Nelle azioni di promozione e diffusione delle leggi sui diritti umani, è sempre cruciale l'atteggiamento americano verso le Nazioni Unite. In questa prospettiva, l'attuale grave perdita di credibilità degli Stati Uniti impedisce nuovi passi avanti.
La crescente presenza di musulmani nel Vecchio Continente può essere una chance: l'occasione di un confronto vero fra le religioni, di una conoscenza reciproca che vada oltre i conflitti di civiltà, di un radicamento del rispetto dei diritti umani.
Come evolverà la situazione della popolazione ispanica degli Stati Uniti? Cambierà il volto della nazione o verrà assorbita dal modello imperante? Sarà decisiva la capacità di mantenere un dialogo costante e paritario con la tradizione nordamericana.
Si tratta di un concetto proprio della teologia, ma che anche l'economia e l'estetica tengono in considerazione. Ciò non accade nell'ambito della sociologia. Ecco alcune riflessioni per riconsiderare il suo apporto alla politica e alla storia.
I Paesi meno avanzati sono esclusi dal sistema del commercio mondiale a causa dei suoi complessi meccanismi. Il caso clamoroso dei contadini americani e africani. Ma dal Continente Nero arrivano buone notizie.
Il nostro Paese è il nuovo regno di Crono: la generazione dei sessantottini si sta infatti "mangiando" il futuro dei propri figli, spesso costretti a stipendi da 1000 euro al mese. Come evitare loro un futuro da sottoproletariato.
Scuotere, senza esoterismi, i preconcetti degli spettatori. Ritrovare il silenzio, anche nella partitura della propria vita. Aspettando il "Don Carlo" scaligero del 7 dicembre 2008.
Dopo l'articolo di Luca Mercalli ("Vita e Pensiero" 6/ 2006) sono stati diffusi i nuovi dati circa le sempre più radicali variazioni climatiche in atto sulla Terra. Ne sono seguiti commenti e dibattiti, non sempre equilibrati, tra "catastrofisti" e ottimisti.
Esistono diversi modelli di indirizzo della scienza e delle sue incognite. Essi incorporano differenti concezioni delle istituzioni e della società. La pura misurazione quantitativa del rischio si scontra con interpretazioni divergenti.
A partire dall'ultimo saggio pubblicato postumo, il commosso ricordo del grande giurista e delle sue provocatorie, affascinanti tesi. Il processo ai dittatori e le corti internazionali, la giusta pena e la funzione delle carceri.
Vecchi e nuovi media si stanno ibridando. La televisione moltiplica le sue piattaforme, esce dagli schermi di casa e ci accompagna in ogni luogo e in ogni momento. I grandi gruppi della comunicazione si adeguano. E gli spettatori?
La ricostruzione meticolosa di una vicenda amara che ha toccato gli studiosi del nostro Paese, ma che ha avuto una forte eco anche a livello internazionale e nel mondo dell'ebraismo. Una brutta pagina della nostra storia intellettuale.
Il dibattito fra scienziati e teologi si fa sempre più intenso, ma occorre evitare i fondamentalismi di segno opposto. Dio non va visto come un meticoloso programmatore e neppure come spettatore di un mondo a cui ha dato la spinta iniziale.
Stiamo assistendo al tentativo di cancellare la differenza - basilare in tutte le culture - fra donne e uomini, in nome del "gender". Viaggio nelle teorie che si stanno affermando con campagne medianiche e finanziamenti politici.
È nato su Internet un intero mondo, che però non esiste. Mentre milioni di persone sviluppano una nuova, impalpabile identità, e aziende e politici raddoppiano mercati e bacino elettorale, come cambia il rapporto tra reale e virtuale?
In Italia la scrittura in versi gode di ottima salute: mentre si affermano autori giovanissimi, i maestri ancora ci incantano. Manca però l'interesse da parte dei media, concentrati sull'effimero di molta produzione narrativa stagionale.
Il 13 giugno a Roma si parla di "Sud. Il capitale che serve" di Borgomeo con Quagliarello, Francesco Profumo, Graziano Delrio, Nicola Rossi e Raffaele Fitto.