«Il male, qualunque esso sia, ci tocca sempre due volte. La prima ci ferisce, la seconda ci trasforma. Se qualcosa non si interpone tra questi due momenti, il male […] ci rende repliche di sé, lasciandoci sospesi, sfiduciati, dominati dal subdolo demone del nulla». Con queste parole Don Giuliano Zanchi, teologo e direttore scientifico della Fondazione Adriano Bernareggi di Bergamo, motiva, in questi giorni di graduale ripresa, l’importanza e l’urgenza di capire i significati di quanto è successo nei giorni più aspri della pandemia, di leggere le reazioni all’imprevisto, di interrogare il domani. Il suo saggio, pensato e ‘patito’ dall’epicentro del dramma lombardo, propone un’intensa, lucida e vigorosa rilettura dei «giorni del nemico» suggerendo parole e pensieri che avviino a una prima comprensione e rielaborazione di un evento che si prefigura come un tornante per le forme della cultura dell’Occidente e delle Chiese che in esso vivono. Un saggio ‘spietato’ e dolente, che onora il compito teologico di una lettura credente del presente, e invoca per la Chiesa e per tutti lo sforzo per trovare «parole nuove», quelle che spesso sanno nascere solo «dal concime della tragedia e occorrono torrenti di libertà spirituale per innaffiare il terreno che può farle germinare. Ne avremo altrettanto bisogno che di un sospirato efficace vaccino. Magari ci vorrà anche molto silenzio prima di trovarle».
Anche questo contributo, che riprende e approfondisce con grande acume e finezza il tema della fiducia in Dio – tratto peculiare della spiritualità biblica –, propone risonanze con la quotidianità dell’odierno vissuto di fede. Ludwig Monti, monaco della comunità ecumenica di Bose, riprende in queste pagine le più note espressioni di fiducia della preghiera salmica, interpretandole alla luce dei vangeli. Lo studio privilegia un approccio interpretativo e spirituale, lasciando sullo sfondo l’esegesi più tecnica, consapevole di proporre un «cammino parziale, soggettivo», ma che vuol «servire quale traccia di senso e fonte d’incoraggiamento per chiunque. O forse, più modestamente, quale prontuario contro i pensieri di sfiducia che spesso ci assalgono».
Quest’anno ricorre il centesimo anniversario della proclamazione – avvenuta il 24 marzo del 1920 – della Beata Vergine quale patrona universale dell’Aeronautica e di tutti gli aviatori. La circostanza ci offre l’occasione per proporre una illuminante e innovativa lettura del significato teologico e simbolico della devozione lauretana, a cura di Teresa Bartolomei, docente e ricercatrice presso la Facoltà di Teologia dell’Università Cattolica di Lisbona. L’autrice mette in luce come, dietro l’ingenua immagine di una casa che prende il volo, la devozione popolare abbia riconosciuto, nel corso dei secoli, «l’accoglienza benedicente e redentiva nel seno di Dio della quotidianità umile e laboriosa delle famiglie che si vogliono bene, pregano, si sacrificano e si fanno carico con gioia delle responsabilità connesse ai legami familiari». La presenza del segno di una casa ‘storica’, strettamente legata al mistero dell’Incarnazione, si pone così anche oggi quale richiamo evangelico che invita al discernimento sul senso dell’accoglienza, dell’abitare, dell’essere famiglia.
Don Franco Manzi, biblista e docente presso la Facoltà teologica di Milano, propone qui una preziosa occasione di rilettura biblica dell’esperienza della preghiera di domanda e d’intercessione che, spontaneamente e con grande frequenza, si è affacciata sulle labbra di tutti in questo tempo carico d’angoscia. La meditazione, ispirandosi soprattutto ai noti brani di Rm 8,26-28 e Gv 2,1-12, approfondisce la misteriosa efficacia salvifica della preghiera cristiana, attestando come nella tradizione biblica una preghiera insistente ma discreta riesca a penetrare nel cuore di Dio e sia «in grado – per così dire – d’infrangere le “regole” della storia».
Ignazio De Francesco, monaco della Piccola Famiglia dell’Annunziata, islamologo e delegato per il dialogo interreligioso nella diocesi di Bologna, affronta in questa sintetica riflessione alcuni dei principali luoghi nei quali oggi la ‘nostra’ cultura tradizionalmente cattolica, e al suo interno la comunità ecclesiale, si trova ad affrontare la sfida della società multietnica. L’approccio, segnato dalla cordiale e positiva accettazione dell’odierna condizione di pluralismo religioso, considera con attenzione anche gli aspetti di criticità che la nuova situazione comporta. L’autore propone con convinzione la necessità che il cristiano operi attivamente per la società futura riferendosi rigorosamente al Vangelo e alla Costituzione repubblicana: «Per riuscire in questa impresa, diffi cile ma avvincente, non si tratta di annacquare la nostra fede battesimale, ma anzi rafforzarla, e di rafforzarsi al tempo stesso nei valori della Costituzione, per proporre in modo convincente alle nostre sorelle e fratelli diversamente credenti un analogo cammino».
Sabato 16 dicembre presentazione di "Le fiabe non raccontano favole" di Silvano Petrosino a Verona: diventare donna attraverso Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Cenerentola.
Un estratto dal libro "Si destano gli angeli" di Tomáš Halík, per confortare, incoraggiare e ispirare “chi è ancora in cerca di altro” in questi tempi difficili.
Il magazzino Vita e Pensiero resterà chiuso per le festività dal 24 dicembre. Prima della chiusura sarà possibile spedire i volumi ordinati entro la mattina del 19 dicembre. Le spedizioni riprenderanno regolarmente l'8 gennaio 2024. Puoi acquistare e scaricare articoli digitali e ebook in ogni momento, anche durante la chiusura. BUONE FESTE!