Il mondo ridisegnato
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I rapporti tra arte e geografia hanno una lunga tradizione, che va dal concorso nella creazione delle mappe alla storia della pittura di paesaggio. Negli ultimi decenni questi legami si sono andati modificando, per individuare nuovi e ulteriori parametri, alla luce di una ridefinizione del mondo in un’epoca che va oltre la modernità. Partendo da argomenti di natura geografica, anche di carattere teorico, individuati come linee-guida, Francesco Tedeschi propone una lettura intrecciata di temi che riguardano l’uno e l’altro ambito, così da interpretare in chiave interdisciplinare l’operato dei molti artisti presi in considerazione.
Autori quali Piero Manzoni, Jasper Johns, Joseph Beuys, i protagonisti dell’Arte Povera, del Situazionismo, della Land Art e molte delle principali figure dell’arte odierna, sono accostati a opere di Vermeer, Friedrich, Bellotto, o alle rappresentazioni delle ‘Città ideali’ quattrocentesche.
La geografia è presa in considerazione come principio di rappresentazione cartografica, ma anche come espressione delle relazioni di potere che hanno condotto a determinate forme di interpretazione della realtà territoriale. Essa è modello di conoscenza e di appropriazione del mondo, base per l’inven zione di luoghi ideali, terreno in cui coltivare sensibilità per temi quali la difesa dell’ambiente e la gestione della globalizzazione. Tali prospettive sono considerate nella loro emergenza nel ‘pensiero geografico’ recente, e in relazione ai caratteri del mondo contemporaneo, sullo sfondo di quanto, in altre epoche, poteva essere avanzato. Le pratiche artistiche contemporanee vengono così ricomprese in una visione che supera i confini disciplinari, all’interno di un dialogo fra creatività e scienza, aperto a sempre nuove ipotesi di ricerca.
Biografia dell'autoreFrancesco Tedeschi è docente di Storia dell’arte contemporanea nell’Università Cattolica del Sacro Cuore. I suoi studi principali riguardano la scultura del secondo Ottocento, le avanguardie storiche, l’arte italiana e internazionale, in particolare americana, del secondo Novecento. Da tempo rivolge attenzione a questioni interdisciplinari riguardanti i rapporti tra arte e musica e tra arte e geografia. Tra i suoi numerosi scritti, con Vita e Pensiero ha pubblicato: La Scuola di New York. Origini, vicende, protagonisti (2004), e ha curato i volumi Il presente si fa storia. Studi di storia dell’arte in onore di Luciano Caramel (con C. De Carli, 2008) e Visioni musicali. Rapporti tra musica e arti visive nel Novecento (con P. Bolpagni, 2009). Informazioni aggiuntivePrima ristampa: giugno 2016Seconda ristampa: dicembre 2021 |
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