French Egyptologists have discovered inventory-tablets and archaic vases with signs similar to hieroglyphs suggesting words. However these signs appear self-standing and not serial as per real writing, invented by the Sumerians in its primitive ideographic form and learned as a system by the Egyptians, but re-invented by them in its advanced form of logography.
Metamorfosi di un geroglifico in Macrobio. Alcuni passi del papiro magico Mimaut. Origini e significati di “Maneros”. Riflessioni su una invocazione del Libro dei Morti (cap. 30a).
Pubblicazione del sarcofago del Medio Regno nel Museo Egizio di Firenze, Inv. 2181, appartenente ad un Amenemhet-seneb, architetto regale con una sequenza di titoli rari. Confronti diretti per la tipologia sono nei sarcofagi, ugualmente di granito rosa, trovati all'interno della piramide di Amenemhet III a Dahshur. Reca incisa una versione di un pyramidion spell che si diffonde fra i privati fra la tarda XII e la XIII dinastia. Con tali datazioni contrasta però la dedica di Sesostri II.
La ricerca intende studiare pratiche e forme del riuso dei supporti scrittori – specificamente il papiro e la pergamena – nel mondo antico, con particolare attenzione al fenomeno dei palinsesti. I reperti librari – su cui la ricerca soprattutto si focalizza (pur senza trascurare testimonianze di altra natura) – sono analizzati sotto il profilo bibliologico e grafico, e messi in relazione con i possibili ambiti di produzione, fruizione, cirolazione. Vengono altresì individuate alcune linee metodologiche per lo studio dei palinsesti e si tenta una interpretazione del fenomeno nel contesto della civiltà libraria antica e protobizantina.
Ricostruzione delle edizioni dell'Odissea di Omero su codici di papiro e di pergamena, databili tra i secoli II e VII d.C. Analisi particolareggiata di P.Ant. III 169, frammento di pergamena databile nella seconda metà del IV secolo d.C. e vergato in maiuscola biblica, che fornisce dati materiali utili per la ricostruzione dell'intero codice a cui apparteneva.
Denuo eduntur PSI 151+ P.Mil. Vogliano 260, unius atque eiusdem voluminis frustula, quae parvas reliquias servant Romanensis cuiusdam fabulae deperditae. Num ratio quaedam inter haec frustula et Historiam Apollonii regis Tyri intercedat, valde dubium est.
Il papiro, qui ripubblicato, è finora l'ultima acquisizione nell'ambito delle edizioni di opere palmomantiche e si aggiunge ad un ampio corpus di testi del III-IV sec. d. C., tutti strettamente correlati e caratterizzati da una scrittura canonica, fondata sulle tecnica d'interpretazione dei moti convulsivi, repentini ed involontari del corpo umano, considerati come segni fatidici.
Attraverso l'analisi di alcuni frammenti di Epicarmo e di Sofrone, si è evidenziato l'ascendente esercitato dalla civiltà egizia sul bagaglio mitico-immaginativo siceliota. Si sono fatte alcune osservazioni sulla figura del ‘medico straniero’ nella commedia dorica, si è delineato il quadro storico dei rapporti Egitto-Grecia all'epoca della composizione del Busiride di Epicarmo e si è trattato della fortuna di tale mito nella commedia attica. La ricerca si è poi conclusa con una nuova interpretazione del testo trasmesso dal P.Heid. 181, che ci restituisce parte di un fliace di attribuzione rintoniana.
Il poeta Soterico (III-IV sec. d.C.), oggetto di recenti studi, è genericamente definito “Oasita” dalle fonti. Si è tentato di specificare tale etnico grazie a dati storico-archeologici; la probabile patria del poeta è l'attuale oasi di Bahariya, dove tra l'altro sorgeva un tempio fondato da Alessandro Magno al termine della pista forse percorsa al ritorno da Siwa. Soterico potrebbe aver commemorato questo fatto in un poema perduto, di cui si ipotizza la sopravvivenza in una parziale parafrasi coliambica.
Réédition de 7 inscriptions grecques gravées sur des gemmes publiées dans le Catalogue de l'exposition itinérante Bunte Steine - Dunkle Bilder: "Magische Gemmen" (2001-2003).
Une inscription peinte au plafond de l'église du monastère rupestre de Deir Abou Hennis présente un apophtegme attribué à un évêque nommé Grégoire. Je propose une réédition du texte, l'identification du Grégoire en question et un commentaire sur le contenu de l'inscription. Le texte contient en fait une citation de Grégoire de Nysse, elle-même tirée du livre biblique des Proverbes.
Une intéressante homélie de Damien, patriarche d'Alexandrie, sur la Nativité, connue jusqu'ici par deux codices en papyrus, s'avère également attestée dans un codex en parchemin, ayant appartenu à la Bibliothèque du Monastère Blanc.
Es wird hier der Versuch unternommen, ausgehend von der koptischen Kleiderliste CPR XII 2, mögliche Rückschlüsse für die Textilkunde des spätantiken Ägypten zu ziehen. Die im Papyrus verwendeten Begriffe und ihre Verwendung in literarischen Texten der Zeit ermöglichen eine Identifizierung der Kleider in der Kunst Ägyptens, was in weiterer Folge auch parallelen in den gefundenen, realen Textilien liefert.
Les textes de la pyramide de Pépy Ier, Mission Archéologique Française de Saqqâra sous la direction de Jean Leclant, Mémoires de l’IFAO 118/1-2, Le Caire 2001. Vol. I: C. Berger-el Naggar, J. Leclant, B. Mathieu, I. Pierre-Croisiau, Description et analyse; Vol. II: I. Pierre-Croisiau, Fac-similés (S. Ceruti)
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P. PIACENTINI - C. ORSENIGO
La Valle dei Re riscoperta. I giornali di scavo di Victor Loret (1898-1899) e altri inediti, Le vetrine del sapere 1, Milano 2004 (P. Vernus)
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Prosopographia Ptolemaica, vol. X, Foreign Ethnics in Hellenistic Egypt, by Csaba A. La’da (Studia Hellenistica 38), Leuven 2002 (O. Montevecchi, G. Casanova)
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URI YIFTACH-FIRANKO
Marriage and Marital Arrangements: a History of the Greek Marriage Document in Egypt. 4th Century BCE-4th Century CE (Münchener Beiträge zur Papyrusforschung und Antiken Rechtsgeschichte, 93. Heft), München 2003 (M. Amelotti)
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ARISTIDE CALDERINI
Dizionario dei nomi geografici e topografici dell’Egitto greco-romano, a cura di Sergio Daris, supplemento 1°, Milano 1988; supplemento 2°, Bonn 1996; supplemento 3°, Pisa 2003 (O. Montevecchi)
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Perspectives on Panopolis, an Egyptian Town from Alexander the Great to the Arab Conquest, ed. by A. Egberts, B.P. Muhs, J. van der Vliet (P.L.Bat. 31), Leiden 2002 (O. Montevecchi)
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Tebtynis und Soknopaiu Nesos. Leben im römerzeitlichen Fajum. Akten des Internationalen Symposions vom 11. bis 13. Dezember 2003 in Sommerhausen bei Würzburg, hgb. von Sandra Lippert und Maren Schentuleit, Wiesbaden 2005 (R. Pintaudi)
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Annibale Evaristo Breccia in Egitto, a cura di Ahmed Abdel Fattah, Edda Bresciani, Sergio Donadoni, Diletta Minutoli, Rosario Pintaudi, Flora Silvano - Mostra Documentaria, a cura di D. Minutoli, Il Cairo 2003 (G. Casanova)
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KURT NIEDERWIMMER
Theologie des Neuen Testaments. Ein Grundriß, Wien 2003 (Hans Förster)
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ACHIM BUDDE
Die ägyptische Basilios-Anaphora (Jerusalemer Theologisches Forum, Band 7), Münster 2004 (J. Henner)
Il 13 giugno a Roma si parla di "Sud. Il capitale che serve" di Borgomeo con Quagliarello, Francesco Profumo, Graziano Delrio, Nicola Rossi e Raffaele Fitto.