Opere sociali e responsabilità d'impresa
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I dislivelli di potere nelle imprese moderne
sono stati sovente filtrati da azioni di responsabilità
sociale che gli storici hanno molte
volte classificato sotto l’etichetta schematica
del paternalismo. Lo studio di alcuni casi
esemplari, ben identificabili nel Novecento
italiano, evidenzia che le molteplici manifestazioni
delle opere sociali d’impresa (o di
welfare aziendale) hanno talvolta indotto
alcuni piani di rispetto reciproco tra datori di
lavoro e lavoratori dipendenti. In questa
materia molto densa di situazioni e di comportamenti
differenziati, accanto alle forme
più retrive del dominio padronale e del duro
aziendalismo, sono identificabili esempi di
benevolenza imprenditoriale umanamente
ispirata e occasioni per ampliare i margini di
autonomia economica e sociale dei lavoratori
e per consolidare il ruolo delle relazioni contrattuali.
La comparazione con altri ambienti
(esemplare il caso belga) evidenzia le sofferte
specificità dell’esperienza italiana. Ma nonostante
i vincoli materiali e comportamentali,
nel nostro secondo dopoguerra una serie
composita di iniziative responsabili ha contribuito
a realizzare ambiti di tutela della persona
destinati ad arricchire, sino agli anni
Settanta, l’incerto sistema di welfare state
nostrano. Il volume, promosso dall’Archivio
per la storia del movimento sociale cattolico
in Italia «M. Romani», propone saggi di Aldo
Carera, Véronique Fillieux, Germano Maifreda,
Nicola Martinelli, Vanessa Pollastro, Maurizio
Romano, Paolo Tedeschi e Luigi Trezzi.
Biografia dell'autoreAldo Carera, ordinario di Storia contemporanea, insegna Storia economica, Storia del lavoro e Storia delle relazioni industriali all’Università Cattolica di Milano (Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere e Facoltà di economia). Coltiva interessi di studio su temi di storia economica e sociale lombarda in età contemporanea, di storia del lavoro e del sindacato e di storia del turismo lombardo. Direttore dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia «M. Romani», è presidente dell’Associazione onlus BiblioLavoro e coordinatore scientifico di iniziative nazionali per la formazione sociale degli adulti. Tra le sue pubblicazioni: La vocazione marginale. L’«industria del turismo» nello sviluppo lombardo (XIX-XX secolo), Milano 2005; Allievi sindacalisti. Formazione e organizzazione al Centro studi Cisl di Firenze (1951-1952), Sesto San Giovanni 2007; Mario Romani e il Novecento italiano. Lavoro, economia e politica (lezioni fiorentine del 28/29 marzo 1963), «Bollettino dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia», 2007, 3, pp. 331-394; Il turismo sociale: definizioni ed esperienze europee (1936-1963), «Annali di storia del turismo», 2006-2008, pp. 165-182; La Cisl, il “Piano Vanoni” e la partecipazione allo sviluppo (1955-1962), in Ezio Vanoni tra economia, politica, cultura e finanza, a cura di D. Ivone, Napoli 2008, pp. 47-90. |
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