Sviluppo economico e violenza politica
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Sviluppo economico e violenza politica. Una visione schumpeteriana
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Anno:
2022
Lo sviluppo economico è senza dubbio un obiettivo attrattivo per gli Stati, perché produce ricchezza, benessere e prosperità;
€ 13,99
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Lo sviluppo economico è senza dubbio un obiettivo attrattivo per gli Stati, perché produce ricchezza, benessere e prosperità; tuttavia, solo pochi Paesi al mondo riescono (o sono riusciti, negli ultimi duecento anni) a conseguirlo. Cosa induce uno Stato a intraprendere la strada della modernizzazione economica? Perché, invece, altri Paesi rimangono indietro? Articolando paradigmi già offerti dalla letteratura istituzionalista della scienza politica e della storia economica, in Sviluppo economico e violenza politica Emanuele Castelli propone un modello interpretativo della transizione alla modernità basato su interessi e incentivi delle élites, spiegando - attraverso il concetto di “distruzione creatrice” introdotto da Schumpeter - perché lo sviluppo non rappresenti un processo semplice da avviare e da gestire. In particolare, il libro sottolinea il ruolo svolto dall’innovazione tecnologica nella produzione dei settori-guida dell’economia, che a loro volta sembrano essere legati ai cicli economici e di leadership nel sistema internazionale. A partire da queste ipotesi, l’Autore discute i risultati di due studi quantitativi sul rapporto tra modernità e violenza politica, dimostrando che lo sviluppo economico può anche produrre effetti pacificanti sulla politica estera degli Stati e diminuire il rischio di guerre civili. Biografia dell'autoreEmanuele Castelli è professore associato di Scienza politica all’Università di Parma, dove insegna Scienza politica e International politics. È membro del Centro Studi in Affari Europei e Internazionali (CSEIA) del medesimo ateneo e, nel triennio 2019-2022, è stato coordinatore di un modulo Jean Monnet sul concetto di pace (B4Peace), istituito grazie al supporto della Commissione Europea. Ha preso parte a progetti di ricerca nazionali e internazionali, pubblicando monografie, contributi e articoli scientifici in diverse riviste internazionali. I suoi interessi di ricerca si trovano all’intersezione tra Peace research e Teoria delle relazioni internazionali, con particolare riferimento agli effetti della modernizzazione economica sul comportamento interno ed esterno degli Stati.
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