Per il collezionismo pavese del Seicento: la «Nota delli Quadri» di Alfonso Scaramuzza Visconti
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The author presents the transcription of an unpublished document relating to the collection of paintings belonging to the Count Alfonso Scaramuzza Visconti (1630-1681). It was once kept in the ancient palace of his family located in the center of Pavia but it is now lost. The “Nota delli quadri” is not dated but can be traced back to the end of the seventeenth century when the family assets were involved in some inventory records. It was undoubtedly written by an expert in the sector, most likely a painter. It mentions works by artists working in Milan in the age of Federico Borromeo such as Giovanni Battista Crespi (known as Cerano) and Daniele Crespi. It also mentions masters of the following generation such as Francesco Cairo and Luigi Scaramuccia known as Perugino and other local painters. There are also some notes about some biographical events of Alfonso and his heir, his son Giuseppe. He was an important figure in the historical events and an artistic patron of the city. His grandaughter Barbara d’Adda Barbiano di Belgioioso inherited some of the works cited in the note.
Si presenta la trascrizione di un documento inedito relativo alla raccolta di dipinti del conte Alfonso Scaramuzza Visconti (1630-1681), un tempo conservata presso il palazzo avito della sua casata situato in centro a Pavia e oggi dispersa. La Nota delli quadri non è datata ma è riferibile alla fine del Seicento quando i beni della famiglia furono coinvolti in alcune registrazioni di tipo inventariale ed è senza dubbio redatta da un esperto del settore, con ogni probabilità un pittore. Essa menziona opere di artisti attivi a Milano, veri capiscuola dell’età di Federico Borromeo, quali Giovanni Battista Crespi detto il Cerano e Daniele Crespi, e maestri della generazione successiva quali Francesco Cairo e Luigi Scaramuccia detto Perugino e anche alcuni pittori locali. A commento del documento sono ricostruite alcune vicende biografiche di Alfonso e del suo erede, il figlio Giuseppe importante figura coinvolta nelle vicende storiche e di mecenatismo artistico della città che a sua volta chiama in successione ereditaria la nipote Barbara D’Adda Barbiano di Belgioioso nella cui importante collezione milanese passano alcune delle opere citate. keywordsHistory of collecting; Pavia, painting of 17th century; Scaramuzza Visconti family; Marc’Antonio Dal Re.Biografia dell'autoreUniversità Cattolica del Sacro Cuore, Milano; alessandra.squizzato@unicatt.it |
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