Si analizza il lessema ma-ka, presente in numerose tavolette di Tebe — forse anche in KN F 51 — e non ancora documentato nei testi di Pilo, Micene e Tirinto, in riferimento alla Madre Terra.
L’analisi nella penisola calcidica di un fenomeno fisico, il vulcanesimo, collegato con la
Gigantomachia consente di istituire un rapporto tra la penisola calcidica e l’Occidente. Di questo
rapporto furono probabilmente artefici gli Eubei durante la loro colonizzazione della Campania.
Il manoscritto F/1 della Biblioteca arcivescovile “Annibale De Leo” di Brindisi, datato 1756, autografo
del religioso brindisino fondatore della biblioteca stessa, contiene un’edizione (mai pubblicata) di
tutti i frammenti allora attribuiti a Marco Pacuvio, con introduzione alle singole tragedie e commento
continuo al testo. L’edizione avrebbe dovuto integrare le Memorie di Marco Pacuvio dello stesso De
Leo (Napoli 1763) e viene presentata nell’ambito della storia delle edizioni dei frammenti tragici
latini.
Usato nel greco classico nel linguaggio giudiziario e storiografico e nel Nuovo Testamento per indicare
il testimone, m£rtuj assume nella seconda metà del II sec. d.C. un significato tecnico ecclesiale per
designare colui che muore per la fede cristiana. Fu l’eresia montanista a spingere la Grande Chiesa
a chiarire il significato del ‘vero’ martire e la natura del martirio «secondo il Vangelo».
Il presente studio indaga il rapporto tra i Cristiani, specialmente delle classi dirigenti, e la vita
pubblica nell’Impero dei primi tre secoli, con particolare attenzione al II sec. e agli aspetti prosopografici
ed archeologico-epigrafici. Si cerca di delineare come la particolare situazione giuridica del
Cristianesimo nel II sec. abbia favorito nei suoi adepti l’astensione dalla vita politica e la circospezione
nell’impiego di segni manifesti della propria fede.
Se analiza la filación religiosa de un grupo femenino que posee en común la inclinación que profesan
sus maridos hacia las devociones mistéricas. Estas preferencias que asimismo comparten sus
mujeres muestran la intervención del esposo en su adoctrinamento. Al mismo tiempo, el reducido
número de ejemplos y la rápida difusión del nuevo credo cristiano, revela el escaso interés mostrado,
una vez que la transmisión cultual está garantizada por la devoción de los varones, por conceder
a las haijas las mismas responsabilidades en la preservación del credo familiar.
Nuova interpretazione del complesso legislativo di CTh IX 30 su abigeato e brigantaggio nell’Italia
meridionale nel IV sec. d.C.; osservazioni sui rapporti tra il cosiddetto «Editto di Nazareth» e la
legislazione imperiale in tema di violazione dei sepolcri.
Al fine di verificare l’affermata dipendenza di F. Bopp dal celebre grammatico indiano Panini, per
la sua famosa invenzione della tecnica della Zergliederung, si analizzano le regole definitorie e
applicative della grammatica indiana da cui sarebbe disceso l’innovativo metodo della linguistica
comparativa, giungendo a essere certi che il metodo fosse presupposto da Panini, senza potergliene
tuttavia attribuire la paternità.
Si discutono le scelte problematicamente più creative operate dall’anonimo traduttore armeno che,
nel V sec. d.C., nell’àmbito della ‘Scuola Ellenistica’, adattò alla propria lingua, forzandone la
struttura idiosincratica, la grammatica greca attribuita a Dionisio Trace per quanto concerne, in particolare,
vocalismo, consonantismo, mozione, numero duale, articolo. Tale analisi contrastiva getta luce
su tratti costitutivi irriducibili dei due sistemi linguistici in questione.
L’etimologia più comunemente accettata per la parola armena el„ewr ‘corno’ presenta notevoli
difficoltà fonetiche. L’articolo verte sulla possibilità di superare tali difficoltà battendo un’altra pista
etimologica e confrontando la parola armena con voci di area balto-slava.
Nell’ambito della letteratura armena di traduzione intorno al VI sec. d.C. (Scuola ellenistica), la
particolare fedeltà della versione armena al testo greco dell’opera di Filone, De vita contemplativa,
consente di ricavare contributi alla critica testuale dell’originale greco, mediante ricostruzione di
antiche testimonianze perdute.
1. Il titulus di Santa Croce in Gerusalemme. 2. Le formule del titulus crucis. 3. ‘Gesù Nazareno’
nel titulus giovanneo: a: Gesù (1. Yeshua‘; 2. Yehoshua‘; 3. Yeshu); b: Nazareno.
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Völkerrecht antico (G. Urso), p. 193 - Le censeur et les Samnites. Sur Tite-Live, livre IX, par D. BRIQUEL - J.-P. THUILLIER (G. Urso), p. 195 - M. BAIS, Albania
caucasica. Ethnos, storia, territorio attraverso le fonti greche, latine e armene
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Fare etimologia. Passato, presente e futuro nella ricerca etimologica. Atti del
Convegno Università per Stranieri di Siena 2-3 ottobre 1998, a c. di M. BENEDETTI
(C. Milani), p. 238 - Norma e variazione nel diasistema greco. Atti del
Quarto Incontro Internazionale di Linguistica Greca (Chieti-Pescara, 30 settembre
- 2 ottobre 1999), a c. di C. CONSANI e L. MUCCIANTE (R.B. Finazzi), p. 239 -
Carteggio Sebastiano Timpanaro, p. 241
Il 22 marzo al Museo Diocesano, in occasione del festival Soul, i filosofi Hunyadi e Benasayag rifletteranno sulla fiducia nell’altro nell'era digitale.
19-23 marzo torna SOUL, il Festival della Spiritualità di Milano: tra gli autori Petrosino, Bartolomei, Wolf, Sequeri, Spadaro, Ossola. Scopri gli eventi