Lo sguardo contemplativo

Lo sguardo contemplativo

17.08.2021

Senza la quiete l’uomo
non è in grado di vedere
ciò che è acquietato
Byung Chul-Han


C'è un tempo del lavoro e un tempo diverso, che raramente riusciamo a gustare anche quando non lavoriamo. L’accelerazione generale della vita priva infatti l’uomo della capacità contemplativa, come spiega Byung-Chul Han nel
Profumo del tempo. L’arte di indugiare sulle cose. Per questa ragione ci restano precluse quelle cose visibili solo a uno sguardo contemplativo, uno sguardo che pratica la cordialità e una distanza dalle cose che diventa prossimità. Di seguito un breve estratto dal libro.

«Vi sono eventi, forme o vibrazioni accessibili soltanto a uno sguardo lungo e contemplativo, e che restano invece nascosti a uno sguardo operativo: si sottrae alla presa violenta tutto ciò che è fine, fugace, inapparente, insignificante, fluttuante o retrocedente. 

Heidegger è in cammino verso un altro tempo che non sia un tempo del lavoro, verso il tempo di ciò che permane ed è lento, che rende possibile l’indugiare. Se il lavoro mira, in fondo, al dominio e all’incorporazione, annullando la distanza dalle cose, lo sguardo contemplativo, invece, le risparmia, lasciandole nel loro spazio e nel loro splendore. Esso è una pratica di «cordialità».

Le seguenti parole heideggeriane esprimono allora ben più di una saggezza popolare: “La rinuncia non toglie: dona. Essa dona l’inesauribile forza della semplicità”.

Lo sguardo contemplativo è ascetico nella sua rinuncia a rimuovere la distanza, a incorporare. E su questo punto anche Adorno è vicino a Heidegger: “Lo sguardo lungo e contemplativo [...] è sempre quello in cui l’impulso verso l’oggetto è spezzato, riflesso. La contemplazione senza violenza, da cui viene tutta la felicità della verità, impone all’osservatore di non incorporarsi l’oggetto.”

Lo sguardo lungo e contemplativo si esercita nella salvaguardia della distanza dalle cose, senza tuttavia perdere la prossimità a queste. La sua formula spaziale è "prossimità nella distanza"».

 

 
Il profumo del tempo
Il profumo del tempo
Autore: Byung-Chul Han
Collana: Transizioni
Formato: Libro | Editore: Vita e Pensiero | Anno: 2017 | Pagine: 136
Byung-Chul Han, filosofo coreano, teorico della "società della stanchezza", riflette sulla necessità di fermarsi, indugiare, trovare spazi per lo spirito contro l'accelerazione contemporanea. Perché lo sguardo contemplativo restituisce al tempo il suo profumo e dona un nuovo senso alla nostra vita.
€ 15,00

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