Numero, tempo, intelligenza: il futuro della scienza
![]() Numero, Tempo, Intelligenza
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formato: | Libro |
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Partecipano Alfio Quarteroni, Professore Emerito dell'Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, che parlerà delle Sfide matematiche dell’intelligenza artificiale; Antonio Ballarin Denti, Presidente del Comitato Scientifico, Fondazione Lombardia per l'Ambiente, che interverrà su Ruolo e responsabilità della scienza nel sistema complesso uomo-ambiente; Fulvio Parmigiani, Professore Emerito dell'Università degli Studi di Trieste, con un contributo su Materia e luce: l’affascinante mondo della fisica quantistica. L'evento – che si potrà seguire anche online – sarà introdotto dal Rettore Franco Anelli e del preside della Facoltà Maurizio Paolini.
Le tre parole-chiave scelte a rappresentare la Facoltà, Numero, Tempo, Intelligenza, sono il risultato del lavoro di più persone. La parte sulla parola "Numero" è stata elaborata da alcuni matematici della Facoltà con il contributo di Elena Zizioli; la parte sulla parola "Tempo" ha visto l'impegno di fisici della Facoltà; per la parola "Intelligenza" si sono impegnati alcuni informatici della Facoltà.
Di seguito un breve estratto della Premessa al volume che spiega il significato delle parole scelte.
«Volendo individuare tre parole rappresentative della Facoltà, si è scelto di puntare ai suoi tre filoni ‘omogenei’ Matematica, Fisica e Informatica, essendo le Scienze ambientali tipicamente interdisciplinari. Sono state quindi scelte rispettivamente le parole Numero, Tempo e Intelligenza.
Nell’ambito della matematica, il concetto di numero è certamente tra i più antichi e immediatamente problematici, a causa della bivalenza dovuta all’uso del numero per ‘contare’ e del numero per ‘misurare’. Il sogno iniziale di un concetto di numero onnicomprensivo si scontrò ben presto con la constatazione che il sistema numerico dei pitagorici era inadeguato e la soluzione definitiva fu raggiunta solo nella seconda metà del XIX secolo con l’individuazione del sistema dei numeri reali.
Fra i descrittori in ambito fisico, l’elaborazione di un concetto di tempo interpersonale e verificabile, non psicologico e puramente personale, è operazione tra le più complesse. In effetti il tempo in fisica è essenzialmente un tessuto di correlazioni, soggetto quindi anche ad evolversi a mano a mano che avanzano le conoscenze nei vari settori della fisica stessa.
Lo sviluppo delle capacità di elaborazione dei calcolatori ha consentito, nel corso degli anni, di implementare procedure via via sempre più complesse. La circostanza ha finito con il confrontarsi con la questione, antica e sempre attuale, se l’uomo stesso non sia, nei suoi comportamenti, essenzialmente ‘procedurale’. La distinzione (o non distinzione) fra uomo e macchina (tipicamente, il calcolatore) è quindi questione destinata a diventare sempre più centrale e un naturale terreno di confronto è costituito dalla intelligenza, intesa nelle sue varie accezioni.»
MEMO
Mercoledì 9 febbraio ore 9.30
Università Cattolica di Brescia
Via della Garzetta 48 - Aula 2
info evento al link
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