Academic heresy was an acute topic in the learned circles of thirteenth century France to which
numerous texts and teachings fell victim. Yet, Jean de Meun’s highly controversial continuation of
the Roman de la rose successfully escaped this fate. A new reading of the allegory False Seeming
in Jean de Meun’s Rose is offered in the context of academic heresy. We must turn to this allegory’s
lengthy diatribe on mendicancy and lay piety in order to grasp the enthusiastic reception of this
popular work by the contemporary university community.
Nel panorama storico dell’editoria bresciana significativi appaiono i periodi della tipografia umanistica
quattrocentesca e della stampa a servizio della Controriforma dalla metà del Cinquecento fino alla
peste del 1630. I primi decenni del secolo XVI sono, invece, contraddistinti da difficoltà oggettive
e rappresentano un periodo di transizione. Gli annali tipografici di quei dieci lustri sono qui analizzati
per scoprire, anche in un momento di riflusso, vitalità di pensiero e intraprendenza mercantile
nel mondo del libro che confermano centralità e importanza della città lombarda, data la sua posizione
privilegiata tra Venezia e Milano.
Il saggio ripercorre l’itinerario delle Rime di Michelangelo Buonarroti a partire dalla scelta operata
intorno al 1546 in vista di un’edizione, scendendo poi alle rime religiose degli ultimi anni. Si ipotizza
che il secondo registro delle Rime, aperto e pausato, non convulso, si riconnetta ad una adesione del
Buonarroti ai modi stilistici di Vittoria Colonna.
Nella Firenze tra la fine del Cinque e l’inizio del Seicento, Giovan Battista Strozzi, Benedetto Fioretti
e Benedetto Buonmattei esprimono idee linguistiche dissonanti dalle tesi di Salviati e della Accademia
della Crusca. In particolare Buonmattei, nell’elaborazione della grammatica Della lingua toscana e
nel carteggio con Paganino Gaudenzi, mostra l’aspirazione a realizzare una codificazione universalmente
accettata e l’apertura all’uso di dialettismi toscanizzati, prestiti e neologismi. La sua riflessione
avrà un certo influsso sulla terza edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca.
In this note on Juan Eusebio Nieremberg’s Historia Panegyrica some emendations are made, some
quotations are identified, and a couple of linguistic features are mentioned.
Nella Biblioteca Nazionale Braidense di Milano si trova un prezioso fondo di antichi libri cinesi: in
parte sono testimonianza degli interessi sinologici e catechistici dei primi missionari gesuiti (Giulio
Aleni ed altri), sembrano provenire da una biblioteca di Gesuiti di Milano e furono elencati ai primi
dell’Ottocento dall’orientalista Giuseppe Hager; in parte risalgono ad altre donazioni, che sarebbe
interessante conoscere meglio, e non erano stati finora compiutamente catalogati. Di tutti questi volumi,
in totale circa 150, è dato qui un catalogo, che organizza le opere in cinque gruppi: I. Antichi
testi confuciani; II. Testi di introduzione al cattolicesimo (e di critica al Buddhismo); III. Testi per
lo studio del cinese come lingua straniera; IV. Opere di cultura generale; V. Altri documenti. Parecchi
di questi libri sono interessanti e rari, enciclopedie, opere mediche, astronomiche e storiche. Molti
di questi testi recano illustrazioni di notevole antichità, anche se si tratta a volte di edizioni più
recenti che riprendono edizioni anteriori.
Dopo un excursus sulla fortuna del Petrarca in Boemia nel periodo 1351-1550 viene ricordata la
prima biografia del poeta pubblicata a Praga nel 1794. Segue poi un’indagine sui motivi del successo
senza precedenti nella storia che conobbe l’opera petrarchesca negli anni 1944-1979 attraverso le
traduzioni apparse in consistenti tirature sempre subito esaurite.
Fautore dell’impresa milanese della Società Tipografica de’ Classici Italiani, Giulio Ferrario fu anche
autore ed editore: dai torchi della sua tipografia uscirono, oltre ad alcune sue opere, anche la prima
edizione del Conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni e Le famiglie celebri di Pompeo Litta.
Dal 1838 al 1843 ricoprì la carica di prefetto dell’I.R. Biblioteca di Brera.
Nel Sesto tomo dell’Io Foscolo sperimenta un romanzo posto sotto il segno del disincanto ironico,
scelta stilistica e filosofica che però in itinere lascia posto al tono «passionato» proprio dell’«Ortis».
Il saggio individua le ragioni del fallimento del progetto nel prevalere dell’autobiografismo narcisistico
dell’autore — empirico e implicito —, incompatibile con la disposizione ironica, sia essa di
ordine retorico o di ordine filosofico.
L’articolo pubblica e illustra una lettera inedita di Alessandro Manzoni del 20 dicembre 1865, rinvenuta
nel Deutsches Literaturarchiv di Marbach am Neckar. È indirizzata a Giovan Battista Giorgini, esponente
di rilievo della Destra moderata toscana e marito di Vittoria, ottava figlia dello scrittore. Il Manzoni
comunica al genero la convalida delle votazioni di Lecco e l’annullamento di quelle di Leno (Brescia),
auspica un miglioramento nelle condizioni di salute di Vittoria e fa da intermediario tra l’amico Luigi
Rossari e il Giorgini stesso, che aveva appoggiato un ricorso pensionistico del Rossari.
Mentre è in corso il dibattito sull’organizzazione di un buon servizio di tutela e valorizzazione dei
beni culturali e il sistema sembra destinato a rimanere ‘in riforma continua’, si propone una riflessione
sulla nozione di bene culturale, si ripercorre in rapida sintesi la secolare tradizione legislativa
in merito, sviluppatasi negli Stati italiani preunitari ed ereditata poi dall’Italia unita, tentando in fine
di fare il punto sulla normativa vigente.
Alcune immaginette devozionali, delle quali si offre catalogo e riproduzione fotografica, sono emerse
parte da volumi conservati presso la Biblioteca del Seminario vescovile di Lodi parte dalla raccolta
di un collezionista e furono prodotte in occasione della Giornata universitaria a favore dell’Università
Cattolica del Sacro Cuore. Anche queste “esili tracce” aiutano a ripercorrere vicende e fasi salienti
nella storia dell’ateneo, stimolando d’altro canto la riflessione sulle modalità scelte da padre Agostino
Gemelli e dai suoi collaboratori, per attuare il progetto tanto ambizioso di fondare un’università
cattolica in Italia.
V. PERI, Da Oriente e da Occidente. Le Chiese cristiane dall’Impero romano all’Europa
moderna, a c. di M. FERRARI (M. Marcocchi), p. 809 - J. REUCHLIN,
Briefwechsel. B. I, 1477-1505, von S. RHEIN, M. DELL’ASTA, G. DÖRNER (A. Sottili),
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and the Culture of his Age (P. Licini), p. 817 - Wereldwijs, Wetenschappers
rond Keizer Karel, Red. G. VANPAEMEL en T. PADMOS (A. Sottili), p. 821 -
Der Kölner Seelsorger und Theologe Kardinal Johannes Gropper. Eine Ausstellung
der Diözesan- und Dombibliothek Köln zum 500. Geburtstag Groppers (25. Februar bis 30. April 2003) (A. Sottili), p. 824 - A. CANO, Sa vitta et sa morte
et passione de sanctu Gavinu, Prothu et Januariu, a c. di D. MANCA (A. Ledda),
p. 828 - L. DE FAVERI, Le traduzioni di Luciano in Italia nel XV e XVI secolo
(C.M. Monti), p. 832 - Libri, biblioteche e cultura nell’Italia del Cinque e Seicento,
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890 - Verso l’Italiano. Percorsi e strategie di acquisizione, a c. di A. GIACALONE
RAMAT (C. Milani), p. 890
Sabato 16 dicembre presentazione di "Le fiabe non raccontano favole" di Silvano Petrosino a Verona: diventare donna attraverso Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Cenerentola.
Un estratto dal libro "Si destano gli angeli" di Tomáš Halík, per confortare, incoraggiare e ispirare “chi è ancora in cerca di altro” in questi tempi difficili.
Il magazzino Vita e Pensiero resterà chiuso per le festività dal 24 dicembre. Prima della chiusura sarà possibile spedire i volumi ordinati entro la mattina del 19 dicembre. Le spedizioni riprenderanno regolarmente l'8 gennaio 2024. Puoi acquistare e scaricare articoli digitali e ebook in ogni momento, anche durante la chiusura. BUONE FESTE!