Margherita Marchi (1901-1956) e le origini delle Benedettine di Viboldone
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€ 25,00
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Il 21 ottobre 1936 si costituiva, nella collina sabina di Montefiolo, il piccolo nucleo di comunità monastica dal quale sarebbe poi maturato, presso l’Abbazia di Viboldone, il Monastero delle Benedettine dei santi Pietro e Paolo. Il 21 ottobre 2006 si è voluto far memoria di questo inizio, con la voce della preghiera e con lo sguardo che cerca di rintracciare nella storia i segni della fedeltà di Dio. Come volendo iniziare a raccogliere, dal tratto di storia percorso, gli elementi per rendere grazie, per la confessione di fede, per una narrazione dossologica. La memoria di fede non è forse la porta della speranza?
Questo volume raccoglie gli atti del convegno che in quel giorno ha radunato, attorno alla Comunità monastica, amici e persone interessate al monachesimo, alla storia di Viboldone. La competente e appassionata opera dei relatori e la paziente ricerca delle monache della Comunità hanno offerto spunti significativi non solo per ricordare, ma anche per ripensare l’oggi, per aprirsi al futuro. Non è forse la memoria di fede, passione mai spenta di futuro? Di questo primo volume, la Comunità delle Benedettine di Viboldone vorrebbe fare il primo tassello di una collana di testi in cui raccogliere le proprie ‘fonti e memorie’, per custodire le radici da cui possa, giorno dopo giorno, crescere «la vigna che la Sua mano ha piantato» (Sal 79,16). Al centro di questo libro si staglia la figura della madre Marchi (1901-1956), fatta rivivere in tutto il suo spessore culturale e spirituale entro un vivace quadro di rapporti che si distribuiscono tra Bologna, sua città natale, Siena, Roma e Milano, e che hanno i loro capisaldi in personalità di grande rilievo, come mons. Giulio Belvederi, lo storico delle Catacombe, l’abate Aurelio Escarré del monastero catalano di Montserrat e, soprattutto, il card. Schuster. Di riflesso, prende risalto anche la comunità monastica da lei guidata, e con lei approdata, dopo varie peripezie, a Viboldone nel 1941, riuscendo ben presto a far rivivere questa antica abbazia alle porte di Milano. Avvincenti testimonianze, attinte al ricco epistolario della Madre, caratterizzano non solo l’intelaiatura dei saggi ospitati nel volume, ma ne fanno nel complesso un’opera ben orchestrata e pienamente fruibile da chiunque: purché ‘assetato’ – come ci ricorda il titolo della collana – di valori culturali e spirituali, di cui la storia del monachesimo, e pertanto anche della rinata abbazia di Viboldone, è portatrice. Biografia dell'autoreAlla realizzazione del volume hanno collaborato, accanto alla stessa abbadessa di Viboldone (M.I. Angelini) e ad alcune monache della comunità (M.G. Brutti, M.C. Moro), esperti studiosi di storia della religiosità (F. De Giorgi) e del monachesimo contemporaneo (G. Spinelli e G. Archetti), attivi nelle sedi dell’Università Cattolica di Milano, Brescia e Parma, dove svolge attività di ricerca in ambito storico-religioso anche M. Tagliabue, al quale è stato affidato il coordinamento scientifico dei lavori. |
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