Emilio De Marchi educatore
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Emilio De Marchi oggi è noto agli studiosi principalmente quale narratore e romanziere; nella Milano del suo tempo, invece, e anche negli anni immediatamente successivi alla sua morte, la sua fama fu innanzitutto quella di uomo di scuola, educatore e filantropo. Filippo Meda, nella commemorazione di De Marchi da lui tenuta all’Università popolare di Milano il 6 febbraio 1902, pone in evidenza quanto l’istanza educativa informasse l’intera produzione demarchiana al punto da affermare: «che un intento educativo abbia presieduto a tutta l’opera letteraria del nostro non occorre dimostrare». Nel tempo questo aspetto della sua personalità è stato posto in secondo piano, forse perché superato da indirizzi pedagogici che obbedivano a dottrine e ideologie nuove, a favore di un progressivo apprezzamento delle opere narrative, a partire dal Demetrio Pianelli. I due ambiti della sua attività, invece, sono da porre sul medesimo piano, poiché – come aveva ben visto Meda – l’intento educativo è davvero sotteso a ogni espressione della sua arte.
Informazioni aggiuntiveQuesto testo fa parte del volume ...Il resto vi sarà dato in aggiunta. Studi in onore di Renata Lollo. È possibile acquistare gli altri capitoli da questa pagina.
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