Libertas: presentazione all'Archivio di Stato
Libertas
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autori: | |
formato: | Libro |
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«Le fonti medievali traboccano di invocazioni alla libertà» scrive Alessandro Barbero nel suo capitolo contributo al volume Libertas. Secoli X-XIII «Quando Dante mette in Purgatorio Catone, che si è ucciso e dunque dovrebbe stare in tutt’altro posto, ma si salva perché l’ha fatto per sfuggire alla tirannide, e Virgilio presenta Dante a Catone come una specie di suo omologo "libertà va cercando, ch’è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta"». Questa ricerca di libertà, si chiede Barbero «dipende in qualche misura dal fatto che Dante è, a suo modo, un aristocratico?».
Sabato 18 gennaio ore 11.15 Nicolangelo D'Acunto presenterà la miscellanea nella Sala Conferenze dell'Archivio di Stato di Milano (in Via Senato 10), provando a rispondere a questa e altre domande sull'interessante tema della libertà nel Medioevo. Come scrive nel suo capitolo «L’alternanza tra aneliti di libertà e istanze di gerarchizzazione è il motore della civiltà medievale. È l’immagine di un mondo che da una parte nella gerarchia sognava di ricomporre i suoi conflitti e di prepararsi al Paradiso, dall’altra si scopriva continuamente esposto alle sempre risorgenti e cangianti istanze di singoli e gruppi sociali che, pur condividendo a modo loro quella visione e agendo per costituire a loro volta nuove e inedite gerarchie, nei fatti la smentivano quotidianamente proprio perché incomprimibilmente liberi».
MEMO:
Sabato 18 gennaio ore 11.15
Sala Conferenze Archivio di Stato
Via Senato 10, Milano
Sabato 18 gennaio ore 11.15 Nicolangelo D'Acunto presenterà la miscellanea nella Sala Conferenze dell'Archivio di Stato di Milano (in Via Senato 10), provando a rispondere a questa e altre domande sull'interessante tema della libertà nel Medioevo. Come scrive nel suo capitolo «L’alternanza tra aneliti di libertà e istanze di gerarchizzazione è il motore della civiltà medievale. È l’immagine di un mondo che da una parte nella gerarchia sognava di ricomporre i suoi conflitti e di prepararsi al Paradiso, dall’altra si scopriva continuamente esposto alle sempre risorgenti e cangianti istanze di singoli e gruppi sociali che, pur condividendo a modo loro quella visione e agendo per costituire a loro volta nuove e inedite gerarchie, nei fatti la smentivano quotidianamente proprio perché incomprimibilmente liberi».
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Sabato 18 gennaio ore 11.15
Sala Conferenze Archivio di Stato
Via Senato 10, Milano
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