Non esiste solo l’Ucraina: Siria, Somalia, Libia, Birmania, Afghanistan. Quanti conflitti che sembrano eterni e che ci restituiscono l’immagine della vera guerra del XXI secolo: su questo numero della rivista “Vita e Pensiero” l’approfondimento di Domenico Quirico. Da parte sua Marco Lombardi racconta il conflitto in Ucraina dal punto di vista dei mercenari, mentre Michela Mercuri spiega come le guerre del futuro saranno per l’acqua. Il cardinale Josè Tolentino nell’editoriale descrive le risorse spirituali per far fronte alle crisi della pandemia e della guerra, mentre Raniero Cantalamessa, anch’egli cardinale, fa il punto sulla rìcerca storica su Gesù. Nelle polemiche culturali Mauro Magatti affronta le crisi del nostro tempo nella prospettiva delle giovani generazioni, mentre Danilo Zardin delinea le vie dell’incontro fra illuminismo e cristianesimo. Su scienza e tecnica gli interventi di Antonella Sciarrone e Luca Antonini sull’intelligenza artificiale, di Umberto Bottazzini sulla matematica e di Luca Peyron sul rapporto fra tecnologia e teologia. L’intruso è della scrittrice africana Tsitsi Dangarembga, vincitrice del premio per la pace alla Fiera del libro di Francoforte nel 2021.
Come far fronte positivamente alle tragedie che colpiscono l’umanità? Come dopo la Seconda guerra mondiale, occorre un nuovo radicamento, un ripensamento globale, un profondo cambiamento di civiltà. Il ruolo delle religioni per ritrovare la speranza.
Non esiste solo l’Ucraina: Siria, Somalia, Libia, Birmania, Afghanistan. Quanti conflitti che sembrano eterni e che ci restituiscono l’immagine della vera guerra del XXI secolo: più impastata di ferocia, noia, silenzio. Semplicemente orribile.
Non solo risorse energetiche come petrolio e gas: le guerre del XXI secolo riguardano sempre di più l’oro blu. Il Nord Africa e il Medio Oriente le aree più interessate, come nei casi delle dighe fra Turchia, Iraq e Siria e fra Etiopia, Egitto e Sudan.
“Azov” e “Wagner” sono diventati i gruppi di combattenti più noti, ma nel conflitto russo-ucraino sono coinvolti anche volontari provenienti da 52 Paesi, contractors e fondamentalisti islamici. Una frammentazione delle forze in campo che fa pensare alla Guerra dei Trent’Anni.
Fattori demografici, economici e politici hanno ridotto enormemente durante il Novecento la capacità di influenza del Sudamerica rispetto alle altre aree del mondo. Un trend che nasce da lontano. Il rapporto ambivalente con gli Usa e la crescita della Cina.
Rappresentano ancora il 10% della popolazione ma rifiutano l’etichetta di minoranza. A febbraio Boulos Fahmy, cristiano copto, è divenuto per la prima volta presidente della Suprema Corte costituzionale. Il compromesso col governo di al-Sisi.
La guerra ha spinto i Paesi europei a eliminare la propria dipendenza dal gas russo. Ma ciò non potrà verificarsi senza dover sopportare costi molto elevati e senza mettere a rischio il progetto politico unitario fondato sulla transizione energetica.
Il business model attuale delle banche è incompatibile con le scelte necessarie in chiave ecologica. Trovare una soluzione di finanziamento della transizione “pulendo” le nostre banche dai loro attivi fossili è il miglior modo per dare credibilità all’euro.
È la “via aurea” del cattolicesimo liberale: dalla enciclica Quadragesimo Anno alla Centesimus Annus, la dottrina sociale della Chiesa ci invita a non reprimere i corpi intermedi. I danni provocati dall’assistenzialismo che ignora il bene comune.
Lo scandalo degli abusi fa sì che essere cattolico oggi sia come vivere all’interno di una ferita enorme, un’eredità di criminalità e di peccato. Se l’opera di riparazione è iniziata, la Chiesa deve saper condividere il dolore e ritrovare la sua anima.
Dal mondo della giustizia a quello della medicina, sempre più l’intelligenza artificiale apre prospettive che presentano rischi e opportunità, per cui si impone una disciplina giuridica. La proposta di Regolamento Ue e le preoccupazioni del Cortile dei Gentili.
Non si tratta di evocare una conversione digitale o una digitalizzazione della teologia. Semmai di esercitare una teologia dell’ospitalità per favorire un dialogo tra i saperi che non sia condotto sulla difensiva o animato esistenzialmente dalla paura.
Per la sua natura, la matematica sembra essere indifferente agli argomenti dei filosofi postmoderni. Qualunque sia la filosofia che si adotti, i suoi oggetti portano solo in maniera contingente il segno del tempo. È davvero così? Un excursus da Pitagora ai bit.
Molte femministe occidentali vedono il velo come emblema della libertà delle donne di vestire come più piace ignorando le discriminazioni fra uomo e donna nel mondo musulmano. Dopo le radicalizzazioni del gender e del decolonialismo, occorre un femminismo universalista.
Nonostante il suo andamento da tela di Penelope, la ricerca storica su Gesù fa indubbi passi avanti. È da abbandonare l’illusione che, in questa ricerca, i credenti abbiano una precomprensione e i non credenti invece siano esenti da ogni pregiudizio.
A partire dal XXI secolo viviamo nella “società degli shock”. Gli ultimi sono stati il Covid e la guerra in Ucraina. Di qui la sensazione di impossibilità a cambiare il mondo, soprattutto nei giovani. Ma proprio da loro arrivano segnali positivi tutti da valorizzare.
Un genere che riscuote sempre più successo e che risente della tendenza alla replica conforme e assume una connotazione semplicistica e consolatoria. E che adesso, come insegna il caso di Friends, si rivolge non solo ai boomers ma pure ai millennials.
Il dibattito apertosi in Usa negli anni Novanta sul “politicamente corretto” e ora sulla cancel culture riapre la questione della libertà d’espressione nel tardo liberalismo. Ritorna la censura stavolta dal basso? Il ruolo della vergogna nel regolare la società.
Come ha sottolineato Benedetto XVI, è nei valori cristiani che si ritrovano i fondamenti del movimento dei Lumi, a cominciare dalla promozione della persona umana e dei suoi diritti. Nuovi studi permettono di chiarire soprattutto il contributo del cattolicesimo.
Per lasciarsi alle spalle la violenza del colonialismo e dell’ordine postcoloniale che ancora perseguita il continente, va contrastato un altro tipo di violenza, quella metafi sica di un pensiero costruito sul dominio dell’altro. Altrimenti il mondo non troverà pace.
Il 22 marzo al Museo Diocesano, in occasione del festival Soul, i filosofi Hunyadi e Benasayag rifletteranno sulla fiducia nell’altro nell'era digitale.
19-23 marzo torna SOUL, il Festival della Spiritualità di Milano: tra gli autori Petrosino, Bartolomei, Wolf, Sequeri, Spadaro, Ossola. Scopri gli eventi