Cosa non può mancare in una ricetta natalizia? Zucchero? Farina? Cannella?
Per noi non possono mancare i libri!
Seguendo la nostra ricetta letteraria, troverai gli ingredienti segreti per una lettura o un regalo speciale.
- Un pizzico di immaginazione:
Ogni piatto che si rispetti parte da una ricetta studiata e provata da qualcuno prima di noi. Certo nel
Ricettario dei luoghi immaginari è possibile imbattersi in qualche ingrediente di difficile reperibilità, ma
Alberto Manguel, che ci assicura di aver provato e gustato personalmente ogni ricetta, ci suggerisce come sostituire introvabili ingredienti come le uova di drago per preparare l’omelette tipica del mondo di Terramare. Perfetto per chi ama i libri, l’immaginazione e anche sperimentare un po’ in cucina, questo ricettario è un viaggio dal Bengodi di Boccaccio, al Jurassic Park di Crichton, dalla Babele di Borges, al Paese di Oz, e via nelle storie più belle della letteratura. «Sotto ogni forma e foggia, dagli elaborati banchetti di Atlantide al più frugale pasto di Robinson Crusoe sull’isola,
tutto il cibo (come ci racconta la letteratura) è essenzialmente la prova della nostra umanità condivisa» dice Manguel, è il Natale ne è l’esempio migliore.
- Una spolverata di colore:

Non si può pensare una vita senza colori, una vita "in bianco e nero". Come spiega in
Oltrecolore Antonio Spadaro, il colore è uno dei canali attraverso i quali il mondo viene a noi, è un potente tramite di comunicazione, «
giunge dall’esterno, da un oltre che offre il senso alle cose di qua, alla vita, agli oggetti. Il colore raggiunge l’artista che lo scopre, è l’intuizione di un mondo che deve ancora venire». Per chi vuole coniugare la passione per l'arte a una riflessione sui colori della vita, ecco un volume che attraverso quattro artisti, protagonisti dell’arte statunitense del Novecento – Edward Hopper, Mark Rothko, Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat – indaga sulla ricerca dell’"oltre" a cui le loro opere alludono: icone dell’attesa, della luce, dell’altrove, del lato oscuro. Variazioni di una costante dell’esperienza umana: la vita è radicalmente colorata. Ha sfumature infinite, evidenti distinzioni e trame fitte di relazioni: «Come potrebbe esserci un giorno nella tua intera vita che non abbia il suo schizzo di felicità?», scrive la poetessa Mary Oliver. E lo schizzo è sempre una macchia. Di colore.
- Consolazione quanto basta:
«
Che cosa abbiamo da imparare per questi tempi bui? Qualcosa di molto semplice: non siamo soli, e non lo siamo mai stati», ce lo racconta
Michael Ignatieff in
Sulla consolazione, un racconto del potere della speranza e dell’esempio di chi si è trovato prima di noi su una strada difficile. Attraverso una serie di ritratti, disposti in ordine storico, dedicati ciascuno a un personaggio che, trovandosi in condizione estreme, si è rivolto alle tradizioni che aveva ereditato per cercare consolazione
– dagli autori dei Salmi, da Giobbe e san Paolo, passando per le lacrime di Cicerone e la depressione di Hume, il balsamo della filosofia, dell’arte, della musica, fino ad arrivare agli eroi della testimonianza civile, come Anna Achmatova o Primo Levi
– Ignatieff ci propone una chiave che sia ispirazione nei tempi bui. Un messaggio di conforto per chi ci sta a cuore.
- Un cucchiaio abbondante di spiritualità:

Luce e silenzio,
Pabro D’Ors ci mostra attraverso due biografie spirituali un modo per fermarsi a meditare nella frenesia di ogni giorno: «
La vera gioia è qualcosa di molto semplice. Basta fermarsi, tacere, ascoltare e guardare» suggerisce in
Biografia del silenzio, e poi «questo è il nostro compito, secondo Gesù: chi è chiamato a lavorare affinché il mondo si veda – e Veda – siamo noi.
Siamo chiamati, pertanto, ad illuminarci e a collaborare affinché tutto esca dalle tenebre» in
Biografia della luce. D’Ors ci mostra il suo itinerario interiore, fortemente radicato nel Vangelo, nella figura e nel messaggio di Gesù di Nazaret, che parla a tutti gli uomini e le donne affamati di spirito, in qualunque punto del loro cammino di vita e di fede si trovino. Un libro per custodire quella luce che nasce a Natale e brilla in ognuno di noi.
Un piccolo invito alla spiritualità lo troviamo anche tra le pagine del grande narratore
Robert Louis Stevenson.
Sermone di Natale e altri scritti religiosi raccoglie testi che raccontano una luminosa fiducia nella cura amorevole di Dio e nella intrinseca bontà e onestà dell’uomo in cui credeva l’autore, una magia - nelle parole di Manguel nella prefazione, «
una filosofia felice, grata per le piccole e grandi benedizioni della vita» - che sa lasciare anche nei suoi lettori un senso di felicità.
Non solo conforto e comodità, però, la ricerca spirituale e il tempo natalizio ci invitano a una riflessione, a
lasciare cioè i nostri comodi sentieri e a trovare un ‘terreno santo’ in luoghi del tutto inaspettati.
Tomáš Halík ci invita alla "non-indifferenza", anzi a mettere esattamente al centro i feriti del mondo per cercare il Dio della croce. In
Toccare le ferite e anche nel suo ultimo libro
Pomeriggio del cristianesimo Halík prone sempre un continuo esercizio e messa in discussione della fede e della ricerca spirituale.
- Impastare il tutto con passione per la lettura:

Proprio da una neuroscienziata arriva il passo finale per questa ricetta:
Maryanne Wolf, che dell’analisi dei meccanismi della lettura ha fatto l’oggetto della sua attività e la passione della sua vita. Con
Lettore vieni a casa ci racconta come un atto privato e solitario come la lettura abbia implicazioni sul rapporto con il prossimo e con la democrazia.
Proprio come gli ingredienti di questa ricetta un po’ particolare, i libri, le letture e le storie si amalgamano con la nostra vita, e leggere ci fa stare bene gli uni con gli altri.
E non solo a Natale, ma ogni giorno.
(di Francesco Bombini)
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