Quattro scienziati s’interrogano sulla polemica che dall’America
è rimbalzata in Europa: qual è lo status del paradigma evoluzionistico?
E fino a che punto è compatibile con la fede cristiana?
Prospettive a confronto oltre le forzature ideologiche.
Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, le giornate
di Bandung diedero forma al grande sogno della ribellione
terzomondista. A cinquant’anni di distanza, cosa è rimasto
di quel sogno? Un bilancio politico e autobiografico.
Un continente con un territorio enorme e molto variegato, ma
sempre più alla ribalta: ciò che veramente unisce l’America
Latina è l’eterogeneità e la convivenza delle diversità. Annullarle
è difficile, meglio considerarle una ricchezza.
Dal post-femminismo sono nate formulazioni di pensiero che tendono
a cancellare le differenze fra uomo e donna. Arrivando a
proclamare il cosiddetto “terzo sesso” e una nuova configurazione
del corpo. Il trionfo del cyborg e l’annullamento della persona.
Come trasformare la famiglia in una risorsa e ridurre la disuguaglianza
delle opportunità fra i più giovani? Conti alla mano, ecco
alcune proposte per attuare il quoziente familiare. A cominciare
da una maggior presenza femminile nella classe dirigente.
Il fordismo ha inventato l’organizzazione, il management e una
grammatica del lavoro. La generazione beat ha elaborato mondi
paralleli all’insegna della spontaneità. Ora, con la new economy,
l’incontro tra lavoro e innovazione apre nuovi spazi d’azione.
I valori nel mondo sportivo e il confronto con il calcio sempre
più malato di business: il nostro olimpionico, specialista nella
sbarra, si confessa e parla dei suoi prossimi obiettivi. L’attività
agonistica, il culto esagerato del corpo e il senso del pudore.
Giustizia e diritti umani: con l’avanzare della globalizzazione cresce anche la volontà di affidare ai tribunali, internazionali ma non solo, le sentenze sulle dittature e sui loro carnefici. Da Eichmann a Saddam, qual è il senso di questo fenomeno?
Un mare da sempre ritenuto luogo di incontro fra civiltà;
oppure, teatro di un confronto fra le tre religioni monoteistiche
che nei secoli passati è consistito soprattutto in scontri e
violenze. Tre studiosi replicano all’intervento di Rémi Brague.
Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un vero e proprio
“risveglio biblico”: dalla catechesi alla liturgia, dall’incremento
degli studi alle tante iniziative di divulgazione. Ma è necessaria
una lettura disincantata e obiettiva di questo boom.
Incontrando studenti e docenti dell’Università Cattolica di
Campobasso, l’attuale arcivescovo di Cracovia ha richiamato
la bellezza della conoscenza umana e ha riproposto la necessità
di coniugare verità e bene.
Avremmo bisogno di un’Italia più dinamica e mobile. Ma nel
lavoro, nelle professioni e nella politica la forza dell’esperienza
sovrasta ancora il potenziale di creatività dei giovani. E corriamo
realmente il rischio di una nuova gerontocrazia.
Molti commentatori – tra cui Severino e Zagrebelsky – hanno
strumentalmente messo in discussione il fondamento giuridico
dei Patti Lateranensi e della loro revisione del 1984. L’individualismo
radicale e la questione della libertà religiosa.
L’eredità culturale di cui siamo beneficiari è insieme letteraria
e artistica. Di quella artistica siamo tutti consapevoli, mentre
l’eredità letteraria ci sembra assai meno rilevante. Perché il
sistema educativo non può più trascurare la questione.
L’editorialista ipertrofico e l’intellettuale salottiero sono il
paradigma di una cultura di tendenza che non ha più il problema
della verità e produce, se non falsità, certamente un bel
numero di pagine perlomeno opinabili.
Un noto reporter racconta di uomini dimenticati, di destini
travolti da storie più grandi, di vittime della perversa burocrazia
della modernità; un’umanità non contemplata nel
disordine del mondo e che si muove in un silenzio ovattato.