È dedicato alla funzione degli intellettuali in Italia uno dei dibattiti culturali contenuti nel nuovo numero di Vita e Pensiero. Giuseppe Lupo ricostruisce come la stagione del disimpegno sia cominciata all'inizio degli anni 80 in coincidenza con l'acuirsi degli anni di piombo; Filippo La Porta da parte sua esamina il rapporto di alcuni intellettuali laici, fra cui Pasolini, Fortini, Manganelli e Pampaloni, con il sacro; Alfonso Berardinelli approfondisce la relazione fra intellettuali e politica.In altri due interventi il cardinale Tagle riflette su Chiesa e università mentre il sociologo Nando Pagnoncelli affronta la delicata questione dei rapporti fra credenti e politica.
Non solo la competenza, ma la trasmissione di una visione più ampia del mondo: è questo il compito che il cattolicesimo richiede agli atenei. Si tratta di umanizzare la formazione e di promuovere la cultura del dialogo. La sfida della comunicazione.
La nostra fissazione sulla crescita del Pil come alfa e omega delle nostre politiche pubbliche ha a che fare con un pensiero “magico”. Occorre invece osare liberarsi dai tabù di oggi: il mito dell’inflazione, quello del deficit e del debito pubblico.
C’è chi ha ipotizzato che, dopo aver raggiunto il picco, il populismo abbia imboccato la fase discendente della parabola. Probabilmente si tratta di una previsione affrettata. Occorre piuttosto indagare sulle cause di un fenomeno che tocca le democrazie occidentali.
I dati più recenti segnalano un ulteriore calo dei cattolici: il rapporto degli italiani con la religione è sempre meno solido e più articolato. E non esiste più una vera specificità cattolica nell’approccio alla politica e nell’espressione del voto.
Il pluralismo religioso è un dato di fatto in Italia dovuto all’immigrazione. Su 5,3 milioni, contrariamente a quanto si crede, la presenza dell’islam corrisponde a 1,7 milioni. Il fenomeno rilevante degli ortodossi (1,5 milioni) e delle altre religioni.
Tre studiosi tornano a riflettere sul rapporto tra cattolici e politica. Un richiamo ad accogliere la sfida con coraggio, nella consapevolezza che si tratta di un’opera che richiederà molto tempo e non darà risultati a breve termine.
Un primo bilancio della politica commerciale di Trump: un neoprotezionismo che colpisce la Cina ma non solo e mette in crisi un sistema internazionale retto sul multilateralismo. La Ue ha risposto siglando accordi commerciali che ampliano il libero scambio.
È dopo la morte di Aldo Moro che avviene il passaggio, almeno in Italia, dalla voce all’afasia. Alla stagione dell’impegno, sorta dopo la Resistenza, subentra quella del ripiegamento. Il caso della letteratura industriale e la svolta di Umberto Eco.
Dalla fede anche eretica nel marxismo alla riscoperta di una dimensione religiosa che non rinunciasse alla profezia. La vicenda emblematica di tre figure esemplari che hanno costituito una via anomala all’impegno: Fortini, Pasolini e Chiaromonte.
Una rilettura della posizione di alcuni scrittori e critici italiani della seconda metà del Novecento: da Sciascia a Pasolini, da Chiaromonte a Fortini, da Pampaloni a Manganelli. Un’apertura che denota una passione per l’uomo anche fuori dall’ortodossia.
È stata una figura anomala: cattolico antimoderno e nel contempo personaggio ereticale. A lungo ha sferzato la Chiesa invocando un ritorno alle origini e alle nude verità: la resurrezione e la salvezza. Come tener viva la fede in un mondo secolarizzato?
Quale modalità di esercizio dell’autorità sacerdotale ha potuto ingenerare abusi di potere fino a perversioni e delitti come la pedofilia? Si tratta di rivisitare la comprensione della Chiesa nell’articolazione di ministero presbiterale e sacerdozio battesimale.
Due documenti europei affrontano il rapporto fra uomini e robot e una sua possibile regolamentazione. Ma non basta ipotizzare un controllo delle macchine: in gioco infatti è l’essere umano concepito come relazione.
L’ammontare dei dati testuali per le lingue classiche fino al VI secolo d.C. tocca circa 100 milioni di occorrenze di parole. Negli ultimi decenni moltissime iniziative a livello internazionale hanno contribuito alla digitalizzazione di un gran numero di testi antichi.
Che rapporto c’è fra letteratura ed economia? E perché fra le nove Muse quella economica non è considerata? Un esame della complementarità possibile attraverso numerosi esempi, fra cui Thomas Hardy e Jacques Derrida, sino agli italiani Rugarli e Ceserani.
Il disinteresse delle giovani generazioni, i programmi scolastici ministeriali che la umiliano regolarmente, gli esami di maturità che la ignorano. Eppure fiction, serie tv e romanzi ispirati a eventi storici spopolano. Dal linguaggio alto alla narrazione.
Il capitano portoghese effettuò 500 anni fa la circumnavigazione del mondo: un viaggio straordinario che durò tre anni, con l’intuizione del passaggio a sud-ovest. La Terra era molto più grande e più complessa di quanto si pensasse.
Sulla scia di tante squadre europee e dopo il caso dello Juventus Stadium, la questione si ripresenta a Milano: mantenere e ristrutturare San Siro o costruirne uno nuovo? Qualche dubbio si affaccia tenendo conto dei dati d’incasso e di quanto accade in Europa.
Dopo l’assegnazione delle Olimpiadi invernali, quali sono le radici comuni delle due regioni? Forse l’eredità dell’esperienza asburgica? Un’analisi che spazia dalla società alla religione fino all’economia. Il vero collante è l’etica del lavoro e del profitto.
Il 13 giugno a Roma si parla di "Sud. Il capitale che serve" di Borgomeo con Quagliarello, Francesco Profumo, Graziano Delrio, Nicola Rossi e Raffaele Fitto.