Dal problematicismo alla metafisica
![]()
€ 18,00
|
Questo volume (già edito da Marzorati, Milano 1952) rappresenta la conclusione della valutazione bontadiniana del significato del pensiero moderno, svolta nei precedenti lavori a carattere storiografico. Si tratta di una valutazione dialettica, nel senso che essa riconosce al pensiero moderno un intrinseco valore filosofico, non però come sintesi definitiva, ma come momento di trapasso e di preparazione ideale ad una diversa sintesi, rappresentata dalla metafisica dell’essere. In particolare il merito del pensiero moderno è di aver elaborato il concetto di Unità dell’Esperienza, ossia dell’Unità attuale di tutto ciò che è immediatamente dato, come punto di partenza della mediazione metafisica. Certo, l’Unità dell’Esperienza non è sempre stata intesa in modo adeguato. Inizialmente essa ha dato luogo alla figura del dualismo gnoseologico, superato poi dall’idealismo nell’affermazione dell’identità dell’essere e del pensiero e nella proclamazione dell’assolutezza e intrascendibilità dell’Unità dell’Esperienza. Con il problematicismo si ha infine l’abbandono di questa pretesa assolutezza, abbandono che costituisce la premessa alla ripresa della metafisica.
Il volume si chiude con la proposta di un nuovo itinerario alla metafisica classica che fa leva sul Principio di Parmenide, il quale afferma “l’impossibilità che l’essere sia originariamente limitato dal non essere”, donde la necessità del trascendimento del divenire. Questa collocazione del fondamento della metafisica dell’essere in Parmenide, a monte quindi della filosofia di Platone e Aristotele, rappresenta nella proposta metafisica di Bontadini un motivo particolare interesse teoretico e culturale, aperto ad ulteriori sviluppi.
Biografia dell'autoreGustavo Bontadini (1903-1990) fu nel 1921 fra i primi allievi dell’Università Cattolica, ov’ebbe per per maestri E. Chiocchetti, A. Gemelli, A. Masnovo, F. Olgiati, G. Zamboni e dove si laureò nel 1925 con una tesi sulla La metafisica dell’esperienza. Ebbe ben presto incarichi di insegnamento nella stessa Università e poi in quella di Urbino e nella Statale di Milano. Nel 1949 vinse il concorso per l’ordinariato e fu chiamato alla cattedra di Filosofia teoretica dell’Università di Pavia, da dove nel 1951 fu chiamato per la stessa disciplina nell’Università Cattolica e qui insegnò sino al 1978. Fu membro effettivo dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. |
|
Chi ha visto questo prodotto ha guardato anche... |
News
10.03.2025
Nella società digitale c’è ancora spazio per il noi?
Il 22 marzo al Museo Diocesano, in occasione del festival Soul, i filosofi Hunyadi e Benasayag rifletteranno sulla fiducia nell’altro nell'era digitale.
06.03.2025
Tradire Dio: Giuda e il Grande Inquisitore
Il 20 marzo, in occasione del festival Soul, al Museo Diocesano un dialogo tra Teresa Bartolomei e il filosofo Silvano Petrosino.
06.03.2025
Fede poetica: l'incanto delle storie
Il 23 marzo, in occasione di Soul, la neuroscienziata Maryanne Wolf in dialogo con Antonio Spadaro nella Basilica di San Nazaro in Brolo.
06.03.2025
Gli autori Vita e Pensiero a SOUL
19-23 marzo torna SOUL, il Festival della Spiritualità di Milano: tra gli autori Petrosino, Bartolomei, Wolf, Sequeri, Spadaro, Ossola. Scopri gli eventi