Ricordo di Orsolina Montevecchi, docente di Papirologia dell'Università Cattolica dal 1953 al 1986 e direttore della rivista Aegyptus dal 1967 al 2000, con aggiornamento della sua bibliografia.
Erstveröffentlichung der Pergamentfragmentes Gk MS 386 aus der Privatsammlung De Hamel, Cambridge. Das Fragment enthält Teile von Luk 5, 23-24; 5, 30-31; 7, 9-10 und 7, 17-18. Datierung: 2. Hälfte 3. Jh./Anfang 4. Jh.
New Testament, Gospel, Luc, Fragment, Editio princeps
Si discute dei frammenti 27 e 73 di P.Oxy. 3722, commentario ad Anacreonte, avanzando alcune ipotesi di integrazione. Nel fr. 73, sulla base della lettura fornita da H. Maehler si ipotizza la presenza di tracce del nome del peripatetico Camaleonte di Eraclea Pontica, autore di un trattato "Su Anacreonte". Si prende in esame infine il significato dell’aggettivo "periphóretos" (fr. 8 Gentili), tramandato dall’opera dell’Eracleota e forse connesso con l’esegesi di entrambi i frammenti del papiro.
Riedizione della lacinia membranacea del IV d.C., conservata alla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla quale emergono osservazioni su imperfezioni dello scriba: viene quindi messa in dubbio la paternità carisiana dell’Ars grammatica riportata dal codice di cui la lacinia doveva far parte e di cui non resta altro che il riferimento alla dialysis con la citazione virgiliana di Aen. 11, 12-13, citazione che permette di testimoniare la ricezione del testo virgiliano nell’area orientale dell’Impero.
Lacinia membranacea, Vergilius (Aen. 11, 12-13), Ars grammatica, Dialysis, Charisius, Marius Plotius Sacerdos
Fra i prodotti esegetici su codice risalenti all’epoca tardoantica si possono individuare 9 testimoni riconducibili alla tipologia dello hypomnema. Le caratteristiche fondamentali sono quelle degli hypomnemata su rotolo, con l’alternanza di lemmi, tratti da un’opera seguendo l’ordine del testo, e relativo commento. Accanto a questo gruppo di papiri si possono individuare altri testimoni di opere che contenevano commenti ed esegesi che solo in parte condividono con gli hypomnemata le forme e i contenuti.
Greek literature, Literary papyri, Late antiquity, Codices, Commentaries, Hypomnemata, Lemmata
Die Varianten der Handschrift zeigen, daß der Kopist u.a. bemüht war, den markinischen Stil “zu verbessern”. Sie erlauben jedoch keinen Schluß auf einen Proto- oder einen Deutero-Markus noch auf eine andere Auflage des Markumsevangeliums.
Die wenigen Zeilen des sogenannten “Geheimen Markusevangeliums” sind eine gnostich-parodistische Entstellung des kanonischen Markus aus der 1. Hälfte des 2. Jhs.
Gospel of Mark, Papyrus Chester Beatty I (P 45), Proto-Markus, Deutero-Markus, Qumran 7Q5 = Mk 6, 52-53, Secret Gospel of Mark
Riedizione di un frammento papiraceo da Ossirinco, vergato su due colonne, forse riguardante terreni soggetti a confisca da parte dello Stato. Sul verso un elenco di opere letterarie edito da Medea Norsa nel 1921.
Viene qui ripubblicato con modifiche e precisazioni un documento degli inizi del IIIp, nel quale costituisce elemento rilevante la presenza di un cavaliere romano insignito dell'equus publicus. Questo titolo non sembra apparire altrove in Egitto, salvo che nel P.Giss. I 40 II 2 = M.Chr. 378, 2, editto di amnistia generale (che segue la Constitutio Antoniniana), che non riguarda quindi specificamente l'Egitto. Il papiro interessa anche dal punto di vista linguistico, come già notato nell'ed. princeps.
Horse, Public, Roman, Knight, Revision, Patron, Ambassador, Society, Champion
Il presente contributo propone alcune integrazioni a P.Laur. IV 167, che preserva l'inizio di un documento proveniente da Ossirinco e risalente al 366 d.C. Sulla base di tali integrazioni è possibile precisare la classificazione tipologica del documento come resoconto sulla manutenzione delle dighe. Inoltre viene proposta l'identificazione di un logografo che figura come mittente in P.Laur. 167 con un funzionario omonimo che compare nelle sottoscrizioni di P.Oxy. LXII 4342.
Report, Dikes, Supplements, Oxyrhynchus, Fourth Century, Prosopography
Édition d'une stèle funéraire d'Alexandrie (Ier siècle a.C. - Ier siècle p.C.) vue à Göttingen dans le commerce des antiquités. Le défunt porte un nom araméen.
Égypte, Alexandrie, Épigraphie grecque, Onomastique, Épithètes funéraires
Note su ca. 50 documenti, per lo più dei sec. V-VI, in latino (tranne alcune sottoscrizioni in greco e in germanico): hanno quasi tutti come protagonista la Chiesa cattolica di Ravenna, che li ha conservati a testimonianza delle proprietà derivanti in parte da questi atti negoziali. Si tratta di fonti molto interessanti sotto il profilo giuridico, notarile, pubblico, ma anche storico, perché attestano la convivenza in quei secoli tra le diverse nationes dei Romani, dei Goti e dei Greci.
Ravenna's or Italian papyri, Notarial document, Public document, Gifts, Sales, Wills, Romans-Greeks-Germans, Catholic Church
I. Frammento di pergamena scritto in greco, scoperto a Qasr Ibrim, contenente nel verso un Inno di Severo sulla Natività.
II. Riferimenti alla Vita di Severo di Antiochia sotto forma di panegirico.
Seguono quattro appendici: sull'omelia XX di Severo di Antiochia, su Severo di Alessandria e Severo di Roma.
Preliminary excavation report on the excavation in the presumable Episcopale church (d.2) which was built over a cruciform ground plan, and on the beginning of the work in the church with Ionic columns (d,3) situated slightly further to the north of the latter.
This funerary papyrus provides a standardized iconographical composition reproduced on several contemporary documents from the 21st Dynasty. Such documents provide an extreme development of the trend detected in this period to replace entire sections of texts by simple images or symbols.
We propose a symbolic reading of the scenes depicted on the papyrus which can also be helpful to understand the funerary rituals that were in use in the Theban necropolis during the 21st Dynasty.
Funerary papyri, Iconography, 21st Dynasty, Theban necropolis, Alexandre Piankoff, Natacha Rambova
Compendio de documentos de diferente naturaleza y procedencia que sirven para conocer la construcción mítica del culto a la crecida estacional del Nilo (al primigenio Hâpy primero, y al posterior a Neilos después). Sirven también para determinar el contexto religioso, ideológico y político que hizo posible que los gobernantes romanos asumieran el papel de “Nilos” de Egipto. Dos de esos documentos aportan datos muy ilustrativos sobre la más temprana fenomenología del culto en un área específica del Delta.
Ancient Egypt, Literary sources, Hâpy/Neilos cult, Persistence paganism
Le giovanni donne sempre più lontane, i giovani in solitaria ricerca, il dovere degli adulti di mettersi in ascolto: Paola Bignardi racconta il libro-inchiesta "Dio, dove sei?".