L'arte della gratuità
L'arte della gratuità
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autori: | Luigino Bruni |
formato: | Libro |
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C’è un’importante tradizione di pensiero che ha letto il capitalismo come figlio del cristianesimo europeo e occidentale. Ma sebbene prima Marx e poi Benjamin avessero avanzato dubbi profondi sulla natura cristiana del capitalismo, il mito dello «spirito cristiano» del capitalismo si è mantenuto intatto per tutto il XX secolo.
Eppure – racconta l'economistra Luigino Bruni nel nuovo libro L'arte della gratuità. Come il capitalismo è nato dal cristianesimo e come lo ha tradito (che continua il percorso iniziato con Il capitalismo e il sacro) - quella tesi era in origine e resta ancora controversa e debole, in particolare se andiamo a interrogare l’esperienza dei primi secoli della Chiesa e, più vicino a noi, quella della modernità europea.
Il capitalismo, soprattutto nella sua forma finale neoliberista, è andato progressivamente allontanandosi dallo spirito evangelico perdendone la principale eredità: la gratuità. E la gratuità ha a che fare con la gratitudine, una parola essenziale: «È parola prima nella famiglia, nelle comunità, meno nelle imprese moderne, dove la gratitudine con le sue parole gemelle riconoscenza e ringraziamento non trova lo spazioche meriterebbe a causa della sua fragilità.» Impara l’arte della gratuità chi impara a ringraziare, spiega Bruni; un’arte che non è entrata tra le competenze sviluppate dalla cultura capitalistica, che avendone intuita la natura sovversiva l’ha sostituita con la filantropia.
MEMO
8 aprile ore 18.30
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