La penultima bontà
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La penultima bontà. Saggio sulla vita umana
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Anno:
2019
Penultima bontà: perché quell'aggettivo? Perché 'penultima'? Domanda legittima, persino scontata, di fronte al titolo di ques
€ 10,99
La penultima bontà. Saggio sulla vita umana
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Anno:
2019
Penultima bontà: perché quell'aggettivo? Perché 'penultima'? Domanda legittima, persino scontata, di fronte al titolo di ques
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Penultima bontà: perché quell’aggettivo? Perché ‘penultima’? Domanda legittima, persino scontata, di fronte al titolo di questo libro del filosofo catalano Esquirol, la cui risposta si snoda lungo pagine di parole semplici e dense insieme, calde e profondamente vere, scritte con finezza di tessitura letteraria e originalità di pensiero.
Abbiamo davvero bisogno di uscire da quell’orizzonte di senso che ingabbia la vita umana tra un inizio perfetto e perduto e una fine ineluttabile e definitiva, perché quello che avvertiamo, con la certezza di un’esperienza che ci percorre continuamente dalla pelle al cuore mentre viviamo qui e ora, è che il mistero della vita non risiede in un paradiso impossibile da cui siamo stati cacciati né nell’ultimità della morte, ma nella penultimità, appunto, della vita che vive e si sente vivere.
Questa, ci dice qui Esquirol dialogando con il libro della Genesi, con Platone, con san Francesco e Zarathustra/Nietzsche, con Heidegger, Simone Weil e tante altre voci del pensiero filosofico, è la caratteristica propria dell’umano: sentirsi vivere, essere coscienti di un’esperienza vitale che non si fa rinchiudere, ma vibra e pensa e ama scoprendosi imperfetta, spesso ferita, mai compiuta e sempre penultima, eppure proprio per questo capace di riconoscere la stessa condizione negli altri e di creare comunità. Una comunità fraterna che vive ai ‘margini’, per usare la bella espressione con cui Esquirol indica il quotidiano, fatto di crepe, di deserto, di fatica, ma anche di prossimità, di resistenza, e soprattutto di cura e di gratitudine.
«Qui, ai margini, il male è profondo, ma la bontà lo è di più. Qui, ai margini, nulla ha più senso del riparo e della generosità. Qui, ai margini, è possibile muoversi di mezza spanna nella giusta direzione. È la mezza spanna verso la comunità fraterna che vive. Qui, ai margini, non solo viviamo, ma siamo capaci di vita».
Biografia dell'autoreJosep Maria Esquirol (1963) insegna Filosofia all’Università di Barcellona, dove dirige anche «Aporia», gruppo di ricerca sulla filosofia contemporanea, l’etica e la politica, temi cui ha dedicato diverse pubblicazioni. Tra queste, La resistenza intima. Saggio su una filosofia della prossimità (tradotto in italiano da Vita e Pensiero nel 2018), in Spagna ha ricevuto il prestigioso Premio Nazionale per la Saggistica ed è diventato un caso editoriale di successo, avvicinando anche il grande pubblico ai concetti portanti della riflessione filosofica sull’umano.
Articoli che parlano di La penultima bontà:
Imparare dallo sguardo delle vacche di Nietzsche
(Consigli di lettura)
Possiamo imparare qualcosa dallo sguardo di una vacca? Il suggerimento di Esquirol in "La penultima bontà".
Un granello di bontà, speranza del mondo
(Consigli di lettura)
Contro la tragedia della guerra, i soprusi dei potenti, la cattiveria di molti c'è la speranza della bontà, tra Grossman ed Esquirol.
Il filosofo della bontà, un Candide 2.0 in carne e ossa
(L'intervista)
Intervista al filosofo catalano Josep Maria Esquirol che spiega il suo cammino dell'ingenuità e la forza della bontà.
Capaci di vita: Esquirol al Festival della dignità
(Eventi)
Il filosofo spagnolo Esquirol a Novara il 27 settembre in occasione del Festival della dignità umana.
Qui, ai margini: anteprima di Esquirol
(Novità)
Anteprima del libro del filosofo catalano Esquirol "La penultima bontà": un illuminante percorso che inizia fuori dal paradiso, ai margini.
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