I giovani e la fede: tre punti di vista
![]() Dio a modo mio
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formato: | Libro |
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La ricerca dell'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori sui giovani e la fede in Italia, Dio a modo mio, fotografa identità e problemi attuali degli under 30 credenti (molti, ma non tutti legati all'istituzione) e non, e il loro percorso formativo, che spesso si interrompe dopo la Cresima. Una ricerca che apre quindi ancor di più la riflessione sul futuro delle nostre generazioni e il dialogo con le precedenti.
Tre recenti libri Vita e Pensiero, con interventi di esperti credenti e laici, mostrano quanto sia importante scommettere su questo futuro e come farlo.
Cinquanta tra coloro che si sono dichiarati credenti nella prima fase della ricerca, promossa dall’ente fondatore dell’Università Cattolica Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, sono stati di nuovo intervistati e hanno raccontato – per la prima volta nel nostro Paese con tale estensione e profondità di indagine – la loro esperienza di fede e il loro vissuto religioso, rivelando un interessante spaccato di questa intima dimensione della vita, delle sue luci e delle sue ombre.
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Gli oratori ambrosiani nel Novecento, a cura di Paolo Alfieri e Simonetta Polenghi

Il volume, che ha la prefazione di monsignor Pierantonio Tremolada (Vicario episcopale dell'Arcidiocesi di Milano), dedica ampio spazio al passato degli oratori, ma propone interessanti spunti di riflessione sul loro presente e sul loro futuro. >> Leggi la rassegna stampa
Ho ricevuto, ho trasmesso, a cura di Vincenzo Paglia

I contributi raccolti in questo volume, firmati da studiosi di discipline e orientamenti diversi, cattolici e laici - tra i quali Magatti, Botturi, Recalcati, Sequeri, Scaraffia - riflettono sulla fragilità che caratterizza oggi il rapporto genitori-figli, ricostruendo il percorso che ha portato alla smarrita autoreferenzialità odierna, con la generazione adulta ripiegata su se stessa e quella giovane sempre più a disagio per una sedicente autonomia che ha piuttosto il sapore dell’abbandono. I padri (e le madri) non più generativi, ma persi nell’individualismo dell’iperconsumo anche affettivo. I figli che sopravanzano i genitori nella capacità tecnologica, ma poi si fermano ad aspettare, come Telemaco, il ritorno di un padre che metta ordine e indichi la strada. In una singolare convergenza di punti di vista – antropologico, filosofico, psicoanalitico, teologico – gli autori danno forma alla problematica generazionale, guidando alla consapevolezza delle radici ultime di quella che è senza dubbio una delle questioni cruciali del nostro presente. E del futuro dell’umano. >> Leggi la rassegna stampa
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