Metafisica e storia della metafisica - tutti i libri per gli amanti del genere Metafisica e storia della metafisica - Vita e Pensiero (3)

Metafisica e storia della metafisica

Sapere e sperare. Percorso di metafisica Sapere e sperare - Percorso di metafisica
Anno: 2003
Viene qui proposto, in una sequenza di quindici saggi, un percorso di metafisica attento alla riflessione contemporanea e fedele ai capisaldi del pensiero classico. Gli autori di riferimento sono infatti Aristotele, Tommaso, Cartesio, Kant, Blondel, Heidegger, ma anche Lotz, Vattimo, Cacciari, Nabert, Lévinas e Ricoeur. Essendo la filosofia una esperienza spirituale, la prima parte del libro (Problematica) mette l’accento sulla dimensione trascendente del sapere e della libertà. La seconda (Composizione) verifica i limiti di una metafisica dell’essere prettamente epistemologico e propone le modalità di un’altra, che sia attenta alla pratica dei nostri atti umani. La terza parte (Scomposizione) espone le critiche che la tradizione heideggeriana, particolarmente in Italia, ha indirizzato alle metafisiche di ordine sia gnoseologico sia pratico, fino a imbattersi nelle questioni della violenza e della pluralità delle verità. La sezione successiva (Ricomposizione) mostra come la metafisica d’ispirazione trascendentale sia suscettibile di assumere il meglio del tema contemporaneo della ‘differenza’ e di dare così nuovo dinamismo alla metafisica classica. Infine, l’ultima parte (Invocazione) trae dal percorso effettuato gli elementi ragionevoli per affrontare le questioni del male, del perdono e della speranza; sarà a questo punto che le condizioni più specifiche della metafisica dell’autentico atto d’essere potranno venire precisate.
€ 30,00
Dialettica del senso. Percorsi di fenomenologia ontologica Dialettica del senso - Percorsi di fenomenologia ontologica
Anno: 2002
Diversi sono i percorsi e diversi i temi che convengono in questo volume: dalla finitudine dell’esistenza all’incontro col sacro, dalla declinazione drammatica del tempo agli argomenti risolutivi della metafisica, dalla concettualità speculativa al linguaggio dell’analogia e della metafora, dall’identità della coscienza religiosa al suo confronto con i moduli più propri del sapere filosofico. Tuttavia la molteplicità dei percorsi obbedisce a un’unica intenzione speculativa, che per se stessa poteva, appunto, dispiegarsi solo per lati e per approcci concentrici. I principi della tradizione classica vengono così a coniugarsi con i metodi che la modernità, da Cartesio a Husserl, ha via via affinato. Ritorna in tal senso l’analisi della vita coscienziale, orizzonte invalicabile in cui si decide del senso stesso dell’essere. Ma proprio risalendo alle condizioni ultime della coscienza, la ricerca di Melchiorre giunge al versante più alto della domanda filosofica, dove la fenomenologia si traduce in metafisica, dove da ultimo si fa presente il richiamo dell’originario, del primo Principio dell’essere. L’asserto del Principio deve poi incrociarsi con la finitudine e con la storicità dei linguaggi: la sua dizione trapassa, infine, nei modi della concettualità analogica o in quelli dell’espressione poetica, nella ricerca dei rigori logici e insieme nel circolo delle letture ermeneutiche. L’incontro col sacro resta dialetticamente teso fra parola e silenzio. Ed è, insieme, sempre approdo e rinvio, contemplazione e distanza.
€ 25,00
I luoghi del comprendere I luoghi del comprendere
Anno: 2000
Questo volume raccoglie una serie di contributi offerti nel corso di due seminari dedicati allo studio delle «condizioni del sapere». La ricerca, partita dalla rivisitazione del Perì ermeneias di Aristotele e dalla lettura critica che Husserl ne dà nel corso delle sue Ricerche logiche, mirava a comprendere se la dimensione propria della verità debba raccogliersi solo nel campo del giudizio e dei suoi asserti o se invece non debba trovarsi anche in quei modi del pensare e del dire che Aristotele riteneva «significanti» ma non «apofantici».Se, infatti, la dimensione del pensare e del comprendere definisce l'essere dell'uomo, si deve poi delimitare il luogo del vero e del falso entro un aspetto determinato del pensare e del dire? O i diversi modi propri dell'umano devono essere considerati come modi diversi del pensare, come modi che diversamente dischiudono la verità, e che perciò si danno pur sempre come luogo del vero e del falso? Ma allora qual è il rapporto che deve valere fra i modi del giudizio e quelli, ad esempio, della preghiera o dell'espressione poetica? A queste domande gli autori del volume hanno risposto sia sul piano strettamente teoretico, sia sul piano più propriamente storiografico, rivisitando alcune voci del pensiero filosofico, particolarmente rilevanti per la discussione del tema. L'opera di Aristotele e quella di Husserl e Heidegger sono state variamente rivisitate. Ma la riflessione si è anche dispiegata su quegli spazi della filosofia moderna e contemporanea che, passando per Kant e per Hegel, hanno predisposto le diverse modulazioni della recente fenomenologia trascendentale: rilevanti, fra gli altri, i nomi di Cohen, Natorp, Rickert, Dilthey. Non sono peraltro mancate le opportunità per mettere a confronto e, possibilmente, coniugare le prospettive trascendentali della modernità con quelle care al pensiero scolastico e metafisico.
€ 20,00
L'intellettualismo di san Tommaso L'intellettualismo di san Tommaso
Anno: 2000
La bibliografia intorno a Tommaso è sterminata, ma non sono molti i libri come quello che il lettore ha tra mano. L'ha scritto agli inizi del nostro secolo un giovane gesuita di straordinario talento, purtroppo strappato prestissimo agli studi e poi perito nel dramma della prima guerra mondiale. Come tutti i grandi libri, anche questo ha avuto un influsso rilevante sulle ricerche filosofiche e teologiche del nostro secolo. Autori come H. de Lubac e K. Rahner se ne dichiarano debitori. Ma altri nomi di spicco potrebbero essere citati (H.U. von Balthasar, P. Teilhard de Chardin, E. Gilson...). Il contributo di Rousselot, in effetti, può esser considerato uno dei primi frutti, e dei migliori, di quell'energico rinnovamento degli studi fommasiani che, dopo la Aeterni Patris (1979), ha avuto una storia lunga e complessa ed è ancora in pieno svolgimento. Quale contributo? Una rivendicazione dell'intelligenza come vero nome dell'essere. Alla sequela di Tommaso, Rousselot invita, però, a trattare l'intelligenza come il senso dell'essere, perché è «il senso del divino». Essa è l'impronta del divino in noi e permette il rapporto nostro col divino in sé. In ogni caso, è la facoltà che fa essere in altro. Dove «altro» vale anzitutto come altri, cioè come un'altra soggettività intelligente. Questa, secondo il suo stesso Autore, è «I'idea più importante» del libro.
€ 23,00
Heidegger e le parole dell'origine Heidegger e le parole dell'origine
Anno: 1997
L'opera di Heidegger comporta una duplice «svolta»: la prima permette al pensiero di impegnarsi nel problema dell'essere come storia; la seconda gli permette di disimpegnarsi da questo problema e di chiudere la storia. Di queste due rotture, la prima, precoce e generalmente abbastanza riconosciuta, è quella della Kehre, la seconda, tardiva e più sottovalutata, è quella dell'Ereignis. Interrogare le parole fondamentali dell'Occidente significa dunque chiarire l'insieme del cammino heideggeriano, facendo risaltare il suo duplice progetto, un progetto che lo conduce, a partire dal cominciamento, sulle tracce dell'origine, e a partire dall'origine, verso l'esperienza di un «altro cominciamento».
€ 30,99
Il debito impensato. Heidegger e l'eredità ebraica Il debito impensato - Heidegger e l'eredità ebraica
Anno: 1995
Il saggio di Marlène Zarader va certamente annoverato fra le letture più originali e più provocanti di Heidegger. In un libro precedente, Heidegger et les Paroles de l’origine (1986), la Zarader aveva seguito il suo autore sino alle soglie estreme della Grecia, alla ricerca delle tracce dell’originario. Con questa sua seconda monografia l’autrice viene a indicare l’altra sorgente, forse la più essenziale, sebbene non citata e anzi rimossa nell’impensato. La tesi che viene proposta con puntigliosa e lucida determinazione è proprio questa: le figure dell’essere a cui tende, da ultimo, l’approdo heideggeriano ripetono l’eco di una tradizione che, più che greca, è propriamente biblica; ma di questo debito appunto non sembra esserci traccia nelle citazioni di Heidegger. L’analisi così appassionata e così scientificamente precisa della Zarader non ha un valore meramente regionale e anzi dischiude una decisiva considerazione di metodo. In tal senso la stessa critica sul debito heideggeriano non è che un modo di rendere ancor più coerente ed esplicita la lezione del filosofo di Messkirch.
€ 24,00
Platone. Le dottrine scritte e non scritte Platone - Le dottrine scritte e non scritte
Anno: 1994
Un'opera audace sui dialoghi di Platone e sul significato della sua filosofia.
€ 35,00
Figure del sapere Figure del sapere
Anno: 1994
Il volume raccoglie i saggi più significativi redatti dall'Autore negli ultimi dieci anni. Sono scritti di stretto tenore teoretico o ricognizioni storiografiche in luoghi diversi, fra i più emblematici del pensiero contemporaneo. Ricorrono in questo senso, e con ampie analisi, pensatori come Kierkegaard, Maréchal, Maritain, Husserl, Heidegger, Ricoeur. I diversi scritti sono stati mantenuti nella propria autonomia e possono essere letti separatamente. Tuttavia sono anche legati da un comune obiettivo e concorrono ad un unico progetto, quello di coniugare l'antica ricerca della metafisica con il percorso tutto moderno della fenomenologia trascendentale: la grande lezione del pensiero classico all'incontro con una metodologia di stampo husserliano. Così, nella prospettiva che intende il pensiero come pensiero dell'essere e che ad un tempo si volge alle condizioni originarie della coscienza, torna a riproporsi, ma in termini più radicali, rigorosamente critici, la questione dell'Essere: una questione che, per converso, si dischiude nella lettura dei diversi percorsi espressivi della vita intenzionale, ove questa appunto si pieghi alla dizione dell'essere. Con vari approcci vengono in tal modo a delinearsi le diverse figure del sapere, si tratti del sapere filosofico o si tratti del sapere poetico, ove in definitiva torna pur sempre a ricorrere la domanda sul senso.
€ 25,00
Studi di filosofia trascendentale Studi di filosofia trascendentale
Anno: 1993
Il tema dell'identità e della differenza, che è fra i più sollecitanti del pensiero contemporaneo e che per molti aspetti costituisce un ritorno sull'antico problema dell'analogia, è stato già affrontato in altri volumi di questa collana (La differenza e l'origine, 1987 e L'Uno e i molti, 1990). Viene ora ripreso in questo volume, con la raccolta dei contributi discussi all'interno di un seminario promosso dal Dipartimento di Filosofia e dal Centro di Metafisica dell'Università Cattolica. Il problema dell'analogia viene così nuovamente considerato, ma con un diverso e forse più decisivo affondo teoretico, all'incrocio dell'antico e del moderno: si trattava infatti di cogliere nell'analogia la chiave di lettura dell'essere, ma per questo si doveva risalire alle costituzioni stesse della conoscenza e dunque al piano delle strutture trascendentali. I contributi offerti in questo volume hanno un carattere tanto storico, quanto teoretico. Una analisi storica, ma anche teoreticamente orientata, è così quella dedicata da V. Melchiorre a Joseph Maréchal, che, com'è noto, nella prima metà del secolo avviò, a Lovanio, un serrato confronto fra trascendentalismo scolastico e trascendentalismo kantiano. Sugli sviluppi della ricerca lovaniense si interrogano poi G. B. Sala, M. Marassi, P. Volonté con tre ampi saggi dedicati rispettivamente all'opera di Bernard Lonergan, di Johannes B. Lotz e di Max Muller, che a titolo diverso possono considerarsi autorevoli rappresentanti della cosiddetta Maréchal-Schule. Da diversi lati viene così rivisitato un importante capitolo del pensiero contemporaneo: siamo appunto al confronto della nozione classica del trascendentale con quella avanzata da Kant. Ed è, al riguardo, pure significativo il confronto di Lotz e soprattutto di Muller con Heidegger. In un'altra direzione, ma sempre all'interno dell'orizzonte trascendentale, vanno i saggi dedicati da J.-F. Courtine a Husserl e da D. Verducci a Max Scheler: nel primo caso l'analogia ritorna come chiave di lettura per l'orizzonte dell'intersoggettività; nel secondo caso viene riletta nel quadro di una possibile metafisica fenomenologica. Dai due lati è ancora in questione la struttura trascendentale della coscienza. Gli altri contributi hanno un andamento più strettamente teoretico e riportano il tema dell'analogia nella prospettiva memoriale della finitezza (U. Perone), nella tensione categoriale del sublime (B. Minozzi) e, infine, nello spazio religioso dell'ispirazione (E. Salmann). Tre diversi sondaggi, che di nuovo mirano alle strutture più profonde della vita coscienziale e che, in tal senso, costituiscono un coronamento emblematico di questa ricerca sull'analogia.
€ 28,00
Il senso delle aporie nei dialoghi di Platone (rilegato). Esercizi di avviamento al pensiero filosofico Il senso delle aporie nei dialoghi di Platone (rilegato) - Esercizi di avviamento al pensiero filosofico
Anno: 1991
Michael Erler esamina a fondo i dialoghi aporetici (in particolare Lachete, Ippia minore, Eutifrone, Carmide, Eutidemo), e li reinterpreta in funzione dei peculiari nessi fra scrittura e oralità, che per la comprensione dei dialoghi di Platone risultano essere determinanti:
€ 37,00
Spirito nel mondo Spirito nel mondo
Anno: 1989
Edizione in brossura del volume "Spirito nel mondo" di Karl Rahner
€ 32,00

News

28.02.2023
Ezio Franceschini, il rettore partigiano
In occasione dei 40 anni dalla morte, ricordiamo la storia di Ezio Franceschini, latinista, partigiano e rettore dell'Università Cattolica.
16.03.2023
Incontri favolosi di Silvano Petrosino a Gorgonzola
Lunedì 20 marzo e lunedì 27 marzo, alle 21:00, l'autore di "Le fiabe non raccontano favole" al Cinema Teatro Sala Argentia.
07.03.2023
The Economy of Francesco a Fa' la cosa giusta!
Sabato 25 marzo alle 18:00, la presentazione del volume curato da Marco Girardo e Maria Gaglione, a Milano.
06.03.2023
Walter Ricciardi presenta Onorevole Ministra
Sabato 25 marzo a Castelfranco Veneto, il convegno dedicato a Tina Anselmi, prima donna ministro e una delle protagoniste del libro di Ricciardi.

Newsletter

* campi obbligatori

Collane

  • Cultura e storia
  • Filosofia morale
  • Grani di senape
  • Le nuove bussole
  • Metafisica e storia della metafisica
  • Pagine prime
  • Punti
  • Relazioni internazionali e scienza politica.ASERI
  • Sestante
  • Studi interdisciplinari sulla famiglia
  • Temi metafisici e problemi del pensiero antico
  • Transizioni
  • Varia. Saggistica
  • Scopri le altre Collane

Inserire il codice per attivare il servizio.