È un confronto ad altissimo livello sull’enciclica di papa Francesco Fratelli tutti uno dei testi più interessanti del nuovo numero della rivista cartacea Vita e pensiero. Emerge l'invito a fare i conti con le diseguaglianze frutto della fede assoluta nella potenza del mercato: protagonisti lo scrittore e saggista indiano Pankaj Mishra, la scrittrice statunitense Marilynne Robinson e il filosofo americano Michael Sandel. Su come riformare il capitalismo poi dialogano poi l'economista Thomas Piketty e il gesuita Gael Giraud. L'editoriale presenta gli interventi del rettore Franco Anelli, del cardinale di Milano Mario Delpini e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella tenuti in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Cattolica. Fra gli altri contributi un focus sulla Dad con Pier Cesare Rivoltella e Pierpaolo Triani e Laura Biancato, mentre Giuseppe Riva si interroga sull'Intelligenza artificiale, Ermanno Paccagnini ricostruisce l'itinerario del critico letterario Carlo Bo a 20 anni dalla morte e Maurizio Cecchetti riflette sulla “caravaggiomania”.
Pubblichiamo il discorso del Rettore Franco Anelli per la cerimonia di inaugurazione svoltasi il 13 aprile a Milano, il saluto dell’Arcivescovo Mario Delpini, Presidente dell’Istituto Toniolo, e l’intervento – dal Quirinale – del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’enciclica di papa Francesco non si ferma al pluralismo delle opinioni per una tolleranza neutra. Invita invece a fare i conti con le diseguaglianze frutto della fede assoluta nella potenza del mercato, in nome di un progetto di bene comune che aspiri alla verità.
Alla fine del secolo, quando si farà il bilancio degli eventi che lo hanno caratterizzato, la pandemia avrà un posto di primo piano. Dal punto di vista sanitario e sociale, alcune piste di lavoro per una ripresa che tocchi da vicino le famiglie e i giovani.
Il ritorno alla didattica in presenza, nelle scuole e nelle università, dopo l’esperienza di questi mesi non deve cancellare il contributo constatato con la didattica digitale. Un’opportunità da cogliere per un progetto inclusivo e aperto a tutti.
Il Novecento ha visto per protagoniste le masse, negli ultimi decenni invece si è imposta un po’ ovunque la politica della strada, dall’Asia all’Europa dell’Est, dal Sudamerica al Nordafrica. Con risultati assai diversi. Il fenomeno dei dittatori digitali.
C’è chi tira in ballo i dissidenti di un tempo come Solženicyn, chi vede in lui solo una voce contro la corruzione. Populista ma non ultra-nazionalista, liberale ma non occidentalizzante, sfugge a ogni etichetta. Ritratto di un ribelle al regime di Putin.
Dal Myanmar alla Thailandia, oltre che a Hong Kong, i giovani sono scesi in piazza per protestare contro i regimi autoritari per la mancanza di libertà. Si tratta di movimenti autenticamente popolari e non violenti, dove i protagonisti sono spesso credenti.
Nell’ultimo decennio le relazioni tra Washington e Pechino sono peggiorate. Le aree di confronto coinvolgono Hong Kong, il controllo del Mar Cinese Meridionale, la competizione economica e tecnologica e la stessa pandemia. La presidenza di Biden non sembra voler invertire la rotta.
Il viaggio del Papa ha ridato fiducia a una comunità ridotta allo stremo. Prima dell’Isis i fedeli erano un milione e mezzo, ora sono 250mila: molti uccisi, i più fuggiti all’estero. Ma c’è una folta schiera di ricostruttori e di seminatori di speranza. Ecco chi sono.
La lotta alle diseguaglianze, la proprietà privata e i beni comuni, il reddito universale e la riduzione dello scarto di salario dentro la stessa azienda: due economisti sul futuro della società e dell’impresa. L’utopia del socialismo partecipativo.
Dall’ambito sanitario a quello giudiziario sino alla vita quotidiana, è sempre più l’intelligenza artifi ciale a dominare il campo delle scelte che compiamo. Ma alla fi ne cosa prevale? La neutralità dell’algoritmo o l’intuizione e la creatività umana?
Governi e cittadini assistono attoniti al crescente ricorso ai big data nella gestione della cosa pubblica: una massa senza precedenti di informazioni, gestite da società private sempre più invasive. Cosa dicono i giuristi a fronte di simili cambiamenti?
La straordinaria accelerazione che ha caratterizzato i processi di trasformazione della vita quotidiana grazie al digitale impone una nuova visione, che unisca tecnica e cultura umanistica. E una nuova figura per guidare il cambiamento in modo da non nuocere all’umano.
Né creazione di oasi perfette rigettando il mondo contemporaneo, né puro adeguamento ai canoni della mentalità imperante: la situazione evidente di postsecolarizzazione chiama i credenti a tornare alle origini e a purificarsi. Per questo occorre una nuova immaginazione.
Ci lasciava vent’anni fa uno dei più grandi critici letterari del secolo scorso. Il suo fu un doppio percorso, letterario e morale, capace di coniugare interiorità e realtà. La discussione sul ruolo della narrativa (e della critica) di stampo cristiano.
Vissuto nel XIII secolo, fu uno dei fondatori dell’umanesimo civile europeo. A lui si deve uno dei primi tentativi di conciliare cattolicesimo, mercato e profi tto, purché non a scapito del prossimo. Contraddette le tesi del pensatore austriaco.
Il caso dell’Ecce Homo di Madrid è emblematico del successo del “pittore maledetto” su critica e pubblico. Ma la “caravaggiomania” segna il passo: che si torni a studiarne l’opera non per ribadire o negare le attribuzioni, ma per darne nuove interpretazioni.
Pubblicata la tesi di Caoduro, sul ruolo della diplomazia sportiva tra Stati Uniti e Cina, vincitrice della sezione Vita e Pensiero del Premio Gemelli.