La Rivoluzione d’ottobre e la disfatta di Caporetto: due importanti anniversari che ricorrono quest’anno. Anche la rivista “Vita e Pensiero” ricorda questi avvenimenti storici ospitando nel suo nuovo numero interessanti approfondimenti. Così gliintellettuali Adriano Dell’Asta, Adriano Roccucci, Rita di Leo analizzano dal loro punto di vista un evento che ha influenzato profondamente il Novecento; mentre Giuseppe Langella, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università Cattolica, racconta attraverso le testimonianze dirette degli scrittori al fronte la catastrofe militare che travolse l’esercito guidato da Luigi Cadorna.
Come sempre numerosi gli argomenti toccati dai diversi autori. Si va dall’editoriale di monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei, sulle sfide per l’università in un mondo interculturale al contributo dell’autrice della “Masseria delle allodole” Antonia Arslan, che cerca di spiegare i difficili rapporti tra curdi e armeni. E ancora: la scrittrice Mariapia Veladianoriflette su come si possa essere ospitali nel XXI secolo; l’economista Gaël Giraud traccia una roadmap per impedire, prima che sia troppo tardi, la minaccia del surriscaldamento globale; la sociologa Chiara Giaccardi propone tre sollecitazioni per superare l’inevitabile parzialità che caratterizza il mondo dei media; il giornalista Goffredo Fofi ricostruisce lavia femminile che ha segnato la letteratura italiana del secolo scorso fino ad arrivare ai nostri giorni con il caso Ferrante.
Infine, un tuffo nell’architettura contemporanea con un intervento di Mario Cucinella che suggerisce spunti di agopuntura urbana per rendere più sostenibili le nostre città.
Come insegnano le conclusioni del Rapporto Stern-Stiglitz, è possibile conciliare emergenza climatica e sviluppo grazie alla tariffazione del carbonio. Ma occorre stabilire nuovi impegni dopo la decisione di Trump di non rispettare l’Accordo di Parigi.
Francesco l’ha citata fra i quattro grandi americani, con Abramo Lincoln, Martin Luther King e Thomas Merton. Storia di un’anima appassionata che si rifaceva a Teresa di Lisieux e che ha lottato instancabilmente per i poveri degli Usa.
A 25 anni dalla morte del filosofo, che vedeva in Hiroshima un punto di non ritorno dell’umanità, va riscoperta la sua componente ebraico-cristiana, in virtù della quale auspicava che l’uomo si trasformi in «colui che è in grado di prevenire l’apocalisse».
Più che allungare l’elenco delle cose non dette, come guerre dimenticate o povertà abbandonate, che pure sono doverose da portare in primo piano, serve un nuovo sguardo. Tre sollecitazioni, che indicano altrettante direzioni per andare oltre la parzialità.
Un attacco informatico alle infrastrutture critiche è tutt’altro che fantascienza. Per minimizzare i danni, l’unico approccio di difesa possibile è di tipo “resiliente”, ancora poco diffuso. Resta il nodo della partnership pubblico-privato, spesso aleatoria.
Inizialmente coinvolti dai Giovani Turchi nel genocidio del 1915, a poco a poco i curdi caddero anch’essi vittima di ostracismo. Ora emerge anche il ricordo di alcuni che protessero e salvarono gli armeni da una fine sicura.
Il Paese governato da Mohammed VI ha aperto la strada alla possibilità di conversione ad altre religioni e ha avviato una serie di riforme a favore delle donne. Mantiene una linea dura contro il terrorismo ed è la prima piazza finanziaria del continente nero.
Dal Medio Oriente all’Iran e all’Afghanistan, ecco una mappa della sfida educativa del mondo arabo e non solo. Primo obiettivo: formare scienziati, tecnici e informatici. Ma in materie come storia e religione prevale l’intransigenza.
C’è chi vide nei fatti del 1917 i prodromi della dittatura che avrebbe dominato l’Urss, chi invece sognò addirittura la realizzazione del Magnificat. Dalla politica al sacro fino all’economia, l’analisi di un evento che ha segnato il Novecento.
Meno ore di lavoro e alcune dedicate alla cura: così si potrà risolvere l’annosa questione della mancanza di opportunità di impiego e al contempo supplire ai bisogni di assistenza. Il dibattito si apre in vista della prossima Settimana Sociale.
L’incubatrice, che costa solo 200 dollari e salva la vita a bambini nati prematuri, o il frigorifero di terracotta, che conserva il cibo per cinque giorni: sono esempi di come la scarsità impone di considerare prezioso quello che si trova a portata di mano.
Simone de Beauvoir abbandonò la Chiesa perché pensava che aderirvi avrebbe comportato la cancellazione della libertà. Per questo l’invito a una fede libera e non opprimente deve caratterizzare il corretto annuncio cristiano. Come scriveva Dostoevskij.
Non è elegante svilire l’inglese, come ha fatto Juncker, solo perché il Regno Unito intende lasciare la Ue. Siamo di fronte a una lingua sovranazionale impegnata nella sintesi di una nuova cultura, che riprende e rielabora contenuti di ogni parte del mondo.
La catastrofe dell’autunno 1917 fu raccontata in diretta dai letterati al fronte. Dal j’accuse di Marinetti contro socialisti e cattolici allo sgomento di Gadda, dalla difesa dell’esercito di Soffici all’interpretazione in chiave sociale di Malaparte.
Morante, Ortese, Ginzburg: ecco la triade che ha segnato la letteratura, ma anche il pensiero, per colmare il divario con l’universo maschile. Eppure l’assenza di donne nelle classifiche è ancora pesante. E un caso Ferrante non fa primavera.
L’agire della carità è come l’agire della scrittura. La bellezza che ne viene deve essere del tutto inintenzionale. Arriva come un regalo. Da Vittorini a Bonhoeffer una lezione sulla cultura del dono e del servizio al prossimo. Come imparare a servire.
Trent’anni fa usciva il capolavoro del regista tedesco, Il cielo sopra Berlino, un film dedicato alla città più addolorata dell’Europa moderna, allora ancora divisa e segnata dalle tragedie del nazismo e del comunismo. Un’opera intrisa di pietà e profezia.
Nel 1965 la legge di Moore mostrò come crescesse in maniera vertiginosa il numero di transistor in un circuito integrato. Oggi sono oltre cinquanta gli ambiti tecnologici che avanzano esponenzialmente. E influenzano il modo di pensare.
Entro il 2050 due terzi della popolazione mondiale saranno urbanizzati. Il boom del fenomeno nell’area che va da Hong Kong a Macao, attorno al delta del Fiume delle Perle: è ormai un’unica metropoli. Grattacieli record ma anche alta velocità e tanto verde.
Le nostre sono città dense con centri storici densi. In un approccio sostenibile occorre dare ascolto ai cittadini, che chiedono più parchi pubblici, più orti, più piazze e strade pedonali, più aria pulita. Spunti per un’agopuntura urbana.