Nascita, cura e accoglienza: auguri a tutte le mamme

In occasione della festa della mamma, l’8 maggio, vogliamo proporvi una selezione di titoli dedicati alla maternità, per offrirvi un punto di vista diverso, multidisciplinare, con un’attenzione particolare al tema della cura e dell’accoglienza, all’avere figli naturali ma anche adottivi, perché, come raccontano Anna ed Elena Granata, «ognuno è una storia da scrivere» e in questo le madri sono le principali autrici.
MATERNITÀ COME RINASCITA, ATTRAVERSO L’ARTE
Dalla Venere di Willendorf alla Madonna del parto di Piero della Francesca, passando per 2001: Odissea nello spazio, Mettere al mondo il mondo di Giovanna Brambilla affronta il tema della maternità e della (ri)nascita, attraverso i secoli, sottolineando come ogni nascita sia una possibilità data al mondo di reinventarsi un futuro migliore, specialmente adesso, dopo l’esperienza della pandemia. È arrivato il momento di pensare ad una rinascita, a ricominciare e a ricostruire, a partire dalle opere di artisti e artiste, per i quali ogni opera è, in qualche modo, un parto. Ogni artista ha affrontato e affronta questo tema declinandolo in modo diverso e l’autrice in questo volume li intreccia dando alla luce una nuova storia, con la preziosa consapevolezza che «un bambino è nato fra noi» e che finché questo accadrà, ci sarà speranza.
Dalla Venere di Willendorf alla Madonna del parto di Piero della Francesca, passando per 2001: Odissea nello spazio, Mettere al mondo il mondo di Giovanna Brambilla affronta il tema della maternità e della (ri)nascita, attraverso i secoli, sottolineando come ogni nascita sia una possibilità data al mondo di reinventarsi un futuro migliore, specialmente adesso, dopo l’esperienza della pandemia. È arrivato il momento di pensare ad una rinascita, a ricominciare e a ricostruire, a partire dalle opere di artisti e artiste, per i quali ogni opera è, in qualche modo, un parto. Ogni artista ha affrontato e affronta questo tema declinandolo in modo diverso e l’autrice in questo volume li intreccia dando alla luce una nuova storia, con la preziosa consapevolezza che «un bambino è nato fra noi» e che finché questo accadrà, ci sarà speranza.
MATERNITÀ COME IDENTITÀ FEMMINILE
Provare a rovesciare i termini della discussione sull’identità femminile, non promuovendo la rincorsa della donna a essere ‘come l’uomo’, bensì evocando l’identità femminile come risorsa anche per l’uomo e la società: è quello che Francesco Stoppa vuole fare in La costola perduta. Le risorse del femminile e la costruzione dell’uomo. Una riflessione sulla diversità della donna, opposta all’autoreferenzialità e alla semplificazione maschile, che consiste nel dare ospitalità, anche nell’esperienza della maternità, portando quell’apertura in contrasto con la realtà ordinata e regolata dallo sguardo maschile dell’uomo. È come la costola di Adamo: una rottura, che cambia l’equilibrio dell’uomo, aggiungendo vita. «Questo è una donna per l’uomo: il precipitato, la forma, certo effimera, ma per i suoi effetti miracolosa, grazie a cui il richiamo della vita, il suo mistero, trovano di che incarnarsi».
UNA TESTIMONIANZA DI MATERNITÀ

Vulnerabilità, dipendenza, disabilità… un lessico che richiama la cura, argomento spesso ignorato, in questi termini, dalle teorie della giustizia che Eva Feder Kittay, in La cura dell’amore, passa in rassegna e che discute puntualmente sottolineando come questa omissione nasconda un fatto evidente: la libertà, la realizzazione, l’indipendenza di ciascuno sono di fatto rese possibili da una rete di relazioni e di dipendenze che le sorreggono. L’autrice riporta molte storie di donne, compresa la sua testimonianza in prima persona in quanto madre di una figlia affetta da gravissima disabilità.
MAMMA È CHI ACCOGLIE

PER MADRI CHE VOGLIONO FAR CRESCERE I LETTORI DI DOMANI

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€ 15,00
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