Non di solo lavoro
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€ 21,00
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Il lavoro è oggi questione cruciale nelle vite individuali e nella vicenda collettiva. Alla sua importanza non corrisponde però un pensiero adeguato del suo rapporto con l’intera persona, nell’insieme delle dimensioni che la possono realizzare. Insufficienti e parziali restano allora le proposte di trasformazione della condizione attuale del lavoro se non hanno consapevolezza del fatto che ogni revisione della struttura del lavoro non tocca semplicemente l’ambito dell’economia o della politica, ma obbliga a riconsiderare la visione consolidata dell’umano. Il nostro tempo sconta così le conseguenze della ideologia del lavoro che percorre la modernità e non percepisce, accanto alla alienazione nel lavoro, quella che si potrebbe chiamare l’alienazione da lavoro. Quest’ultima ha luogo allorché il lavorare assorbe totalmente l’agire e l’essere, finendo, in tal modo, per tagliare le radici del proprio significato e della propria valenza etica. Il volume si sviluppa perciò intorno a due motivi fondamentali che il lettore è invitato a non separare mai. Per un verso si traccia un orizzonte oltre il lavoro nella direzione dell’agire e del contemplare. Per altro verso si indicano le vie del ritorno al lavoro senza assolutizzazioni, reso perciò disponibile a una ricchezza di senso che gli è invece impedita dalla sua immagine unilaterale. Non di solo lavoro quindi: è la condizione grazie alla quale si può dare respiro al lavoro stesso. Si profila così un riequilibrio antropologico, oltre le scissioni e le patologie del presente, a favore di un passaggio di civiltà annunciato da molteplici indizi in sintonia con il desiderio di esplorare percorsi di umanità complessiva.
Biografia dell'autoreFrancesco Totaro è professore ordinario di “Filosofia morale” nell’Università di Macerata, di cui è stato a lungo prorettore. Ha insegnato presso la Scuola Superiore di Comunicazioni Sociali dell’Università Cattolica di Milano e presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha scritto saggi su Hegel, Weber, Scheler, Gramsci, Italo Mancini e Nietzsche, su temi di ontologia e metafisica, sul rapporto tra etica, economia e politica, sulla funzione ideologica della comunicazione. Per Vita e Pensiero ha già pubblicato il volume Produzione del senso. Forme del valore e dell’ideologia (1979). Al lavoro ha dedicato un’attenzione costante. È responsabile dell’Ufficio Studi delle Acli di Milano. Fa parte della redazione del bimestrale «Il Progetto» e del comitato editoriale della rivista «ilbiancoeilrosso».
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