La storia pubblica
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Fare storia oggi – soprattutto comprendere e raccontare il Novecento e questi primi vent’anni del nuovo millennio – non può prescindere dagli strumenti della memoria forniti dalla tecnologia. La digitalizzazione degli archivi e la rappresentazione della storia attraverso i media audiovisivi sono due realtà ormai consolidate, che contribuiscono a trasformare il racconto storico in termini, da un lato, di conservazione, circolazione e fruizione senza precedenti dei materiali e, dall’altro, di costruzione condivisa del passato e di coscienza collettiva del presente attraverso un nuovo patrimonio di conoscenze, inedite espressioni di socialità e strategie non solo culturali ma anche politiche ed economiche.
Questo volume si interroga sulle conquiste e sulle evoluzioni del discorso storico alla prova dei nuovi strumenti di comunicazione e di conservazione, riunendo i contributi di storici, studiosi dei media e professionisti del settore. Ne nasce una ricognizione a tutto tondo sui cambiamenti del mestiere dello storico, chiamato a uscire dall’ambito puramente accademico per incontrare la memoria ‘pubblica’ dei protagonisti e del territorio; sul ruolo degli archivi come strumenti di storytelling e identità; sui nuovi musei ‘partecipativi’ di fronte alla sfida e alle possibilità del web; sulle modalità con cui i broadcasters audiovisivi legano la loro specificità al tema della storia. Questioni di grande risonanza attuale, che danno vita a un dibattito effervescente tra gli studiosi, ma insieme stimolano e incuriosiscono tutti noi, rendendoci consapevoli del nostro ruolo di fruitori e insieme co-narratori del racconto storico. Contributi di: Paolo Mieli, Jérôme Bourdon, Silvia Salvatici, Serge Noiret, Agostino Giovagnoli, Paolo Pezzino, Guido Guerzoni, Massimo Scaglioni, Anna Sfardini, Maria Pia Ammirati, Elisabetta Ballaria, Enrico Bufalini, Barbara Costa, Andrea Moroni, Laura Ronzon, Sergio Toffetti, Paolo Carelli, Laura Carafoli, Simone D’amelio Bonelli, Giuseppe De Bellis, Marco Paolini, Andrea Salerno, Gian Paolo Tagliavia Biografia dell'autoreAldo Grasso è professore di Storia e critica della televisione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttore scientifico del Ce.R.T.A. (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) da lui fondato. Dal 1990 è critico tv ed editorialista per il «Corriere della Sera». Ha diretto i programmi radiofonici della Rai nella stagione ricordata come ‘dei professori’ (1993-1994). Oltre a essere autore della Storia della televisione italiana (1992) e della Enciclopedia della televisione (1996), ha pubblicato, fra l’altro, Che cos’è la televisione (con M. Scaglioni, 2003), Buona maestra (2007), Fenomenologia di Fiorello (2008), Televisione convergente (con M. Scaglioni, 2010), Storie e culture della televisione italiana (2013), La nuova fabbrica dei sogni (con C. Penati, 2016), Storia critica della televisione italiana (2019). |
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