Un'inedita corrispondenza tra gli ambasciatori genovesi presenti alla corte di Alessandro IV e la madrepatria
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Il fondo Archivio Segreto dell’Archivio di Stato di Genova conserva alcuni documenti, qui editi in Appendice, risalenti alla metà del Duecento, in grado d’illuminare alcuni aspetti delle procedure poste in essere dalla curia papale per risolvere le controversie sorte tra i comuni. Il riferimento è al carteggio intercorso al principio dell’estate del 1258 tra alcuni ambasciatori genovesi presenti a Viterbo, alla corte di Alessandro IV, e la madrepatria, il quale si colloca all’interno delle trattative volte a porre termine alla cosiddetta “guerra di San Saba”. Tale documentazione mette in luce, da un lato, la pregnanza del ruolo pacifi catore del papa, dall’altro la necessità per il suo effettivo esercizio del consenso delle parti, in apparenza condiscendenti, di fatto tese a manipolare a proprio favore il negoziato. The Archivio di Stato di Genova preserves some documents dating to the mid-thirteenth century, published in the Appendix, which throw some light on some aspects of the procedures the pope’s curia used to resolve disputes between the Italian communes. This paper focuses on the correspondence elapsed at the beginning of the summer of 1258 among Genoese ambassadors in Viterbo, at the court of Alexander IV, and their motherland, which is part of negotiations aimed at concluding the so-called “war of San Saba”. These documents highlight the key-role played by the Papacy in the peace negotiations, but also the need for its effective exercise of the parties’ consent, apparently condescending, in fact devoted to manipulate the negotiation. |
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