Ricordando Giana Anguissola: Sabrina Fava racconta
![]() Dal "Corriere dei Piccoli" Giana Anguissola scrittrice per ragazzi
|
|
autori: | Sabrina Fava |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
Tra gli altri, ospite dell'incontro sarà Sabrina Fava, autrice di Dal "Corriere dei Piccoli" Giana Anguissola scrittrice per ragazzi che ci ha gentilmente concesso in anteprima l'abstract del suo intervento.
SABRINA FAVA
"La scrittura di Giana Anguissola tra riviste per ragazzi e adulti"
Nei sentieri narrativi di Giana Anguissola è stata ampiamente documentata, anche tramite i carteggi con gli editori Formìggini e Mondadori, la presenza di un’elaborazione poetica dai controversi risvolti, coltivata intenzionalmente nella scrittura letteraria per adulti dai promettenti esordi con Il romanzo di molta gente (1931), ma cresciuta naturalmente nella novella giornalistica per ragazzi, specialmente sul “Corriere dei Piccoli”.
La scrittura giornalistica è senz’altro un osservatorio privilegiato, poiché essa si configura come un laboratorio di sperimentazione letteraria e più in genere di elaborazione in fieri del pensiero della scrittrice sulla propria arte. In particolare, merita attenzione la mai interrotta riflessione di Giana attorno alla scrittura e alle problematiche comunicative tra diversi codici affrontata con arguta modernità.
Nel giornalismo per adulti, accanto alle più note collaborazioni per la “Domenica del Corriere” e per “La Lettura”, sulle riviste piacentine “La Scure” e “La Libertà” già dal 1929 Giana Anguissola offre la propria critica visione del giornalismo e della letteratura tra autenticità dei testi e false celebrità enfatizzate dall’industria culturale, individua osmosi tra letteratura e cinema, prospetta vie di contaminazione tematica e stilistica tra scrittura giornalistica per ragazzi e per adulti.
Si tratta di un’elaborazione poetica caratterizzata da un’interessante complessità che avrà modo di svilupparsi lentamente nel tempo e di dare i frutti più maturi nella letteratura giovanile degli anni Cinquanta e Sessanta dove la parola narrativa si allarga alla nascente televisione, alla musica, alla radio e le integra in se stessa con originalità creativa e valorizza con equilibrio una ricerca poetica coltivata per una vita intera.
GIANA ANGUISSOLA AD ARNOLDO MONDADORI (27 dicembre 1930)"Una volta avevo una gatta la quale adorava i suoi piccini fino a che li nutriva e, quando già trotterellavano sicuri pel mondo del cortile, non si occupava più, o quasi, di loro, e vagava con dorati occhi trasognati, pei tetti, in cerca di un nuovo amore e, di conseguenza di nuovi figli. Così sono io in questo momento, pur occupandomi di questo libro dalla bella sorte, mi sento tutta protesa verso l’ignoto paese della realtà? Della fantasia? Dove con volto velato s’aggirano i personaggi a cui domani presterò il mio cuore"
Il brano è tratto da una lettera del carteggio Anguissola-Mondadori, studiato da Sabrina Fava e riportato nell'appendice del libro Vita e Pensiero, conservato presso la Fondazione Mondadori.
Articolo letto 2171 volte.
Inserisci un commento