«Stupidità del male» e «intelligenza delle emozioni»: compassione, pensiero e memoria come antidoti al male organizzato
digital
![]() Capitolo
€ 4,00
|
Ebook in formato Pdf leggibile su questi device:
|
|
Partendo dalla lettura del romanzo La delazione di Roberto Cazzola, ambientato durante l’occupazione tedesca di Torino nel corso della Seconda Guerra Mondiale, il saggio analizza i presupposti delle decisioni morali (quali l’empatia, la compassione, l’immaginazione narrativa, il riconoscimento dell’altro) e quei meccanismi "sistemici" e "situazionali" (nel linguaggio dello psicologo Philip Zimbardo) che possono inibirne o distorcerne l’attivazione. In relazione all’articolato gruppo di fenomeni che, nel linguaggio criminologico, vanno sotto il nome di "crimine organizzativo" (organizational crime), il saggio ricostruisce i principali fattori che, all’interno dei più vari tipi di organizzazione, contribuiscono alla costruzione di un’insensibilità morale degli attori individuali, portando quindi alla commissione di crimini di rilevante gravità le cui cause più profonde non sono da ricercare in peculiarità (o patologie) individuali, quanto piuttosto in fattori organizzativi e sociali. Meccanismi analoghi si rivelano quindi all’opera anche in molti casi di crimini "d’impresa" (corporate crime). È dunque proprio a tali fattori "strutturali" che dovrebbe essere rivolta una maggiore attenzione, sia da parte della magistratura, sia, in particolare, dal legislatore, in un’ottica di prevenzione. Il testo si chiude con alcune brevi considerazioni sul valore della memoria come forma di riparazione del danno prodotto dal crimine e come fondamentale strumento di prevenzione di episodi analoghi. Biografia dell'autoreArianna Visconti è ricercatore di Diritto penale alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. |
Chi ha visto questo prodotto ha guardato anche... |