Diritto - tutti i libri per gli amanti del genere Diritto - Vita e Pensiero (7)

Diritto

La professionalità La professionalità
Anno: 2004
La parola professionalità evoca nel linguaggio comune la dimensione più rilevante dell’attività dei professionisti...
€ 11,00
Il lavoro nella dottrina sociale della Chiesa Il lavoro nella dottrina sociale della Chiesa
Anno: 2004
«Questo principio – cioè che il lavoro non è una merce qualsiasi, che la dignità della persona umana del lavoratore è un criterio di valutazione giuridica prevalente sulla considerazione economica del lavoro come fattore della produzione – a noi sembra molto semplice e intuitivo, ma all’epoca della “Rerum novarum” era un principio rivoluzionario, perché si poneva in contrasto col concetto di libertà su cui era fondata la società uscita dal rivolgimento del 1789, e di esso postulava una radicale modificazione. L’avere rivendicato questo principio al sistema dei valori cristiani, l’averlo formulato come principio di progresso sociale, e non di violenta distruzione dell’ordine esistente, tale fu l’opera della “Rerum novarum”». «La preoccupazione centrale del Pontefice (Giovanni Paolo II), profondamente radicata nella teologia e nell’antropologia bibliche, è che l’uomo produttore non perda il contatto con l’uomo sapienziale: senza la sapienza l’uomo è “incapace di comprendere la giustizia”. Un tempo l’homo faber e l’homo sapiens (nel senso etimologico di “assaporatore”, ossia dotato della sensibilità ai valori) erano uniti; nella società moderna tendono a separarsi perché la forma di pensiero del primo è divenuta radicalmente diversa». Gli studi raccolti in questo volume testimoniano l’impegno del professor Luigi Mengoni nell’indagine diretta della dottrina sociale della Chiesa, condotta con il rigoroso metodo del maestro di Diritto e di attento osservatore della realtà sociale. La pubblicazione intende offrire ai giovani e agli studiosi di scienze umane e sociali un primo approccio all’elaborazione etico-culturale di questo esemplare studioso del Novecento, anche come sollecitazione a scoprire e visitare l’opera scientifica complessiva.
€ 11,00
Chiesa cattolica ed Europa centro-orientale. Libertà religiosa e processo di democratizzazione Chiesa cattolica ed Europa centro-orientale - Libertà religiosa e processo di democratizzazione
Anno: 2004
Dalla natia Polonia alla ‘irraggiungibile’ Russia, la figura di Karol Wojtyla ha segnato la svolta verificatasi nei Paesi dell’Europa centro-orientale con la caduta del muro di Berlino. Il proseguimento della sperimentata Ostpolitik. Il nuovo ruolo del Papa, slavo e mitteleuropeo, con i suoi rapporti diretti con popoli e governanti. I viaggi pastorali, sempre più numerosi a partire dal 1989, nei Paesi che sostanziano la ‘variabile orientale dell’identità europea’. Sono questi fattori che hanno contribuito, nei nuovi Stati nati dalla frantumazione dell’Impero sovietico, all’affermarsi di una maggiore tutela della libertà religiosa e con essa di tutte le altre libertà che caratterizzano gli ordinamenti giuridici dei Paesi democratici. Questo volume, attraverso l’analisi delle relazioni tra Stato e Chiesa cattolica in alcuni tra i Paesi più significativi dell’ex blocco sovietico (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Federazione Russa), si interroga sul ruolo e sul significato delle istituzioni ecclesiastiche e della Chiesa di Giovanni Paolo II nel processo di democratizzazione di un’area geopolitica di importanza strategica per il futuro dell’Europa. L’opera è completata da un’ampia e dettagliata raccolta dei più significativi documenti legislativi sul tema della libertà religiosa e della condizione giuridica delle Chiese (Costituzioni, Concordati, Leggi sulla libertà religiosa e sulla condizione delle confessioni religiose ecc.) nei Paesi dell’Europa centro-orientale.
€ 50,00
Il governo universale della Chiesa e i diritti della persona. Con cinque Lezioni magistrali di: Giovanni Battista Re, Crescenzio Sepe, Mario Francesco Pompedda, Jean-Louis Tauran, Julián Herranz Il governo universale della Chiesa e i diritti della persona - Con cinque Lezioni magistrali di: Giovanni Battista Re, Crescenzio Sepe, Mario Francesco Pompedda, Jean-Louis Tauran, Julián Herranz
Anno: 2003
La chiesa cattolica guida un sesto dell'umanità in tutto il mondo; il suo governo universale, affidato al Pontefice e ai vesco
€ 28,00
La nascita del diritto del lavoro La nascita del diritto del lavoro
Anno: 2003
Il Novecento è stato definito il secolo del lavoro. Non senza significato esso si apre con la pubblicazione di un’opera considerata l’atto di nascita del diritto del lavoro come autonoma disciplina scientifica: Il contratto di lavoro nel diritto positivo italiano di Lodovico Barassi, edito a Milano nel 1901. Da allora il diritto del lavoro è diventato una cifra emblematica per comprendere il secolo. Questo volume raccoglie i materiali prodotti in occasione del convegno «Il diritto del lavoro delle origini: il contratto di lavoro di Lodovico Barassi cent’anni dopo (1901-2001). Novità, influssi, distanze», tenutosi a Milano nell’Università Cattolica del Sacro Cuore il 27 e il 28 aprile 2001. Esso contiene percorsi di ricerca e profili di esplorazione, autonomi e indipendenti gli uni dagli altri, pur all’interno di un unico disegno complessivo: fornire una riflessione aggiornata a tutto campo sull’opera di Barassi, condotta con la sensibilità propria degli studiosi del nuovo secolo. Si tracciano inoltre le linee di ricerca e di dibattito del diritto del lavoro moderno, riflesse, come in uno specchio, nella visualizzazione delle origini. L’opera costituirà sicuramente un punto di riferimento nel lavoro ricostruttivo dei prossimi anni, ma vuole essere soprattutto un invito ai giovani, chiamati a costruire il diritto del lavoro del futuro, a non dimenticare la lezione del Novecento.
€ 44,00
Il contratto di lavoro nel diritto positivo italiano Il contratto di lavoro nel diritto positivo italiano
Anno: 2003
«Il contratto di lavoro è sorto fin dai tempi in cui l’uomo non bastò più a se stesso pel soddisfacimento dei suoi bisogni e dovette quindi ricorrere all’opera del suo simile per procurarsi ciò che poteva soddisfare i bisogni nuovi. È da questo momento (notiamo per incidenza) che è cominciata la cosiddetta ‘questione sociale’, la quale è stata acuita dalla caratteristica propria della civiltà umana, in cui i bisogni aumentano in proporzione assai maggiore che non accrescano e si perfezionino i mezzi per soddisfarli. Pare perciò anche a noi assurda l’affermazione di qualche moderno sociologo, per cui il contratto di lavoro sarebbe sorto dall’attuale ordinamento industriale. È stato osservato giustamente che quella affermazione può essere vera solo per quella particolare forma che il rapporto locativo ha assunto per le nuove condizioni economiche e sociali sorte dalla grande industria. Del resto avvertiamo fin d’ora che dal punto di vista del nostro diritto positivo questa differenza non si può fare come si può forse fare da un punto di vista sociologico. La grande industria ha avuto per effetto un aggravamento di talune responsabilità degli industriali, e un maggiore intervento dello Stato a protezione degli operai. Ma il contratto di lavoro nella sua essenza, nella sua costruzione giuridica (l’unica cosa che ci interessa in queste pagine) non ha risentito da questo novello elemento che si è aggregato al vecchio ceppo romanistico...»
€ 50,00
Lavoro, mercato, valori Lavoro, mercato, valori
Anno: 2003
«Non sorprende che il mercato si presti ad incredibili esaltazioni, come la nuova divinità,...
€ 11,00
Il prezzo della tangente. La corruzione come sistema a dieci anni da 'mani pulite' Il prezzo della tangente - La corruzione come sistema a dieci anni da 'mani pulite'
Anno: 2003
La tangente ha un prezzo, non solo nel senso ovvio di danaro corrisposto a un politico o a un funzionario pubblico in cambio di favori illegali. Essa ha un prezzo anche e soprattutto perché produce danni spesso non evidenti, ma sempre profondamente corrosivi del tessuto sociale. Sotto il profilo economico comporta una cospicua sottrazione di risorse al mondo produttivo; determina distorsioni nei meccanismi del mercato; costituisce un aggravio per il bilancio dello Stato, il cui conto viene pagato dal contribuente; altera le scelte degli amministratori verso le iniziative più lucrose per le casse personali e/o del partito. Ma il prezzo si fa ancora più alto sul versante etico-civile. In un contesto come quello del nostro Paese, dove la pratica della corruzione ha costituito e costituisce uno stringente sistema di relazioni contrapposto a quello della legalità, sono le basi della democrazia a risultarne minate. In questo senso, davvero onerosi sono i prezzi pagati dalla collettività: il principio dell’uguale accesso dei cittadini ai benefìci dello Stato cede il passo alla cultura clientelare dell’‘entratura’; si sfibra la fiducia nella Pubblica Amministrazione e nella sua imparzialità, requisito essenziale dell’ordine sociale, ingenerando nella mentalità diffusa il sospetto sistematico verso le istituzioni. Queste smarriscono la necessaria oggettività e autonomia dagli interessi di chi le rappresenta, rendendosi inidonee a svolgere quel ruolo di collante civile da cui largamente dipende la sicurezza e, quindi, la libertà di tutti i cittadini. Oltre dieci anni fa ‘mani pulite’, grazie a un singolare concorso di circostanze favorevoli, scoperchiò il mefitico vaso di Pandora di ‘tangentopoli’. Sembrò all’opinione pubblica che venisse inferto un duro colpo al nesso tra corruzione e politica, se non nel senso di un suo definitivo sradicamento, almeno in quello di una sua riconduzione ai livelli fisiologici di una moderna democrazia. E tuttavia, il sistema delle tangenti non solo permane, ma, paradossalmente, si ripresenta ancora più vigoroso, come rafforzato da una sorta di selezione darwiniana. Sullo sfondo dell’inevitabile scemare dell’attenzione dell’opinione pubblica, e quindi anche del suo esplicito consenso all’operato della magistratura, va registrato che non sono state avviate incisive politiche di contrasto alla corruzione e, anzi, che talune recenti scelte normative sembrano ostacolare la capacità dell’ordinamento di produrre i necessari anticorpi nei confronti del cancro corrosivo della tangente. Questo volume, in cui convergono la prospettiva penalistica, criminologica, politologica e internazionalistica, non ha intenti commemorativi della stagione di ‘mani pulite’. Gli autori, specialisti della materia, si propongono, invece, di descrivere il fenomeno della corruzione e di comprenderne i meccanismi palesi, e soprattutto occulti, combinando riflessione teorica, prassi giudiziaria e attualità politico-sociale. In un dibattito pubblico più incline alle logiche di schieramento che alla rigorosa lettura della realtà e del suo significato, il libro offre stimolante materia di riflessione. Insieme, aiuta a tenere desta l’istanza etica di coloro che non si rassegnano a considerare la corruzione prassi normale, ma sono ancora desiderosi di fronteggiarla.
€ 20,00
Le trasformazioni del lavoro Le trasformazioni del lavoro
Anno: 2002
Questo volume è la rielaborazione di una lezione tenuta dall’Autore presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’ambito di un ciclo di incontri su .
€ 4,00
Chiese, associazioni, comunità religiose e organizzazioni non confessionali nell'Unione europea Chiese, associazioni, comunità religiose e organizzazioni non confessionali nell'Unione europea
Anno: 2002
Quale rilevanza può e deve assumere il fattore religioso tra i valori fondanti la nuova Europa? Quale il ruolo delle confessioni religiose nei futuri assetti dell’Unione? Il presente volume offre un importante contributo di riflessione su queste problematiche di singolare attualità mettendo in luce la vocazione europeista delle organizzazioni confessionali operanti nel continente. Raccoglie, infatti, gli esiti del workshop tenutosi a Milano, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel maggio 1999, durante il quale insieme a esperti del settore si sono confrontati esponenti degli organismi religiosi e ideologici accreditati presso la Commissione europea. L’esperienza maturata dalla Cellula di Prospettiva della Commis-sione europea nel dialogo con Chiese, comunità e organizzazioni religiose; l’incidenza del Trattato di Amsterdam, e in particolare della Dichiarazione n. 11 allegata all’Atto finale, sulle relazioni tra Unione e confessioni religiose; la struttura, le funzioni e le attività dei principali organismi cattolici a livello europeo COMECE e CCEE; il livello di libertà religiosa garantito e lo stato giuridico delle confessioni religiose nei Paesi dell’Europa centro-orientale, sono alcune delle questioni analizzate dai saggi proposti. Il volume è completato, oltre che da un’ampia appendice di recenti documenti, dalle risposte a un questionario preventivamente sottoposto ai diversi enti interessati, attraverso cui ogni organizzazione ha avuto modo di illustrare la propria posizione circa l’integrazione europea; le forme ritenute più opportune per una migliore rappresentanza delle istanze religiose nell’ambito delle istituzioni dell’Unione; le azioni che potrebbero essere assunte dall’Unione europea per la promozione dei valori comuni in materia di libertà di coscienza e di religione e, più in generale, dei diritti dell’uomo individuali e collettivi.
€ 20,00
Le certificazioni confessionali nell'ordinamento giuridico italiano Le certificazioni confessionali nell'ordinamento giuridico italiano
Anno: 2000
A oltre mezzo secolo dall'ultima opera monografica sul potere di certificazione delle chiese e confessioni religiose, questo volume affronta uno dei temi centrali del diritto ecclesiastico italiano alla luce dei nuovi punti di riferimento: la Costituzione della Repubblica, i nuovi 'patti' tra lo Stato, la Chiesa cattolica e le altre confessioni, l'evoluzione della giurisprudenza e lo sviluppo della prassi amministrativa. Le recenti, numerose e incisive novazioni in materia di certificazioni e documentazioni amministrative, seguite al pur tardivo 'scongelamento' della legge 15/1968, trovano in quest'opera aggiornato rilievo. Esse mettono in ulteriore evidenza la centralità della riflessione e l'opportunità di rivisitare, oggi, argomenti tornati in primo piano, mentre il carattere progressivamente multiconfessionale che la società italiana sta acquistando consente di affrontare una tematica classica del diritto ecclesiastico alla luce dei più recenti sviluppi del contesto istituzionale e religioso nazionale. Ne deriva lo sviluppo di una funzione propria dei procedimenti dichiarativo?certificativi, regolati dagli ordinamenti confessionali, tendente a potenziare forme di certezza aventi rilevanza civile e ad agevolare i particolari rapporti sociali nel campo degli interessi religiosi delle persone.
€ 24,00

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18.09.2023
Tra iperattivismo legislativo e corruzione
Un estratto dall'introduzione al libro del Procuratore della Repubblica Raffaele Cantone "Corruzione".
27.09.2023
Il viaggio della donna: tre lezioni con Silvano Petrosino
Lunedì 2, 9 e 16 ottobre al Teatro della Chiesa di san Pietro in Scala a Milano, tre lezioni spettacolo.
25.09.2023
Due incontri per Martini con Carlo Casalone
26 e 29 settembre si parla di "Sapienza e profezia. L'eredità intangibile di Carlo Maria Martini" a Bergamo e a Cordenons.
07.09.2023
La voce delle donne afghane a Librixia
Lucia Capuzzi, Viviana Daloiso e Antonella Mariani, curatrici di "Noi, afghane", dialogano a Brescia con Tiziana Ferrario, giovedì 28 settembre.

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