Luigi Secchi al Cimitero Monumentale di Milano tra impeccabili ritratti e sensuali figure femminili
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Luigi Secchi (1853-1921) was one of the most important artists between the 19th and 20th centuries in Milan. During his forty-year career, the sculptor, after the training that took place at the brera cademy and in the private studies of the masters of the Scuola di Milano, specialized in public monuments. His friend Luca beltrami played a fundamental role in promoting Secchi to public and private clients, involving him in many projects assigned to him. the artist quickly established himself as an excellent portraitist for his executive skills, the innate ability to grasp and faithfully represent the essential characters of the people with few strokes, both in official monuments and in commemorative portraits. Another line of work cultivated by Secchi was the study of the female figure, presented in plaster, marble and bronze. these sculptures reveal his fascination for the subject, interpreted in Symbolist style. Like many of his colleagues, Secchi worked for the Monumental Cemetery in Milan: in three decades he carried out thirteen works, two of which no longer exist. Nine funeral monuments (to which two medallions in the Famedio are added) representative of the two peculiar characteristics of the sculptor – impeccable portraiture and a preference for female subjects – are analyzed here for the first time, also with reference to some plaster models preserved in the Gallery of Modern Art of Milan.
Luigi Secchi (1853-1921) fu uno degli artisti più importanti a Milano tra Ottocento e Novecento. Nel corso della sua quarantennale carriera, lo scultore, dopo la formazione avvenuta presso l’Accademia di Brera e negli studi privati dei maestri della Scuola di Milano, si specializzò nella realizzazione di monumenti pubblici. L’amico Luca Beltrami svolse un ruolo fondamentale nel promuovere Secchi presso committenze pubbliche e private, coinvolgendolo in numerosi progetti a lui affidati. L’artista si affermò presto come abile ritrattista per le sue doti esecutive, l’innata capacità di cogliere e rappresentare fedelmente con pochi tratti i caratteri essenziali dei personaggi, sia nei monumenti ufficiali sia nei più intimi ritratti commemorativi. Altro filone di lavoro coltivato da Secchi fu lo studio della figura femminile, rappresentata in gessi, marmi e bronzi. Queste sculture rivelano la sua fascinazione per il soggetto, interpretato in stile simbolista. Come molti suoi colleghi, Secchi lavorò per il Cimitero Monumentale di Milano: in tre decenni realizzò tredici opere, due delle quali non più esistenti. Nove monumenti funebri (a cui si aggiungono due medaglioni del Famedio), rappresentativi di entrambi i linguaggi praticati dall’artista – l’impeccabile ritrattistica e la predilezione per i soggetti femminili –, vengono qui analizzati per la prima volta, anche con riferimento ad alcuni modelli in gesso conservati alla Galleria d’Arte Moderna di Milano. keywordsLuigi Secchi; Francesco Secchi; Luca beltrami; Monumental Cemetery, Milan; Gallery of Modern Art of Milan; Funerary sculpture, 19th and 20th centuries; Liberty style.Biografia dell'autorecavenago2004@libero.it |
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