Musei ecclesiastici in Italia
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I musei istituiti dalla Chiesa cattolica in Italia, specialmente negli ultimi quarant’anni, sono molto numerosi. Nel 2015 il loro numero superava quota 800 e sta ancora crescendo. Circa un quarto è stato istituito dalle diocesi, mentre gli altri sono nati per iniziativa di parrocchie, confraternite, ordini e congregazioni religiose. Sono musei di non grandi dimensioni, piccoli o piccolissimi, attivi e noti in ambito diocesano, impegnati a valorizzare un esteso patrimonio culturale, grazie a una presenza capillare e a iniziative connesse alla vita delle comunità locali, la cui esistenza, tuttavia, non sembra sia stata ancora notata a sufficienza.
Questo volume intende analizzare quattro aspetti fondamentali dei musei ecclesiastici italiani: la missione specifica, le tipologie, le reti e i rapporti con l’arte contemporanea. Rispetto agli altri musei, infatti, quelli ecclesiastici hanno una missione specifica, messa in evidenza da papa Francesco: essere espressione di una Chiesa ricca di storia che si rivolge in modo preferenziale ai ‘poveri’. Inoltre, per quanto riguarda le collezioni, i musei ecclesiastici sono meno omogenei di quanto si possa immaginare: solo per metà sono musei di arte sacra, mentre dal punto di vista delle relazioni, paradossalmente, non costituiscono ancora una rete. Il loro aspetto più originale è la disponibilità a dialogare con l’arte contemporanea. A questo riguardo si può dire che sono già, almeno in una certa misura, luoghi privilegiati dell’incontro tra le diocesi italiane e il mondo dell’arte contemporanea. In prospettiva, quindi, secondo l'autore Giancarlo Santi i musei ecclesiastici potrebbero contribuire a riannodare i rapporti tra la Chiesa cattolica e gli artisti, così come il Concilio Vaticano II aveva autorevolmente deciso. Biografia dell'autoreMons. Giancarlo Santi (1944), licenziato in Teologia alla Facoltà di Milano, laureato in Architettura al Politecnico di Milano, è stato presidente dell’AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani) per due mandati ed è attualmente docente nel corso di laurea in Economia e gestione dei beni culturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha diretto l’Ufficio per i beni culturali della diocesi di Milano; è stato direttore dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali della Conferenza Episcopale Italiana ed è stato consultore e membro della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa. Nel 2012, per Vita e Pensiero, ha pubblicato I musei religiosi in Italia. Presenza, caratteri, linee guida, storia, gestione. È autore di numerosi articoli in materia di beni e istituzioni culturali.
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