Dopo il caso delle banlieues francesi, due studiosi raccontano in
anteprima il loro viaggio nei quartieri popolari italiani. Concentrati
di problemi sociali, le periferie rappresentano un laboratorio
per sperimentare nuove forme di ricomposizione sociale.
Non solo le Nazioni Unite, ma tutte le istituzioni planetarie, dalla
Nato al G8 al Wto, sono afflitte da una tardiva crisi di mezza
età. Si tratta forse di un problema di legittimazione? È colpa
dell’unilateralismo americano o della debolezza dell’Europa?
Il gigante asiatico fa paura all’Occidente, ma soprattutto
cerca di salvare l’unità del Paese con una nuova ideologia che
ha preso il posto dell’utopia comunista. Ma per riuscire nell’intento
avrebbe bisogno di maggiore libertà religiosa.
Il passato che abbiamo alle spalle, dall’antichità al Medioevo,
e che tendiamo a idealizzare non fu affatto roseo. Più che di
scambi fra culture e religioni, è il caso di parlare di prestiti.
Perciò il dialogo fra civiltà riguarda il futuro, non il passato.
Il dialogo fra cattolici e ortodossi procede a rilento ma occorre
fiducia. A noi occidentali è chiesto di avere comprensione
e lungimiranza, ai nostri fratelli di superare la tentazione del
nazionalismo. Affinché torniamo a respirare insieme.
L’italianità del credito, la trasparenza nella vigilanza, il sostegno
alla crescita. Le banche italiane sono chiamate a contrastare
il pericolo del declino; ma serve una nuova cultura del
credito che migliori la valutazione del rischio.
Tre casi recenti – il rilancio della Parmalat, la ripresa del
gruppo Fiat e l’ascesa di Unicredito – sono segnali positivi che
in parte ribaltano la retorica del declino. Nonostante le polemiche
che non hanno risparmiato il “sistema Italia”.
A pochi mesi dalla prossima scadenza elettorale un’analisi dei
più importanti telegiornali generalisti cerca di mettere a
fuoco i diversi modelli di rapporto con la politica nei notiziari
nazionali. Per una nuova fenomenologia del mezzobusto.
Diventare genitori continua a essere un progetto pieno di incognite
ma ricco di soddisfazioni. Affrontare le difficoltà ed educare
con autorevolezza richiede sempre più di attrezzarsi per
essere dei buoni “ingegneri” delle relazioni.
Eroina e cocaina, alcol e shopping: è ormai variegato il panorama
delle dipendenze che colpiscono l’uomo occidentale, i
giovani ma non solo. Tre interventi dopo il caso di Lapo
Elkann: come superare l’immaturità affettiva della cultura.
Due figure “storiche” del mondo missionario italiano si confrontano
sugli orizzonti che si vanno spalancando nel Sud del
mondo. Tra povertà e sviluppo, come cambia l’annuncio cristiano
al tempo della globalizzazione e del pluralismo religioso.
«Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?»:
questa domanda del Vangelo di Luca interpella tutti. Un dialogo
vero è possibile fra il credente responsabile e il non credente
che sia pronto a rischiare di vivere «come se Dio ci fosse».
Ribadire l’unicità della Shoah non significa affatto sminuire gli altri stermini: dal primo, quello armeno, agli ultimi (Bosnia e Ruanda). Così gli storici, anche israeliani, oggi discutono e comparano le grandi tragedie del secolo scorso.
Marginali, vagabondi, handicappati: da Rossellini ad Amelio
sono ben pochi i casi in cui i registi italiani hanno affrontato
queste situazioni. Il più coraggioso è stato Fellini, con le sue
figure di “poveri di spirito” toccati dalla Grazia.
La matematica e la fisica servono alla vita quotidiana? Uno
dei più noti scienziati italiani spiega il significato delle più
recenti scoperte e la loro possibile applicazione. Dalla forma
delle proteine ai Dna-chip fino a Internet e alle scelte etiche.
Abbiamo delegato tutto ai tecnocrati, ma la visione di una
scienza disincantata e sognatrice è superata. Deve formarsi
un’opinione pubblica che tuteli la natura in tutti i sensi: giù
le mani non solo dal Polo Nord, ma anche dal Dna.
Mercoledì 29 novembre, presentazione del libro “La scienza del divino nel Περὶ κόσμου ps.-aristotelico” di Selene I.S. Brumana all’Università di Macerata.