Quattro anni dopo, gli States, tramortiti dalla crisi economica e meno influenti sullo scacchiere internazionale delle “primavere arabe”, scelgono se confermarlo o meno. Lui punta tutto sulla riforma sanitaria (che il repubblicano Romney vuole affossare).
È la nazione che vanta il primato di conversioni nel mondo. I
cattolici sono oggi il 10% e si punta a raggiungere il 20% nel
2020. Un boom dovuto anche alla storia: dalle persecuzioni
all’opposizione alla dittatura. La fede messa alla prova al Nord.
L’idea – superficiale e grossolana, seppur di gran moda – della
profonda e unilaterale omogeneità tra mondo greco e romano
antichi e di una loro opposizione rispetto al germanesimo nasce
da volgari mistificazioni. La storia, se approfondita, lo dimostra.
Nella crisi del sentimento politico, il vivere insieme non può
più basarsi su un istinto di sopravvivenza. Perché urge oggi un
impegno dei cristiani, affinché possa emergere una governance
nuova che corrisponda alla qualità evangelica.
Dopo quasi vent’anni di contrapposizione tra destra e sinistra, si afferma una nuova frattura: quella tra cittadini e politica, incapace di interpretare il Paese e proporre soluzioni. Ma il diffuso egoismo sociale non aiuta. Dopo Monti qualcosa cambierà?
Il concetto ricorre in dibattiti fra studiosi e indica una tendenza
diffusa nella vita pubblica. La democrazia ha fatto il suo tempo?
O nuove corporazioni, più o meno rappresentative, temono le
scelte dei cittadini nelle comunità nazionali e sovranazionali?
L’emergenza finanziaria riporta alla ribalta una proposta di politica
economica avanzata più volte – e in diverse forme – dal
1972 a oggi. La storia della famosa “tassa”, fino alle ultime ipotesi
europee, fra i possibili pregi e gli inevitabili limiti.
È giusto delocalizzare la produzione in cerca di guadagni facili
a discapito della tutela dei lavoratori o dell’ambiente? Quanto
pagano sul lungo periodo le logiche protezionistiche nell’era globale?
E quale equilibrio va perseguito fra eticità e profitto?
Una recente indagine sulla religione in Italia mostra paradossalmente
che sono più coloro disposti a credere che Gesù è
figlio di Dio rispetto a quelli che credono che è risorto. Ma è
una sfida aperta anche per i pensatori non credenti.
Quel che chiamiamo progresso, nel senso stretto del termine, non
agisce obbligatoriamente nel campo dell’arte. Se le assegniamo
un posto, ci assumiamo il rischio di impoverirla: mentre l’arte
dev’essere sovversiva. L’arte dev’essere “nocività”.
La difficoltà della scuola e dei modelli generalisti nati sull’onda
del radicalismo politico e pedagogico degli anni Sessanta-
Settanta si è aggravata con la fine del Novecento. E gli istituti
professionalizzanti ne hanno subito le più serie conseguenze.
Non si tratta di “salvarle” come animali in estinzione, ma di farle
crescere come luogo intellettuale e fisico di formazione per tutti.
Se vogliamo che domani anche gli Hassan e gli Hu siano cittadini
italiani eredi di Dante, oltre che contribuenti dell’erario.
Il lamento è comune: decreti e ordinanze risultano incomprensibili.
Anzi, si pensa che siano scritti male apposta per scoraggiarne
la lettura al popolo sovrano. Ma la colpa è più dei burocrati che
dei giuristi. E i cittadini potrebbero dire la loro.
Polemizzando contro il pensiero degli stoici, l’autore della Città
di Dio si opponeva con forza all’ideale dei filosofi antichi circa la
scelta di darsi la morte per contrastare il male del mondo. In un
momento di crisi epocale per l’Occidente.
Nella medicina si considera il momento interpersonale come un
umanitarismo giustapposto a un fare autosufficiente. Ma lo scopo
dell’azione medicale, in cui trova senso compiuto tutta la componente
scientifico-tecnica, è la salute integrale della persona.
L’ispirazione per un mestiere particolare, alimentato dal gusto
di scoprire e leggere libri, in dialogo con autori di tutto il
mondo. Il ricordo dei maestri incontrati lungo il cammino, da
Giangiacomo Feltrinelli a Roberto Cerati e Giovanni Enriques.
1° dicembre presentazione in anteprima del primo volume della collana "Credito Cooperativo. Innovazione, identità, tradizione" a cura di Elena Beccalli.