L’Europa, la crisi, l'austerità: una strada per riprendersi
![]() Salviamo l'Europa dall'austerità
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autori: | Andrea Terzi |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Martedì 25 novembre, presso la Fondazione Edoardo Garrone a Genova, Il Centro Internazionale di Cultura per lo Sviluppo dei Popoli La Maona presenta il libro Salviamo l’Europa dall’Austerità di Andrea Terzi.
L’euro sopravviverà alla crisi che sta attraversando? È possibile trovare una strada che restituisca ai popoli europei un percorso di prosperità condivisa e all’Europa la capacità di contare ancora qualcosa negli equilibri internazionali?
Su queste tematiche discuteranno Giovanni Battista Pittaluga e Giorgio Rebuffa, docenti dell’Università di Genova, moderati da Mimmo Angeli, direttore de Il Corriere Mercantile.
Sarà presente l’autore.
Secondo l’economista Andrea Terzi, l’Europa si trova oggi, dopo più di mezzo secolo di impegno nella realizzazione di un’integrazione economica e politica, di fronte alla sfida più difficile: ritrovare le proprie potenzialità, oggi soffocate dai vincoli delle politiche di austerità che essa stessa si è costruita.
Alla sua nascita l’euro era stato salutato come un formidabile impulso al mercato unico e quindi al libero scambio delle persone, delle merci e del denaro. Ma alla prima vera crisi, quel grande e ambizioso disegno si è rivelato del tutto inadeguato.
L’euro sopravviverà alla crisi che sta attraversando? È possibile trovare una strada che restituisca ai popoli europei un percorso di prosperità condivisa e all’Europa la capacità di contare ancora qualcosa negli equilibri internazionali?
Su queste tematiche discuteranno Giovanni Battista Pittaluga e Giorgio Rebuffa, docenti dell’Università di Genova, moderati da Mimmo Angeli, direttore de Il Corriere Mercantile.
Sarà presente l’autore.
Secondo l’economista Andrea Terzi, l’Europa si trova oggi, dopo più di mezzo secolo di impegno nella realizzazione di un’integrazione economica e politica, di fronte alla sfida più difficile: ritrovare le proprie potenzialità, oggi soffocate dai vincoli delle politiche di austerità che essa stessa si è costruita.
Alla sua nascita l’euro era stato salutato come un formidabile impulso al mercato unico e quindi al libero scambio delle persone, delle merci e del denaro. Ma alla prima vera crisi, quel grande e ambizioso disegno si è rivelato del tutto inadeguato.
Si può e si deve, ci dice l’autore di questo libro, seguire una strada diversa, quella di un’Europa che rinuncia a suicidarsi e riapre i giochi tornando a credere nelle proprie possibilità e nel proprio patrimonio intellettuale.
Martedì 25 novembre 2014 ore 18.00
Sala Fondazione Edoardo Garrone
Via San Luca 2, Genova
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