Arredo di serie
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€ 13,00
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Ogni racconto costruisce un mondo. L’hanno fatto la grande letteratura, il teatro, il cinema. A questi ‘mondi possibili’ si sono aggiunti oggi quelli creati dal telefilm, un particolare genere di narrazione televisiva che, attraverso cinquant’anni e più di storia, ha toccato gradi di maturità e raffinatezza che ne fanno un oggetto estetico e culturale di primo piano. Se un tempo l’immaginario si alimentava di romanzi e di film, oggi la scrittura telefilmica è capace di disegnare ambienti, di evocare oggetti, di far vivere personaggi che escono dai confini del piccolo schermo per farsi reali nei nostri discorsi, nei nostri gusti, nel nostro quotidiano.
La New York glamour di Sex and the City o quella vintage di Mad Men, l’America fieramente in corsa contro il tempo di 24 o quella placidamente adagiata sui segreti e le bugie della suburbia di Desperate Housewives, l’isola misteriosa di Lost e le sale d’ospedale di Dr. House, gli universi della fantascienza o dei teen drama... Anche grazie alla loro capacità di estendersi su tanti, differenti media – dal cinema alla rete, dal fumetto al videogioco – i mondi delle serie televisive tracimano dagli argini del teleschermo e rendono concreto quel transmedia storytelling che caratterizza la cultura popolare mediatizzata dei nostri giorni. Questo volume è un viaggio avvincente negli universi, materiali e immaginari, del telefilm contemporaneo: nel percorso, il lettore potrà addentrarsi nei meccanismi di ‘costruzione di mondo’ della serialità americana, giungendo, alla fine, a capire di più del fascino indiscutibile di questa forma d’arte specificamente televisiva.
Biografia dell'autoreAldo Grasso è professore ordinario di Storia della radio e della televisione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2008 è direttore scientifico di Ce.R.T.A. (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) dell’Università Cattolica. Dal 1990 è critico televisivo ed editorialista per il «Corriere della Sera». Ha diretto i programmi radiofonici della Rai nella stagione ricordata come ‘dei professori’ (1993-1994). Ha condotto alcuni programmi televisivi e radiofonici, tra cui un’edizione di Tuttilibri e la fortunata serie A video spento, che ha inaugurato la critica televisiva alla radio. Tra le sue recenti pubblicazioni: Storia della televisione italiana (2004), Fare storia con la televisione (Vita e Pensiero 2006) e Buona maestra. Perché i telefilm sono diventati più importanti dei libri e del cinema (2007).
Massimo Scaglioni è ricercatore presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università Cattolica, dove insegna Storia della radio e della televisione. I suoi interessi accademici spaziano dalla storia culturale, linguistica e sociale dei media all’indagine sui linguaggi e i consumi della tv. È autore, fra l’altro, di Che cos’è la tv. Il piccolo schermo fra cultura e società (2003, con A. Grasso), Tv di culto. La serialità televisiva americana e il suo fandom (Vita e Pensiero 2006), MultiTV. L’esperienza televisiva nell’età della convergenza (2008, con A. Sfardini). È senior researcher presso il Ce.R.T.A. (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) dell’Università Cattolica. Fa parte della redazione delle riviste «Comunicazioni sociali» e «Comunicazioni sociali online» e collabora con il «Corriere della Sera» e con la trasmissione televisiva Il grande talk (Tv2000).
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