Libri di Maria Francesca Murru - libri Vita e Pensiero

Maria Francesca Murru

Maria Francesca Murru
autore
Vita e Pensiero

Maria Francesca Murru, PhD, è ricercatrice in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali dell'Università Cattolica di Milano. Nel medesimo ateneo, insegna Media e politica e svolge attività di ricerca sulle audience, le sfere pubbliche online, le pratiche e gli immaginari della cittadinanza mediata.

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Titoli dell'autore

The Post-Intermediation of Truth. Newsmaking from Media Companies to Platforms digital The Post-Intermediation of Truth. Newsmaking from Media Companies to Platforms
Anno: 2017
“Post-truth”, the 2016 word of the year, has been defined by the Oxford English Dictionary as “relating to or denoting circumstances in which objective facts are less influential in shaping public opinion than appeals to emotion and personal belief”. In fact, the notion risks becoming little more than a buzzword, given that the epistemic, social, political, and cultural issues at stake behind the current debate on Post-Truth are so numerous, so differentiated and intertwined...
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Il labirinto della cittadinanza. Le culture civiche in rete Il labirinto della cittadinanza - Le culture civiche in rete
Anno: 2016
Il libro analizza i primi fenomeni di aggregazione e mobilitazione che hanno condotto alla nascita del Movimento 5 Stelle mediante l'attivazione di risorse di cittadinanza on line.
€ 20,00
La soggettivazione del racconto giornalistico: il caso di Occupychicago digital La soggettivazione del racconto giornalistico: il caso di Occupychicago
Anno: 2012
RIASSUNTO L’articolo indaga l’emergere di una nuova forma di prodotto giornalistico in cui la prospettiva soggettiva dell’osservatore diventa fonte di autorevolezza e scaturisce da una negoziazione innovativa di alcune delle affordances tipiche dell’ecosistema dei media digitali. Mediante l’analisi del sito #OCCUPYCHICAGO – un esperimento di giornalismo partecipativo e finanziato in maniera diretta dai lettori senza mediazioni editoriali – vengono messe in luce le dinamiche di riconfigurazione del genere dello storytelling giornalistico prestando particolare attenzione alla relazione comunicativa con il pubblico e alle condizioni di possibilità della sua rilevanza sociale. L’articolo si interroga sulle motivazioni che sono all’origine della scarsa partecipazione catalizzata dal sito e utilizza questo emblematico ‘caso di insuccesso’ per dimostrare come, anche in un contesto strutturalmente aperto come la rete, l’instaurazione di quella dimensione relazionale che rende socialmente rilevante lo storytelling non sia affatto scontata e anzi non possa prescindere da una qualche ‘capacità di risonanza’ in grado di creare valore, sia esso sotto forma di denaro o di reciprocità creativa. SUMMARY This article investigates the possibility of a new form of journalistic product in which the observer’s subjective perspective becomes a source of authority and stems from an innovative negotiation of some of the affordances typical of the digital media ecosystem. Through an analysis of the #OCCUPYCHICAGO web site – an experiment in participative journalism financed directly by readers without editorial mediation – the reconfiguring dynamics of journalistic storytelling are brought to light, with particular attention to the communication relationship with the public and to the conditions of its social relevance. The article questions the causes which gave origin to the poor participation catalyzed by the site and uses this emblematic ‘unsuccessful case’ to prove how, even in a structurally open context such as the web, the establishment of that relational dimension which makes storytelling socially relevant is not spontaneous at all and indeed cannot work without some ‘capacity of resonance’ able to create value, whether in the form of money or creative reciprocity.
€ 6,00
Visibilità digitale: dinamiche di emersione e poste in gioco digital Visibilità digitale: dinamiche di emersione e poste in gioco
Anno: 2012
RIASSUNTO Creatività, connessione e partecipazione. Sono queste alcune delle coordinate lungo le quali si sono dispiegate molte delle pratiche e delle interpretazioni che hanno accompagnato la diffusione del web 2.0. Come un fiume carsico che alterna emersioni e percorsi sotterranei, riaffiora a più riprese il tema dell’emancipazione, la promessa di un’evoluzione in senso democratico della cultura e della società che faccia leva sulle inedite potenzialità espressive che le tecnologie mediali digitali mettono a disposizione di chiunque abbia la volontà e l’interesse di utilizzarle. L’articolo propone l’utilizzo del concetto di visibilità per interpretare tanto le dinamiche di connessione, partecipazione e creatività tipiche del web 2.0 quanto le loro promesse di emancipazione. Esso consente infatti di circoscrivere alcuni aspetti della politicità intrinseca degli ambienti comunicativi contemporanei, intesa sia come dipendenza da strutture di potere che come spazio di libertà e rigenerazione democratica. A partire da una serie di frame teorici che spaziano da Hannah Arendt a Foucault e prendono in considerazione alcuni dei contributi più recenti sull’attivismo online, l’articolo tenta di dipanare l’intreccio di vincoli e potenzialità che è intrinseco alle forme di visibilità rese possibili dai social media mostrando come, nel dire di sé potenziato dalle nuove industrie culturali, sia implicato tanto un rischio di razionalizzazione quanto la possibilità di una loro rigenerazione grazie all’accrescimento dell’intersoggettività e del dialogo narrativo. SUMMARY Creativity, connection and participation. These are some of the coordinates along which many practices and interpretations that accompany the development and diffusion of web 2.0 move. The same way a karst river alternately emerges and sinks, the theme of emancipation returns over and over again, together with the promise of democratic evolution of a culture and society which would lever on the new potentials of expression that media digital technology makes available to whomsoever has the wish and interest to use them. This article proposes the use of the concept of visibility to interpret the connection, participation and creativity dynamics of 2.0 web and their promises of emancipation. It allows the circumscription of the intrinsic political dimension of contemporary communication environments, intended both as a dependency on power structures and as a space for truth and democratic re-growth. Beginning with a series of theoretical frames from Hannah Arendt and Foucault to some contributions of today’s online activism, the article tries to loosen the tangle of links and potentialities related to visibility which is made possible by social media. It also shows how, in self-narration powered by new cultural industries, are implied both the risk of rationalization and the possibility of regeneration thanks to the increase of inter-subjectivity and narrative dialogue.
€ 6,00
Politica e spazi urbani. Il manifesto nella campagna elettorale del 2008
Gratis
digital
Politica e spazi urbani. Il manifesto nella campagna elettorale del 2008
Anno: 2009
C’è un momento, nel lento scorrere delle città e dei paesi di provincia, così come in quello frenetico e disseminato della metropoli, in cui lo spazio urbano assume i connotati di un grande palcoscenico adibito alla messa in scena di un particolare tipo di rappresentazione. ...
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La rappresentazione mediale dei rischi di Internet per l’infanzia: una comparazione crossnazionale tra Italia, Portogallo e Spagna digital La rappresentazione mediale dei rischi di Internet per l’infanzia: una comparazione crossnazionale tra Italia, Portogallo e Spagna
Anno: 2008
The media discourses at a European level have given great emphasis to the risks connected to the use of Internet and on line technologies for children. The article is based on a research realized within the project EU Kids Online, a European research project on the risks and opportunities connected to the use of Internet and the new media by children and teen-agers. The investigation has quantitatively and qualitatively analyzed the informative coverage that the main newspaper of the twenty-one countries involved in the project have dedicated to the matter of the risks of the net for children and teen-agers. The deep differences noticed among the different national contexts show how the perception and the representation of the risks are modeled by specific social and cultural factors. Particularly, the article isolates the cases of three countries of south-western Europe, Italy, Portugal and Spain, to verify if the sharing of a common cultural and socio-technological background can bring to similar representations of the new media and of the risks for the youngest consumers. Through a specific focus on the contextual factors from one side, and on the specificity of the national media from the other, the comparative analysis sets the objective to bring to light the similarities and differences of the informative coverage, noticing how, close to the common representative dimension, some difformities persists in the mediatic construction mediate of infancy and of the new technologies of information and communication. Particularly striking are two common lines of the analyzed countries: from one side the emphasis toward the risks connected to the sexual and aggressive contents, from the other the scarce attention toward risks linked to the commercial dimension of the net.
€ 6,00
 

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La nuova normalità delle famiglie dopo la pandemia
Martedì 6 giugno alle 14:30 presentazione del volume a cura di Margherita Lanz e Camillo Regalia in Università Cattolica.
16.05.2023
Psicologia dell'adozione e dell'affido familiare
Mercoledì 7 giugno alle 17:00 presentazione di "Psicologia dell'adozione e dell'affido familiare" in Università Cattolica.
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La bellezza del limite, per rimanere umani
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