Alphonse Borras, vicario generale della diocesi di Liegi, in Belgio, e
docente di Diritto canonico all’Università Cattolica di Lovanio, è
stato recentemente ospite della diocesi di Milano, dove è intervenuto
a una giornata di formazione per i diaconi. Pubblichiamo qui la
prima parte della sua approfondita e articolata relazione, che ha per
oggetto l’analisi della teologia conciliare sul diaconato. L’ancor
recente ripristino del diaconato permanente richiede infatti una
continua attenzione nel riflettere sulle forme che esso tende ad
assumere, spesso in riferimento ai bisogni immediati delle comunità
e sulla base di una riflessione teologica e pastorale non ancora completamente
assestata. L’intervento di mons. Borras si propone come
prezioso aiuto nella discussione e puntualizzazione dei principali
temi della teologia del diaconato, offrendo una prospettiva nella
quale pensare l’azione di questa nuova ministerialità: «I diaconi attestano
ciò che la Chiesa è chiamata a essere nel cuore di questo
mondo – una Chiesa serva e povera – e a realizzare – una Chiesa
che si muove in questa dinamica del dono di Cristo per mezzo dello
Spirito e partecipa della sovrabbondanza dell’amore di Dio».
Presentiamo qui un ampio studio di don Roberto Vignolo, docente di
Esegesi e Teologia biblica alla Facoltà teologica di Milano, sulla risurrezione
di Gesù. Il saggio è centrato sui racconti delle apparizioni,
testimonianze evangeliche che offrono al credente il quadro all’interno
del quale affermare e pensare la realtà della resurrezione. La
prima parte del saggio, qui pubblicata, è di grande interesse e suggestione
e si configura come una lunga premessa per focalizzare teologicamente
il significato della risurrezione di Gesù, ma anche per dire
che, se va ribadito come la risurrezione di Gesù sia stata un evento
segreto, esclusivo tra il Figlio e il Padre, senza le apparizioni del
Risorto che ne consentono una esperienza ad extra, e quindi per noi,
quella salvezza per tutti anticipata nella risurrezione di Gesù sarebbe
infine irrilevante, semplicemente non recepibile.
Negli ultimi anni il dialogo interreligioso è diventato nella Chiesa
una questione urgente. Quello che fino a dieci anni fa sembrava
soprattutto un problema del subcontinente indiano, con il diffondersi
della globalizzazione ha investito il mondo intero. Di qui l’opportunità
di un ragguaglio che offra, quasi in uno schizzo, i tratti
principali di alcune questioni attuali originate dal dialogo tra le religioni.
A questo scopo don Carlo Porro, docente di Teologia dogmatica
al Seminario di Como, offre dapprima qualche annotazione
generale circa l’urgenza del dialogo interreligioso, per poi passare a
richiamarne la difficoltà in riferimento soprattutto all’ambiente
indiano e giapponese. Da ultimo l’Autore si sofferma sul tema
dell’esperienza spirituale di Dio, che è certamente uno dei nuclei
fondamentali attorno ai quali strutturare un dialogo approfondito.
Alcuni rilievi sintetici concludono la ricerca, tracciando i confini
entro i quali instaurare un corretto scambio interreligioso.
Don Andrea Caelli (rettore del Seminario vescovile di Como) ricorda
in questa pagina la figura di Chiara Lubich, recentemente scomparsa
all’età di 88 anni. In particolare, l’Autore si sofferma sul movimento
sacerdotale Gen’s, che raccoglie il clero di ispirazione focolarina,
per poi richiamare i capisaldi della vita presbiterale secondo
il carisma di Chiara Lubich: il primato di Dio, il riferimento a Gesù
abbandonato in Croce, l’unità come ideale di vita nella Chiesa.
Giuliana Martirani è docente alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università
di Napoli «Federico II» e profonda conoscitrice delle problematiche
relative a pace, ambiente, nonviolenza, mondialità. Nello
studio che qui presentiamo propone un radicale ripensamento del
tema del lavoro, invitando a cogliere la complessità delle sue implicazioni,
sociali, etiche, antropologiche e spirituali. Riflettere sul lavoro
significa affrontare un tema strategico, non solo perché coinvolge
concretamente gran parte del nostro tempo di vita, ma perché
obbliga a ripensare il nostro rapporto con il mondo e il suo Creatore
e a divenire consapevoli delle scelte che operiamo. In questa
prospettiva si comprende l’urgenza e il senso di un ‘progetto culturale’
che sappia coraggiosamente, e operativamente, ripensare il lavoro
alla luce dello spirito delle Beatitudini.
Pubblicata la tesi di Caoduro, sul ruolo della diplomazia sportiva tra Stati Uniti e Cina, vincitrice della sezione Vita e Pensiero del Premio Gemelli.