Religione e giustizia: quando i conti non tornano

«Ha sbagliato, deve pagare»; «Se sacrifico qualcosa, in cambio...»: c’è una ragionevole follia nell’umano che contabilizza la giustizia, terrena e non.
E questo accade da sempre. Sia il sacrificio umano sia il capro espiatorio, di cui il primo rappresenta una sorta di estrema esasperazione, costituiscono autentiche “follie antropologiche” che tuttavia rivelano, come spesso accade quando ci si confronta con gli aspetti più profondi ed estremi dell’esperienza umana, una loro irriducibile ragionevolezza.
Ma aumentare la pena fa davvero diminuire il reato? E sacrificare una vita in cambio di altro (pensiamo alla guerra) può essere ragionevole?
Rispondono il filosofo-antropologo Silvano Petrosino e il giurista Gabrio Forti, autori del volume Logiche follie, nell'incontro Bookcity – organizzato in collaborazione con l'Archivio J. Ries – "Religione e giustizia: quando i conti non tornano" che si terrà in Libreria Vita e Pensiero giovedì 17 novembre alle ore 16:00.
Modera il dialogo la giornalista del "Corriere della Sera" Annachiara Sacchi.
MEMO
Giovedì 17 novembre, ore 16.00
Libreria Vita e Pensiero,
Milano - L.go Gemell 1
in collaborazione con Archivio J. Ries
ingresso libero fino a esaurimento posti
|
||||||||||||
€ 15,00
|
Articolo letto 816 volte.
Inserisci un commento