Il mondo dell’economia, così autoreferenziale, ha bisogno della filosofia. Ma anche il pensiero occidentale se vuole essere al servizio dell’umanità deve aprirsi al contributo delle religioni, delle diverse culture e della letteratura. A sostenerlo è Martha C. Nussbaum, una delle più importanti filosofe del nostro tempo, nel nuovo numero di “Vita e Pensiero” che ospita un suo intervento sul perché oggi il mondo non può fare a meno delle idee che la buona filosofia contiene.
Anche questo fascicolo è attraversato da contributi, dibattiti e confronti che invitano il lettore alla riflessione su temi di grande attualità: come l’analisi di Franco Cagnasso, missionario del Pime, sul Bangladesh o il testo di Danièle Hervieu-Léger, una delle massime esperte di studi religiosi, sul nuovo monachesimo e sui rischi di una folclorizzazione della fede.
Raniero Cantalamessa indaga sulla nostra epoca per capire dov’è finito il diavolo, Franco Cardini ricostruisce la storia della massoneria, Ernesto Galli della Loggia propone alcune note su come un Paese spaccato al tempo dell’Unità ha visto due universi culturali lontanissimi fondersi in una cosa sola, mentre Pierre-André Taguieff affronta la spinosa questione del razzismo.
Non manca l’approfondimento economico con Andrea Boitani e le sue quattro proposte per rilanciare l’Eurozona. Spazio anche alla letteratura grazie alle inedite testimonianze del poeta contemporaneo Giampiero Neri e del giallista Marco Malvaldi e al sublime ritratto di Jane Austen, scrittrice “glocale”, che ci consegna Nadia Fusini.
La storia è un elemento fondante della poesia. In quella di oggi invece c’è una tendenza all’individualismo, alla lirica che guarda verso se stessi: sembra un petrarchismo, con modi meno sontuosi e più moderni. Uno scavo nella memoria.
Il mondo dell’economia, così autoreferenziale, in primo luogo ha bisogno della filosofia, come nel caso della teoria della giustizia. Ma il pensiero occidentale deve aprirsi al contributo delle religioni, delle diverse tradizioni e culture e della letteratura.
Se oggi siamo dominati dalla dimensione economica e dagli spettacoli di massa, ciò è dovuto al fatto che siamo più cristiani di quanto crediamo di essere. Un excursus della storia del concetto di economia per contrastare una sua visione soltanto secolare.
Dall’enciclica Populorum progressio alla Laudato si’, la critica al sistema economico dominante si accompagna alla ricerca di soluzioni per combattere il degrado ambientale. Di alternative per eliminare le inequità sociali. Iniziando dagli stili di vita.
L’ultima notizia è la censura su Tagore. Dopo la strage del luglio 2016 in cui morirono anche 10 italiani, quello che era uno dei Paesi musulmani più pacifici si ritrova minacciato dal fondamentalismo. I cattolici restano protagonisti del dialogo e operatori di pace.
Per evitare il dissolvimento della Ue bisogna rinsaldare e stabilizzare il suo nucleo centrale, l’Area Euro, con una nuova governance più democratica e attenta ai bisogni dei cittadini. Quattro proposte concrete.
I monasteri in Europa tendono a sostituire le forme classiche della pratica cattolica di tipo parrocchiale, avamposti della cultura e dell’ospitalità che attirano chi è in ricerca. Il fascino di un’utopia che corre il rischio della folclorizzazione della fede.
Quale futuro per la “scienza della fede” se prescinde dalla Parola di Dio e dalle domande radicali dell’esistenza dell’uomo? Un percorso che non esclude la “notte oscura della fede” per abbattere la prospettiva della disperazione.
La nostra epoca sceglie di non parlarne eppure, quanto più viene estromesso dalla fede, tanto più imperversa nella superstizione. Ma molti oggi ammettono che l’oblio del demonio ci rende più assuefatti di fronte agli orrori del male.
Alcune note su come un Paese spaccato al tempo dell’Unità ha visto due veri e propri universi culturali lontanissimi fondersi in una cosa sola. Dal fascismo alle suggestioni del modello americano, il ruolo della musica e del fumetto, del cinema e del fotoromanzo.
L’avviato progetto di traduzione della mappa dei saperi del giudaismo è un segno della volontà di continuare una “storia ebraica italiana” lunga 22 secoli, nonostante tutto. Oggi gli ebrei sono 30-35mila, presenti soprattutto a Roma e Milano.
Il 24 giugno 1717 si può considerare la data di nascita della prima Gran Loggia di Londra, dopo alcuni tentativi in Scozia. La fede nel deismo, i rituali esoterici, la fedeltà fra gli affiliati. La posizione critica della Chiesa cattolica non è mai cambiata.
Interrogarsi sull’accompagnamento dei giovani alle scelte fondamentali della vita non risponde a una logica di tipo “strategico”, mirante a contrastare il progressivo svuotamento delle chiese. Ecco come la Chiesa vuole seriamente fare “largo ai giovani”.
Come dimostrano gli interventi di Giovanni Paolo II e Francesco, c’è un nesso evidente tra l’identità dell’Ateneo e lo spazio pubblico. Una presenza che va ripensata nel quadro del nuovo pluralismo culturale della società contemporanea.
La lotta contro tutte le forme di razzismo deriva da una scelta che non può essere dettata dal sapere scientifico. Oggi prevale un antirazzismo che gioca sulle parole: occorre invece un’opera di educazione intellettuale e morale.
Fa parte di una tradizione di scrittura al femminile, in cui spicca per la sua capacità innata di cogliere il dettaglio. Audace, ironica e libera nella mente e nel cuore, schernisce le costrizioni sociali e anticipa così le donne vive e libere di oggi.
«La geografia provoca la storia», scriveva il poeta Iosif Brodskij. Un viaggio a ritroso sulle sponde del Bosforo per ripercorrere la vicenda della “seconda Roma”. La paura del fanatismo e il ruolo pacificatore del Patriarcato ecumenico di Istanbul.
È di moda in Italia gridare all’invasione, ma guardiamo ai dati: 1,5 milioni di musulmani su circa 56 milioni di italiani. La maggior parte sono ben integrati, ma i media ne parlano poco. A Milano il 25% dei giovani che frequentano gli oratori sono musulmani.
Scrivere gialli vuol dire seguire un metodo, come nella matematica, in cui si sa già cosa succede: ammazzare e indagare. In tutto questo però non va mai dimenticato chi legge perché in grado di inserire nella storia quello che l’autore non scrive.