialogico, l’intento
di liberare nel giovane i dinamismi interiori di bene e di progresso personale. L’invito rivolto al giovane era esplicito: doveva premurarsi di «scoprire» la propria vocazione e disporsi ad attuarla con generosità.
€ 4,00
Cittadini in crescita. Tra famiglia, scuola e comunità locale

Anno:
2008
La riflessione sulla promozione della cittadinanza democratica, accanto agli aspetti giuridico-istituzionali, socio-politici e
Coscienza ambientale e educazione alla legalità

Anno:
2006
La sempre più auspicabile maturazione di una cultura della legalità non può eludere oggi la questione ambientale. Infatti, l’esigenza di promuovere il rispetto delle leggi in favore dell’ambiente rappresenta una necessità inderogabile per l’intera umanità, che di fronte al crescente e indiscriminato sfruttamento delle risorse naturali rischia di compromettere il futuro del pianeta. Questo volume, che raccoglie i contributi relativi al Convegno «Coscienza ambientale e educazione alla legalità» (Brescia, novembre 2003), promosso dal Centro Studi per l’Educazione alla Legalità - Università Cattolica, sede di Brescia, tematizza l’idea secondo cui il rapporto fra legalità e ambiente deve essere ripensato sotto differenti profili di ricerca (teoretico-pedagogica, giuridico-istituzionale, socio-culturale, fisica e naturalistica). In questa prospettiva, il concetto di sostenibilità ambientale rinvia alla necessità di costruire un ‘pensare ecologico’ diffuso, sostenuto da un idoneo impegno formativo. Educare alla legalità nei confronti dell’ambiente rappresenta allora una significativa chiave per rinsaldare l’indissolubile legame fra società civile e mondo naturale.
€ 14,00
Motivi pedagogici e impegno educativo in Antonio Pigliaru

Anno:
2000
Antonio Pigliaru (Orune, 1922 - Sassari, 1969) è stato fra gli intellettuali sardi di maggior prestigio del secondo dopoguerra. Nei suoi studi, di prevalente carattere filosofico, giuridico e politologico, risulta costante anche l'interesse per i problemi educativi e scolastici, via via allargatosi ai temi della formazione degli adulti e della didattica universitaria. Lungimirante organizzatore di cultura, si contraddistinse per l'assiduo impegno pedagogico-civile, in cui profuse il singolare carisma di educatore, dai connotati tipicamente socratici. Nell’elaborazione della sua pedagogia risultò decisivo l'influsso dell'attualismo gentiliano, integrato però da motivi e aperture suggeritegli dal confronto critico tanto con alcuni interpreti del personalismo francese (Marcel, Maritain, Mounier) quanto con esponenti rappresentativi dell’attivismo (Ferrière, Decroly, Dewey, Kilpatrick, Montessori). Il graduale e sempre più convinto accostamento al pensiero gramsciano non implicò, per Pigliaru, un distacco dai consolidati canoni spiritualistico-personalistici di analisi dell’evento educativo, ma gli offrì nuovi strumenti di lettura del fenomeno nel complesso quadro delle interferenze socio-culturali e politiche. La passione per l'educazione dell'uomo in pienezza di umanità, l'amore per la Sardegna, la dedizione allo sviluppo dell'isola furono, da parte dell'autore sassarese, impegno costante di una vita vissuta con forte intensità e serena consapevolezza, nella gioiosa fatica del quotidiano esercizio delle proprie responsabilità.
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