Viviamo nell’era delle opzioni religiose e delle visioni del mondo. Un fatto da accettare per garantire la libertà religiosa contro i fondamentalismi, sostiene uno dei massimi sociologi viventi, Peter L. Berger, nel numero 4/2016 di «Vita e Pensiero». Nello stesso numero, e in vista del viaggio di papa Francesco in Svezia per commemorare i 500 anni della Riforma, s’inserisce l’approfondimento sui rapporti tra cattolici e luterani offerta dal dialogo tra Walter Kasper e Jürgen Moltmann, due fra i teologi più importanti del nostro tempo.
Il filosofo Pierre Manent scrive di libertà, regole e verità, mentre con gli esperti di relazioni ed economia internazionali Vittorio Emanuele Parsi, Massimo Faggioli, Enrico Beltramini si entra nel vivo delle presidenziali Usa 2016. Gli interventi di Lajos Okolicsanyi, Agostino Giovagnoli, Giorgio Pressburger fanno rivivere il sogno infranto dell’Ungheria, dove martedì 23 ottobre del 1956 scoppiò l’insurrezione contro l’Urss in nome della democrazia.
Tra i vari contributi da segnalare: l’analisi sul referendum costituzionale del docente dell’Università Cattolica Massimo Bordignon,l’intenso ricordo di Charles de Foucauld attraverso le parole dello scrittore spagnolo Pablo d’Ors, la testimonianza del musicista Massimo Bubola, uno dei maggiori protagonisti della canzone d’autore italiana.
La scelta di Google di personalizzare le ricerche è destinata a lasciare un segno nella storia. L’effetto pratico più rischioso? Trasformare ogni ricerca su internet in uno strumento che rafforza le convinzioni acquisite, incoraggiando il conformismo.
Il postmoderno non ha affatto significato un declino della religione. Oggi viviamo non tanto nell’“età secolare”, quanto nell’era delle opzioni religiose e delle visioni del mondo. Un fatto da accettare per garantire la libertà religiosa contro i fondamentalismi.
L’Occidente non è mai stanco di sovvertire le proprie regole e i propri costumi. Vi è sempre tra noi una regola dei costumi che reclama di venir abolita affinché subentrino maggiore libertà e nuovi diritti. Una questione che ci interpella dall’Illuminismo a oggi.
Prima la repressione della rivolta giovanile, poi gli affari con l’Isis e la guerra contro i media: infine il golpe farsa di luglio e la repressione che ne è seguita. L’involuzione subita dal regime di Ankara è sotto gli occhi di tutti. Democrazia a rischio.
La proposta che sarà votata in autunno rappresenta un miglioramento nella definizione dei rapporti tra livelli di governo. D’altra parte, la lista delle aporie e delle incongruenze del nuovo testo è lunga. Bisognerà vedere come la situazione evolverà.
Nella sfida che vede competere Hillary Clinton e Donald Trump si ripercuotono divisioni antiche della superpotenza, che vanno ben al di là di quella scontata fra conservatori e progressisti. Il ruolo dell’economia, del Paese reale e delle religioni.
Sessant’anni fa, martedì 23 ottobre, scoppiò l’insurrezione contro l’Urss in nome della democrazia. Una protesta che riuscì nel suo intento per pochi giorni e che fu repressa nel sangue. Una pagina decisiva anche per tutta l’intellighenzia europea.
Il 31 ottobre papa Francesco sarà in Svezia con i luterani per commemorare i 500 anni della Riforma. Dal ruolo del papato ai nuovi studi su Lutero, alla responsabilità verso il mondo: parlano due fra i teologi più importanti del nostro tempo.
L’ancora alto tasso di crescita della popolazione, specialmente giovanile, e l’elevato grado di disoccupazione aumenteranno la pressione migratoria sull’Europa. Solo il rilancio dell’agricoltura porterà a uno sviluppo economico del continente.
Papa Francesco esorta a considerare l’Evangelii gaudium come punto di riferimento per la missione oggi. Dall’America latina al mondo intero, un cammino che presuppone una “triplice trascendenza” e un impegno per i poveri. Oltre moralismi e assistenzialismi.
Prosegue il dibattito sull’identità dell’Ateneo. Tre nuovi interventi delineano un iniziale lessico delle questioni aperte: la soggettività ecclesiale di un Ateneo cattolico; l’“unità sinfonica” tra saperi e sapienza; il reclutamento del personale universitario; l’educazione alla carità.
Il dramma di vittima e colpevole nel XX secolo è stato esplorato in vari modi da storici, filosofi e scrittori, da Jankélévitch a Derrida. Ma solo l’idea della felix culpa può gettare luce su una questione così aggrovigliata, come sottolineano von Balthasar e C.S. Lewis.
Si tratta di un’idea che può contribuire a cambiare la cultura della giustizia penale, dopo secoli in cui ha prevalso il paradigma retributivo-punitivo, ancora dominante, secondo cui giustizia sarebbe rispondere al male (del reato) con il male (della pena).
Per il Vecchio Continente la crisi migratoria è il terreno di gioco su cui si forgerà la sua identità futura. Per questo non è possibile affrontarla solo col criterio dell’emergenza. Senza una società civile europea non nascerà una vera unione politica.
Dall’11 settembre a Parigi e Bruxelles, le metropoli sono oggetto di attacchi e rivelano la fragilità di un disegno urbano nel quale l’elemento funzionale ha preso il sopravvento su ogni altra istanza. Il racconto di alcuni scrittori fa capire i punti deboli.
La poesia occidentale nasce nel mito dell’esilio: l’hanno cantato Virgilio ma anche Baudelaire, Foscolo e, per avvicinarci alla nostra epoca, Beckett e Brodskij, Soyinka e Walcott. Un intreccio letterario e antropologico dalla ricchezza straordinaria.
La “visione bibliometrica” si sta configurando quale elemento distintivo nell’operazione di reset della valutazione dell’attività scientifica. Il rischio è quello di orientare i ricercatori a pensare che il principale obiettivo sia il raggiungimento degli indici.
Alcuni studiosi spiegano il senso religioso come un fenomeno umano segnato dall’irrazionalità e dall’ignoranza e destinato a scomparire con il progresso delle conoscenze scientifiche. Un excursus a partire dalla preistoria dimostra il contrario.
Moriva il 1° dicembre 1916 quello che può essere considerato un padre del deserto contemporaneo. Preferì gli ultimi posti ai primi, la vita nascosta a quella pubblica: nella sua immagine possono riconoscersi tutti i “falliti” della storia.
Le belle canzoni, come diceva il cardinal Martini, sono anche un linguaggio teologico in sé. E il poeta è una sorta di antenna fra cielo e terra. Uno dei protagonisti della canzone d’autore racconta il suo rapporto con l’arte della parola, da Catullo a Bob Dylan.
Sabato 16 dicembre presentazione di "Le fiabe non raccontano favole" di Silvano Petrosino a Verona: diventare donna attraverso Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Cenerentola.
Un estratto dal libro "Si destano gli angeli" di Tomáš Halík, per confortare, incoraggiare e ispirare “chi è ancora in cerca di altro” in questi tempi difficili.
Il magazzino Vita e Pensiero resterà chiuso per le festività dal 24 dicembre. Prima della chiusura sarà possibile spedire i volumi ordinati entro la mattina del 19 dicembre. Le spedizioni riprenderanno regolarmente l'8 gennaio 2024. Puoi acquistare e scaricare articoli digitali e ebook in ogni momento, anche durante la chiusura. BUONE FESTE!